Lanciano - Riserva Punta Aderci - via Riserva Naturale Lecceta e ritorno

Una bellissima giornata di sole ci ha invogliato e, lasciate le auto vicino Lanciano, dopo una ricca colazione, ci siamo fiondati per quasi 75 km tra asfalto, fangose strade di campagna, sentieri compatti con foglie immersi nella natura della riserva Lecceta, piste ciclopedonali ultimate e ancora con percorso da ultimare (le sassaiole ex ferroviarie sono terribilmente pesanti) , e passarella in legno finale poco prima del porto di Vasto. Ma andiamo con ordine. Il primo tratto scende velocemente, costeggiando diversi rivoli su strade di campagna, sino ad arrivare sulle rive del fiume Sangro, passando sulla sponda opposta. Da qui, salendo su una ripida strada asfaltata, ci si immerge nella Riserva Naturale della Lecceta, che è uno spettacolo per la sensazione che si vive trovandosi immersi nella più fitta vegetazione anche se a pochi metri dal mare. Dal percorso standard, abbiamo effettuato una piccola deviazione che permette di cimentarsi in discese mozzafiato. 30 minuti di puro divertimento, prima di riguadagnare la via asfaltata che con una ripida discesa porta verso la nazionale adriatica (attenzione al Pastore Abruzzese che di solito è dentro il recinto). Da qui, sulla destra, c'è un sottopassaggio pedonale che conduce al cospetto di un'abitazione aggredita ormai dall'avanzare del mare. In questo tratto infatti il tracciato della vecchia ferrovia è stato completamente eroso dal mare. Ciò nonostante, abbiamo deciso di fare questo tratto, inerpicandoci a piedi sui tratti erosi e circumnavigando gli spazi impossibili su percorsi che passano su sentieri di fortuna fra canneti e campagne ormai a strapiombo sul mare, fino a raggiungere la pista ciclopedonale che abbiamo percorso sino a punta Aderci. Da qui, tramite una strada sterrata, si costeggia tutta la zona naturalistica fra scorci di spiaggie, pinete, punti belvedere e campi verdi, sino ad arrivare ad una ripida discesa che conduce alla serie di percorsi con passarelle di legno, molto belle, su una spiaggia subito dopo punta Aderci sino ad arrivare al porto di Vasto.
Note tecniche per i possessori di E-Bike: a seconda delle condizioni del terreno, cercate di economizzare al massimo la carica della batteria, perchè a causa dei diversi "strappi" e della lunghezza intrinseca del percorso, si arriva a consumare tutta la riserva disponibile.
Infatti per il rientro abbiamo ripiegato sulla strada più breve, sia per questioni di carica che per le condizioni meteo che sono rapidamente cambiate con un vento umido di tramontana che ci ha fatto sognare solo un bel bagno caldo. Comunque è stato uno spettacolo!