Magrè-Poleo-S.Caterina-M.te Novegno-M.te Rione-malga Fontana-Vallortigara-Enna-Casalena-Torre-Schio
near Rive Magrè, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso impegnativo per il dislivello complessivo e per la parte di sentiero tra Monte Rione e malga Fontana.
Sono partito dal parcheggio del cimitero di Magré, e ho attraversato la città di Schio percorrendo strade secondarie fino ad arrivare a Poleo dove ho preso la strada asfaltata che porta a Santa Caterina. Lungo la salita, prendo una variante sterrata, ma volendo si può proseguire si asfalto fino a Santa Caterina e poi a Contrà Rossi dove c'è un lavatoio dov'è possibile rifornirsi d'acqua.
Seguo l'indicazione Novegno, dopo circa 1,5 Km la strada diventa sterrata e così rimarrà fino alla vetta. Il primo tratto di sterrato, all'ombra degli alberi, è abbastanza ripido, però, appena si sbuca dal bosco, la pendenza cala per cui posso scalare un rapporto e proseguire così fino ad arrivare alla "busa del Novegno".
Manca ora l'ultimo sforzo, in prossimità di una pozza d'acqua di abbeveramento degli animali prendo a sinistra e proseguo su mulattiera con direzione forte e il monte Rione.
Nei mesi estivi il forte è usato come "chiosco", è possibile avere un piatto di pasta o un panino e da bere.
Nelle giornate di sole e serene, dalla cima del monte Rione si può ammirare un panorama stupendo, aperto su 360 gradi.
Il primo tratto di discesa è su sentiero abbastanza accidentato che sconsiglio di percorrere con terreno bagnato perché esposto, pieno di sassi sporgenti e poi, una volta addentrati nel bosco, pieno di radici che attraversano la via.
La prima parte merita di essere percorsa lentamente, fermandosi a visitare le rovine delle postazioni militari risalenti alla 1ª guerra mondiale. Attraverso un paio di gallerie quindi si lascio la roccia per addentrarmi nella boscaglia. Il sentiero scende ripido (assolutamente non ciclabile in salita), con tornanti abbastanza larghi che si possono percorrere montati.
Il sentiero è stretto per cui, qualora trovaste delle persone che stanno salendo, il mio consiglio è sempre quello di dare la precedenza a loro perché, in questo caso, siamo noi ciclisti gli invasori.
A malga Fontana finisce il sentiero e inizia una strada sterrata abbastanza accidentata, con lunghi tratti cementati nelle parti più pendenti. Percorrendo questa strada velocemente arrivo al monumento dei Caduti, in località Vallortigara.
Prendo a sinistra e scendo su asfalto fino al primo bivio, dove volto a destra per poi subito lasciare la strada asfaltata per prendere un'altro sterrato con cui arriverò ad Enna. All'inizio dello sterrato c'è una sbarra, non è per noi ma per i motociclisti, per cui proseguite pure senza remore.
Ad Enna seguo le indicazioni per contrada Lago, quindi, arrivati alle case, prendo lo sterrato a destra che è un bel tratto in costa che finisce a contrada Rovoledo.
Qui purtroppo ho trovato il cancello sbarrato, evidentemente i proprietari si sono stancati di veder passare estranei nella loro proprietà, noncurante del cancello (perché non ho nessuna voglia di tornare indietro) scendo per il prato fino a prendere la strada sottostante. Poco più avanti trovo un altro cancello sbarrato, lo scavalco e proseguo la discesa fino ad arrivare a contrada Collareda.
Qui proseguo percorrendo la strada superiore delle contrade o via Crucis, arrivato in contrada Casalena ritrovo l'asfalto e scendo a Torre per poi riportarmi al punto di partenza passando per Pieve,
Sono partito dal parcheggio del cimitero di Magré, e ho attraversato la città di Schio percorrendo strade secondarie fino ad arrivare a Poleo dove ho preso la strada asfaltata che porta a Santa Caterina. Lungo la salita, prendo una variante sterrata, ma volendo si può proseguire si asfalto fino a Santa Caterina e poi a Contrà Rossi dove c'è un lavatoio dov'è possibile rifornirsi d'acqua.
Seguo l'indicazione Novegno, dopo circa 1,5 Km la strada diventa sterrata e così rimarrà fino alla vetta. Il primo tratto di sterrato, all'ombra degli alberi, è abbastanza ripido, però, appena si sbuca dal bosco, la pendenza cala per cui posso scalare un rapporto e proseguire così fino ad arrivare alla "busa del Novegno".
Manca ora l'ultimo sforzo, in prossimità di una pozza d'acqua di abbeveramento degli animali prendo a sinistra e proseguo su mulattiera con direzione forte e il monte Rione.
Nei mesi estivi il forte è usato come "chiosco", è possibile avere un piatto di pasta o un panino e da bere.
Nelle giornate di sole e serene, dalla cima del monte Rione si può ammirare un panorama stupendo, aperto su 360 gradi.
Il primo tratto di discesa è su sentiero abbastanza accidentato che sconsiglio di percorrere con terreno bagnato perché esposto, pieno di sassi sporgenti e poi, una volta addentrati nel bosco, pieno di radici che attraversano la via.
La prima parte merita di essere percorsa lentamente, fermandosi a visitare le rovine delle postazioni militari risalenti alla 1ª guerra mondiale. Attraverso un paio di gallerie quindi si lascio la roccia per addentrarmi nella boscaglia. Il sentiero scende ripido (assolutamente non ciclabile in salita), con tornanti abbastanza larghi che si possono percorrere montati.
Il sentiero è stretto per cui, qualora trovaste delle persone che stanno salendo, il mio consiglio è sempre quello di dare la precedenza a loro perché, in questo caso, siamo noi ciclisti gli invasori.
A malga Fontana finisce il sentiero e inizia una strada sterrata abbastanza accidentata, con lunghi tratti cementati nelle parti più pendenti. Percorrendo questa strada velocemente arrivo al monumento dei Caduti, in località Vallortigara.
Prendo a sinistra e scendo su asfalto fino al primo bivio, dove volto a destra per poi subito lasciare la strada asfaltata per prendere un'altro sterrato con cui arriverò ad Enna. All'inizio dello sterrato c'è una sbarra, non è per noi ma per i motociclisti, per cui proseguite pure senza remore.
Ad Enna seguo le indicazioni per contrada Lago, quindi, arrivati alle case, prendo lo sterrato a destra che è un bel tratto in costa che finisce a contrada Rovoledo.
Qui purtroppo ho trovato il cancello sbarrato, evidentemente i proprietari si sono stancati di veder passare estranei nella loro proprietà, noncurante del cancello (perché non ho nessuna voglia di tornare indietro) scendo per il prato fino a prendere la strada sottostante. Poco più avanti trovo un altro cancello sbarrato, lo scavalco e proseguo la discesa fino ad arrivare a contrada Collareda.
Qui proseguo percorrendo la strada superiore delle contrade o via Crucis, arrivato in contrada Casalena ritrovo l'asfalto e scendo a Torre per poi riportarmi al punto di partenza passando per Pieve,
Waypoints
Summit
5,509 ft
Monte Rione
Le foto che vedete le ho scattate qualche anno prima, con il tempo bello
Risk
4,726 ft
Frana
Il sentiero è interrotto da una recente frana, si porta la bici per qualche metro per oltrepassare l'oscatolo.
Dead-end street
1,960 ft
Contrada Rovoledo
L'accesso è stato sbarrato da un cancello, evidentemente erano stufi di veder passare estranei nella proprietà. Venti metri prima del cancello, sono sceso a destra prendendo la via del campo.
Car park
669 ft
Parcheggio
Partenza e arrivo del giro
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