L'Infernaccio in freeride sul Monte Sibilla
near Rubbiano, Marche (Italia)
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Itinerary description
Davvero un infernaccio di discesa quella che dal Sibilla ci porta fin all'Infernaccio. Discesa che evitano anche chi fa trekking a piedi: abbiamo visto persone salire e poi riscendere per la stessa carrareccia. Pareti che variano dal 40 al 50%, solo i supereroi riescono a farla in sella. Persi circa 300 o 400m di quota si incontra un sentierino in cui, purtroppo, bisogna avere cmq buone capacità per rimanere in sella.
Per quanto riguarda la salita nulla da dire: tutta interamente pedalabile fin su in cresta.
Purtroppo riscesi fino a 1200m abbiamo trovato il tracciato interamente disastrato sia dal terremoto che dalla neve: il terreno ha cambiato morfologia e la strada risulta ceduta o andata persa, inoltre ci sono tanti, ma tanti, alberi caduti che costringono a quasi un paio d'ore di portage. A causa di questo inconveniente abbiamo dovuto tagliare il giro non arrivando fino a Passo Cattivo ma girando subito per l'Infernaccio, anch'esso deturpato dal terremoto...
Consiglio a chi volesse provare l'impresa (di cui ne vale sicuramente la pena) di evitare la discesa dal Sibilla e di riscendere dall'altra parte verso Cesi per poi riprendere strade bianche che riportano verso l'Infernaccio.
Nonostante tutto, il panorama in salita è in discesa risulta da Dio, non mi pento di ogni singolo sforzo, imprecazione o graffio.
Per quanto riguarda la salita nulla da dire: tutta interamente pedalabile fin su in cresta.
Purtroppo riscesi fino a 1200m abbiamo trovato il tracciato interamente disastrato sia dal terremoto che dalla neve: il terreno ha cambiato morfologia e la strada risulta ceduta o andata persa, inoltre ci sono tanti, ma tanti, alberi caduti che costringono a quasi un paio d'ore di portage. A causa di questo inconveniente abbiamo dovuto tagliare il giro non arrivando fino a Passo Cattivo ma girando subito per l'Infernaccio, anch'esso deturpato dal terremoto...
Consiglio a chi volesse provare l'impresa (di cui ne vale sicuramente la pena) di evitare la discesa dal Sibilla e di riscendere dall'altra parte verso Cesi per poi riprendere strade bianche che riportano verso l'Infernaccio.
Nonostante tutto, il panorama in salita è in discesa risulta da Dio, non mi pento di ogni singolo sforzo, imprecazione o graffio.
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