Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano
near Ospitaletto, Emilia-Romagna (Italia)
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Itinerary description
Cicloescursione sviluppata prevalentemente entro i confini del Parco Nazionale su forestali (sconnesse e non), carraie e sentieri. L’escursione è impegnativa non tanto per le difficoltà tecniche che sono presenti solo su alcuni tratti, ma in considerazione della distanza e del dislivello.
L’interesse dell’escursione è naturalistico: saremo quasi sempre immersi in una magnifica e rigogliosa vegetazione con prevalenza di faggete e abetine d’alta quota.
Risalendo la SP 18 imbocchiamo il sentiero CAI 643 e lo percorriamo immersi nella faggeta ad alto fusto passando il rio Martinaccio (fonte) e la Buca. Proseguiamo su sentiero CAI 645 scendendo fino al Quartiere (radura con vista panoramica), sempre girando a mezza costa attorno al Cavalbianco, per arrivare poi al bivacco del Bottaccio. Scendiamo sul rio Riarbero e lo guadiamo prima delle Ferriere. Risaliamo su forestale fino al sentiero CAI 647 che percorreremo passando dal Poggio Colombara, i Prati del Monte (o di Pagliaro) da cui potremo ammirare un ampio panorama dal Nuda, Alpe di Succiso, Ventasso fino alla Pietra di Bismantova. Scendiamo poi a Cerreto Alpi per una breve visita al borgo e passando dalla Cooperativa di paese dei Briganti, in salita raggiungiamo prima il Lago Pranda poi Cerreto Laghi. Risalendo oltre l’abitato imbocchiamo la carraia CAI 649C per poi scendere su divertente sentiero CAI 647B fino al guado del rio Riarbero. Inizia ora una lunga salita sull’alta via delle sorgenti CAI 647A che, con tratti anche ripidi, ci porta al Passo del Lupo, al Passo di Cavorsella ed infine al Passo Pradarena. In direzione di Ligonchio sulla SP 18 imbocchiamo (350 m dopo il passo) il sentiero “Pradaletto” (difficoltà BC) che seguiamo fino alla fontana sulla SP 18 poco sopra al punto di partenza.
L’interesse dell’escursione è naturalistico: saremo quasi sempre immersi in una magnifica e rigogliosa vegetazione con prevalenza di faggete e abetine d’alta quota.
Risalendo la SP 18 imbocchiamo il sentiero CAI 643 e lo percorriamo immersi nella faggeta ad alto fusto passando il rio Martinaccio (fonte) e la Buca. Proseguiamo su sentiero CAI 645 scendendo fino al Quartiere (radura con vista panoramica), sempre girando a mezza costa attorno al Cavalbianco, per arrivare poi al bivacco del Bottaccio. Scendiamo sul rio Riarbero e lo guadiamo prima delle Ferriere. Risaliamo su forestale fino al sentiero CAI 647 che percorreremo passando dal Poggio Colombara, i Prati del Monte (o di Pagliaro) da cui potremo ammirare un ampio panorama dal Nuda, Alpe di Succiso, Ventasso fino alla Pietra di Bismantova. Scendiamo poi a Cerreto Alpi per una breve visita al borgo e passando dalla Cooperativa di paese dei Briganti, in salita raggiungiamo prima il Lago Pranda poi Cerreto Laghi. Risalendo oltre l’abitato imbocchiamo la carraia CAI 649C per poi scendere su divertente sentiero CAI 647B fino al guado del rio Riarbero. Inizia ora una lunga salita sull’alta via delle sorgenti CAI 647A che, con tratti anche ripidi, ci porta al Passo del Lupo, al Passo di Cavorsella ed infine al Passo Pradarena. In direzione di Ligonchio sulla SP 18 imbocchiamo (350 m dopo il passo) il sentiero “Pradaletto” (difficoltà BC) che seguiamo fino alla fontana sulla SP 18 poco sopra al punto di partenza.
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