La Scarpellata
near Marcellina, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Nel Parco dei Monti Lucretili, ricco e selvaggio si apre la stretta valle della Scarpellata dove si trova l’omonimo sentiero, il 301.
“Scarpellata” deriva dal fatto che, la parte alta del sentiero, fu realizzato incidendo la pietra per poter agevolare il passaggio dai paesi pedemontani ai pascoli in quota. Il sentiero tortuoso, scosceso e ricoperto di roccia calcarea rappresenta una normalità.
Le varie opinioni dei biker sul trail della Scarpellata sono svariate e discordanti: a chi piace tanto ed a chi per nulla, dunque l’unica soluzione è testarlo.
Per raggiungere l’apice del sentiero 301, partendo da Stazzano il fondo è migliore, ma bisogna superare pendenze maggiori, quindi per i fautori che sostengono che il gioco non vale la candela, guadagniamo la sommità del trail, con un giro più corto: salendo da Marcellina, percorrendo la SP Marcellina - Monte Morra, tra l’altro poco trafficata.
Tuttavia per questa soluzione bisogna mettere in conto, che attraversando la val Cavalera (sent. 302B e 303 segni CAI), da Prato Favale alla zona del Pratone, serve fare del sano “spingismo” a causa del fondo ciottoloso; ciò nonostante, i più abili riescono a trafugare tratti pedalati.
Arrivati al Pratone del Monte Gennaro, un altopiano a 1000 msl, molto suggestivo e ricoperto da un rigoglioso manto erboso, si segue la pista battuta verso sx, sent. 301A (interessante è la deviazione laterale per osservare un maestoso esemplare di faggio secolare).
Arrivati all’imbocco della vallata si scende a sx sul trail della Scarpellata, che riconduce a Marcellina.
Osservazioni: Il livello tecnico di questa discesa, soprattutto nella prima parte è molto elevato, non debbono mancare doti di galleggiamento (fondo pietroso) e abilità trialistiche. Se si riesce a prendere un buon ritmo diventa veramente una goduria.
I tornantini del trail, molto ravvicinati tra loro, sono un ottimo campo scuola, per effettuare la tecnica del nose-press.
Da notizie prese in rete, una delle cause che rende la discesa della Scarpellata particolarmente tecnica è da attribuire alla quantità di pietre sparse sul fondo, le cui dimensioni sono tali da poter essere trascinate dagli agenti atmosferici, in special modo dalla pioggia, che spostandole lungo il percorso, lo rende più o meno difficoltoso.
Commento soggettivo: la Scarpellata se non c’era bisognava inventarla.
“Scarpellata” deriva dal fatto che, la parte alta del sentiero, fu realizzato incidendo la pietra per poter agevolare il passaggio dai paesi pedemontani ai pascoli in quota. Il sentiero tortuoso, scosceso e ricoperto di roccia calcarea rappresenta una normalità.
Le varie opinioni dei biker sul trail della Scarpellata sono svariate e discordanti: a chi piace tanto ed a chi per nulla, dunque l’unica soluzione è testarlo.
Per raggiungere l’apice del sentiero 301, partendo da Stazzano il fondo è migliore, ma bisogna superare pendenze maggiori, quindi per i fautori che sostengono che il gioco non vale la candela, guadagniamo la sommità del trail, con un giro più corto: salendo da Marcellina, percorrendo la SP Marcellina - Monte Morra, tra l’altro poco trafficata.
Tuttavia per questa soluzione bisogna mettere in conto, che attraversando la val Cavalera (sent. 302B e 303 segni CAI), da Prato Favale alla zona del Pratone, serve fare del sano “spingismo” a causa del fondo ciottoloso; ciò nonostante, i più abili riescono a trafugare tratti pedalati.
Arrivati al Pratone del Monte Gennaro, un altopiano a 1000 msl, molto suggestivo e ricoperto da un rigoglioso manto erboso, si segue la pista battuta verso sx, sent. 301A (interessante è la deviazione laterale per osservare un maestoso esemplare di faggio secolare).
Arrivati all’imbocco della vallata si scende a sx sul trail della Scarpellata, che riconduce a Marcellina.
Osservazioni: Il livello tecnico di questa discesa, soprattutto nella prima parte è molto elevato, non debbono mancare doti di galleggiamento (fondo pietroso) e abilità trialistiche. Se si riesce a prendere un buon ritmo diventa veramente una goduria.
I tornantini del trail, molto ravvicinati tra loro, sono un ottimo campo scuola, per effettuare la tecnica del nose-press.
Da notizie prese in rete, una delle cause che rende la discesa della Scarpellata particolarmente tecnica è da attribuire alla quantità di pietre sparse sul fondo, le cui dimensioni sono tali da poter essere trascinate dagli agenti atmosferici, in special modo dalla pioggia, che spostandole lungo il percorso, lo rende più o meno difficoltoso.
Commento soggettivo: la Scarpellata se non c’era bisognava inventarla.
Waypoints
Tree
0 ft
ALBERO SECOLARE
Comments (4)
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Information
Easy to follow
Scenery
Experts only
Mooooli sassi!!!! Bello scenario, ma moolto tecnico!
Terminata la salita asfaltata verso prato favale c'è un ora di percorso con bici in spalla (si passa su una pietraia in un letto di un torrente dove è impossibile pedalare).
Troppo lungo il tratto a spinta da Prato favale al pratone
Io la faccio spesso a piedi. I sentieri boscosi e il pratone sono tra i più belli del Lazio. Ma il tratto ciottoloso lo vedo impraticabile con la mtb.