Montecchio Maggiore Montepulgo e i Castelli

Nel 1524 il poeta Luigi Da Porto ambienta a Montecchio la storia di due innamorati, Giulietta e Romeo, divisi dall’odio delle rispettive famiglie. Alla fine del Cinquecento William Shakespeare conosce la storia, ne scrive una tragedia e tramanda al mondo intero una delle più struggenti storie d’amore.
Montecchio Maggiore testimonia ancora oggi con i suoi due bellissimi castelli questa storia.
Partenza obbligata quindi da Montecchio Maggiore, attraversamento del centro storico, e subito il percorso si presenta con un primo biglietto da visita di quello che si troverà varie volte, più avanti. Ripida salita, solo per questa volta cementata, che anche se breve segna nelle gambe.
Ma tant’è, in breve si è in prossimità dello spettacolare Castello di Romeo e subito un altro biglietto da visita, per una discesa tecnica, anche questa ritrovata varie volte sul percorso.
Ecco, il percorso sarà per una buona parte fatto così, salite ripide e discese tecniche fino ad arrivare al giro di boa di Montepulgo. Poi il rientro sarà un po' meno tecnico con bei passaggi nel bosco. Ma purtroppo per non esagerare nel dislivello ci sarà un lungo tratto su asfalto.
Ci troveranno molti passaggi spettacolari con scorci verso la pianura ma anche verso il Pasubio, il Carega, il Novegno ed anche verso l’altopiano di Asiago.
L’ultima chicca sarà la risalita, anche questa breve ma intensa, verso i Castelli. Prima il castello di Romeo, già lambito all’andata, poi verso il Castello di Giulietta che domina su Montecchio Maggiore.
Un’ultimissima discesa adrenalinica, che parte proprio da vicino a quest’ultimo castello, si fionda veloce e tecnica per portarci in centro, ci lascia un bel ricordo.
Nel complesso un percorso che impegna, più per la distanza, ma che è tranquillamente alla portata di tutti con un allenamento medio.
Poi tutti in birreria mi raccomando.