Is Molas - Nervoso - S'atra Sardigna ( S'Isca Francesco Frau) - Dispensa Tonietti - Sasha Gray

Percorso non lungo e con modesta ascesa, ma assolutamente da non sottovalutare per impegno fisico e tecnico. Beninteso non si incontrano salite impossibili e nemmeno sentieri ultra ripidi e infidi, eppure le difficoltà sono molto concentrate e alla fine sento la fatica.
Tutto è nato da un'escursione a piedi con mia moglie, per conoscere il sentiero S'Isca Francesco Frau e per trovare una strada alternativa al percorso s'Avanzamentu che è stato devastato delle alluvioni che si sono portate via gran parte della massicciata della vecchia linea ferroviaria a scartamento ridotto che proveniva dalla dispensa Tonietti e giungeva a Pixinamanna. Partenza da Is Molas e passaggio sul ST Nervoso, in senso ascendente, cominciando però dal suo tratto intermedio. Questo sentiero non ha certo difficoltà tecniche in discesa, vista anche la moderata pendenza, ma in questo senso abbondano le brevi risalite, che sono assai dispendiose in termini di energie, specie alla mia età. Uscita dal sentiero in corrispondenza dell'Edificio 8 di Sardegna Ricerche e salto del sentiero Su Babballotti, che avevo previsto. Salita verso Arcu Sa Barca per soli 2.5 Km e 120 metri di guadagno altimetrico. Comincia ora il sentiero S'Isca Francesco Frau, lungo 1.7 km che attraversa il costone della montagna con un sali e scendi continuo che solo nella parte finale discende nella sottostante vallata. Il sentiero è bello, con molti passaggi nel fitto bosco, con fondo vario, sabbioso, sassoso o di terra smossa e foglie, e solo occasionalmente si affrontano ( 2 ) passaggi impegnativi, ma non certo impossibili. Per me la difficoltà maggiore è stata proprio riuscire a prendere il ritmo e l'assetto giusto fra discesa e tratti in risalita. Giunti al congiungimento con la pista S'Avanzamentu, la si ripercorre in salita per circa 500 metri fino a giungere alla Dispensa Tonietti, vasto complesso edificato all'inizio del 900, attorno alle attività dei carbonai, e ora nelle mani dell'Ente Foreste. La struttura è completamente recintata e appare in discrete condizioni, anche se in evidente abbandono. Ora svolta a sinistra su un'ampia e regolare sterrata, sabbiosa e con tratti ripidi che, con un iniziale tratto in salita seguito da una veloce discesa ci riporta alla salita dei Cervi. In corrispondenza della sbarra prendo il ST chiamato Sasha Gray e già, dal nome, pregusto una serie eccitante di dolci e morbide curve , invece la realtà è un canalone di scolo dell'acqua, con un tratto iniziale irto di sassi smossi su un fondo di terra smossa e in seguito costituito da un profondo canale roccioso assai escavato e ostico. Piuttosto invadente anche la vegetazione che lo chiude, ad indicare forse una scarsa frequentazione dei bikers. Giro non emozionante per le discese, ma molto interessante la vallata del Rio Palaceris.