Monte Rotella
near Cansano, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Giro CICLOALPINISTICO sul Monte Rotella nato quasi per caso.
Lasciamo l'auto al primo tornante della strada che collega Cansano a Pescocostanzo, prima del Bosco di S. Antonio, in prossimità di una fontana.
Inizia subito una salita impegnativa in un bosco di faggi, di fianco ad un ruscello. Presto raggiungiamo la piana ed il sentiero affianca la strada statale. Proseguiamo su traccia segnalata da Parco, poi su ippovia su un vasto e gradevole pianoro fino ad incrociare la strada che conduce agli impianti sciistici di Pescocostanzo.
La imbocchiamo sulla destra e continuiamo a salire su carrareccia dolcemente fino alla stazione a valle; poi con pendenze a tratti impegnative ed a tratti decisamente micidiali fino a raggiungere la stazione a monte.
Da qui inizia il suggestivo sentiero sull'ampia cresta, quasi tutto pedalabile fino alla croce di vetta (ultimi metri di dislivello con portage poco impegnativo).
Proseguiamo oltre la croce, in direzione Sulmona, su sentiero T2 sempre evidente ma pedalabile solo all'inizio.
Da qui inizia il terribile portage in discesa. Presto infatti inizia la cresta rocciosa e frastagliata che ci accompagna fino a Pietramaggiore; questo tratto è fortemente impegnativo perchè decisamente impossibile da fare in sella neanche in discesa, su rocce aguzze e spioventi. La difficoltà aumenta a causa dalla stanchezza accumulata nelle gambe e a causa dell'equilibrio precario su tratti esposti, spigolosi e spioventi da fare con la bici sulle spalle.
Al di là del lato tecnico, la visuale è comunque appagante, dato che il Rotella è situato nel centro della piana che separa il gruppo della Majella dalle propaggini del PNALM. Dalla cima e per tutto il tratto di cresta la visuale è ottima su tutti i principali gruppi montuosi: la Majella ed il M Amaro sembra poterli toccare, il Morrone, Porrara, il gruppo del Secine, Aremogna,il Genzana e sullo sfondo anche il Gran Sasso.
All'altezza di Pietramaggiore, si torna in sella e si abbandona il sentiero principale per collegarci ad una traccia che vediamo correre alla ns destra in basso. Dopo averla percorsa per pochi metri in senso contrario alla ns direzione, ci buttiamo a sinistra nel bosco.
Solo dopo scorgiamo i primi segnali bianco-rossi che ci confermano di essere sulla strada giusta.
Il sentiero diventa un bellissimo toboga con curve in appoggio, giusta pendenza e roccette divertenti; ma purtroppo, come la maggior parte dei ns sentieri,è molto sporco e mal curato (in alcuni tratti siamo stati costretti a scendere dalla bici per via dei troppi rami caduti).
Sbuchiamo fuori dal bosco all'altezza di Fonte Bucchianico; continuiamo la discesa su ampia ed a tratti fangosa carrareccia che ci ricollega al tracciato di salita, che percorriamo in senso inverso per il breve tratto che ci separa dall'auto.
Siamo soddisfatti per il bel giro, ambiente top e vista a 360°;anche se non ci sentiamo di consigliarlo: L'idea di portarsi la bici in spalla anche in discesa è devastante
Lasciamo l'auto al primo tornante della strada che collega Cansano a Pescocostanzo, prima del Bosco di S. Antonio, in prossimità di una fontana.
Inizia subito una salita impegnativa in un bosco di faggi, di fianco ad un ruscello. Presto raggiungiamo la piana ed il sentiero affianca la strada statale. Proseguiamo su traccia segnalata da Parco, poi su ippovia su un vasto e gradevole pianoro fino ad incrociare la strada che conduce agli impianti sciistici di Pescocostanzo.
La imbocchiamo sulla destra e continuiamo a salire su carrareccia dolcemente fino alla stazione a valle; poi con pendenze a tratti impegnative ed a tratti decisamente micidiali fino a raggiungere la stazione a monte.
Da qui inizia il suggestivo sentiero sull'ampia cresta, quasi tutto pedalabile fino alla croce di vetta (ultimi metri di dislivello con portage poco impegnativo).
Proseguiamo oltre la croce, in direzione Sulmona, su sentiero T2 sempre evidente ma pedalabile solo all'inizio.
Da qui inizia il terribile portage in discesa. Presto infatti inizia la cresta rocciosa e frastagliata che ci accompagna fino a Pietramaggiore; questo tratto è fortemente impegnativo perchè decisamente impossibile da fare in sella neanche in discesa, su rocce aguzze e spioventi. La difficoltà aumenta a causa dalla stanchezza accumulata nelle gambe e a causa dell'equilibrio precario su tratti esposti, spigolosi e spioventi da fare con la bici sulle spalle.
Al di là del lato tecnico, la visuale è comunque appagante, dato che il Rotella è situato nel centro della piana che separa il gruppo della Majella dalle propaggini del PNALM. Dalla cima e per tutto il tratto di cresta la visuale è ottima su tutti i principali gruppi montuosi: la Majella ed il M Amaro sembra poterli toccare, il Morrone, Porrara, il gruppo del Secine, Aremogna,il Genzana e sullo sfondo anche il Gran Sasso.
All'altezza di Pietramaggiore, si torna in sella e si abbandona il sentiero principale per collegarci ad una traccia che vediamo correre alla ns destra in basso. Dopo averla percorsa per pochi metri in senso contrario alla ns direzione, ci buttiamo a sinistra nel bosco.
Solo dopo scorgiamo i primi segnali bianco-rossi che ci confermano di essere sulla strada giusta.
Il sentiero diventa un bellissimo toboga con curve in appoggio, giusta pendenza e roccette divertenti; ma purtroppo, come la maggior parte dei ns sentieri,è molto sporco e mal curato (in alcuni tratti siamo stati costretti a scendere dalla bici per via dei troppi rami caduti).
Sbuchiamo fuori dal bosco all'altezza di Fonte Bucchianico; continuiamo la discesa su ampia ed a tratti fangosa carrareccia che ci ricollega al tracciato di salita, che percorriamo in senso inverso per il breve tratto che ci separa dall'auto.
Siamo soddisfatti per il bel giro, ambiente top e vista a 360°;anche se non ci sentiamo di consigliarlo: L'idea di portarsi la bici in spalla anche in discesa è devastante
Comments (3)
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Grande Mauro, della serie "trekking con la bici"
A presto
Remo
Quindi può convenire arrivare in vetta e tornare indietro su Pescocostanzo. Indicazione interessante, grazie
Ciao, stavo pemdando di farlo nel senso opposto, così da terminare il giro in discesa verso pescocostanzo, passando anche sulla flipper line
... Pensi sia fattibile?