Giro tracciato da Nino Vaccargiu (
https://it.wikiloc.com/percorsi-mountain-bike/minkjata-di-fine-anno-2019-guspini-montevecchio-arbus-monte-margherita-sentiero-delle-poiane-basalt-44734230) e dai soci del Piccalinna MTB Club, che voglio ringraziare per aver condiviso questo percorso, che oltretutto mi consente di ritornare nel territorio del mio paese natale, e in particolare sul Monte Santa Margherita che è stato il mio parco giochi dell'infanzia. Si tratta di un percorso piuttosto impegnativo sia dal punto di vista fisico, nonostante la media lunghezza e ascesa, perchè sono numerosi i tratti di pendenza anche estrema che spezzano il ritmo e le difficoltà tecniche presentate dai vari single non sono affatto da sottovalutare. Alla fine il giudizio " per esperti " non appare troppo severo, anche se forse lo classificherei molto difficile perchè lo consiglierei anche a persone come me, certamente non da considerare esperti. Partenza dalla periferia nord-ovest di Guspini, in prossimità del cimitero e subito si incrocia, in località Nuraci, il tracciato della vecchia ferrovia Sciria - San Gavino che portava il minerale da Montevecchio fino alla fonderia. In un falsopiano si pedala agevolmente nella vallata del Rio Pratzidus, che mostra acque di un inquietante colore rosso-giallastro, segno evidente dell'inquinamento da metalli. Si arriva così, dopo circa 6 km , alla Diga fanghi, un'imponente discarica di inerti che forma un cratere alto una cinquantina di metri e largo forse un km. Attraverso esso si giunge al Pozzo Sartori e si possono capire le dimensione di tale complesso industriale dai resti, piuttosto ben conservati degli impianti e degli edifici annessi. Comincia ora un tratto, non lungo, ma con alcuni strappi durissimi in salita che ci condurranno al villaggio di Montevecchio, che è sempre bellissimo e piuttosto ben curato e mantiene tutti le caratteristiche del privilegio dei suoi abitanti, quadri e dirigenti della miniera. Nella breve sosta un fortuito e gradito incontro proprio con Nino Vaccargiu e alcuni bikers del Piccalinna MTB Club. Ripartiti in direzione Arbus evitiamo la provinciale 68 e prendiamo un sentiero che ascenderà sul costone della montagna, costeggiando dall'alto la provinciale e incrocerà il sentiero Baratzu- Miniera di Montevecchio che è già iniziato a monte. Questo sentiero è molto stretto ed esposto, ed in alcuni tratti anche piuttosto ripido e richiede una certa cautela, soprattutto nel tratto finale su fondo di terra smossa e scivolosa. Arrivati a villaggio Righi si prende la SP 68 fino a Genna Sciria, dove svolteremo, a sinistra, su un sentiero che ci farà ascendere fino alla vetta del monte Su Cuccureddu, cui si giunge con un tratto finale di circa 150 m di portage . La parte in discesa è breve, ma anch'essa piuttosto ripida e con scarso grip. Giunti a Arbus, al valico Genn'e Frongia, si inizia la salita verso Monte Santa Margherita. L'inizio è estremamente ripido, oltre il 20 %, ma fortunatamente su asfalto e riesco ancora a pedalare. Poi la pendenza si attenua, ma il fondo diviene roccioso e con pietre smosse e mi costringe a qualche tratto a piedi. Il Monte Santa Margherita è molto bello, disseminato di massi di granito bianchissimo e la parte sommitale forma una sorta di piccolo altipiano, dopo aver seguito un tratto del ST Meseddu individuiamo, con qualche difficoltà, l'imbocco del single "Il sentiero delle poiane" , lungo circa 1500 m e che presenta numerosi passaggi tecnici su roccia e tratti molto ripidi su terra smossa e scavata dalla pioggia, difficile certamente ma tutto sommato è ancora alla mia portata. Breve sosta per visitare " Sa Rocca incuaddigada" un imponente monolite di circa 10 m di altezza, che poggia su un'altra roccia, in apparente equilibrio precario cui si giunge attraverso un bellissimo sentiero nel bosco fitto. Finito il single, piuttosto che scendere dal sentiero per Sa Tella, ci inoltriamo dentro la vecchia pineta, in parte distrutta da un incendio, e seguendo un sentiero molto difficile e contorto arriviamo fino al paese. Breve visita ai basalti colonnari, visibili solo a distanza e rientro alle auto. Un percorso che merita davvero per le bellezze della montagna, per le vestigia storiche e anche per la difficoltà dei single.
Fatto ieri (10/04/2022), non il percorso migliore per rimettersi in sella dopo quasi un mese di inattività per vari motivi.
Conoscevo già la prima parte della traccia per averla percorsa più volte, mentre mi era praticamente sconosciuta la seconda, da Montevecchio in poi. La tua puntuale descrizione mi aveva preparato alle difficoltà, puntualmente confermate.
Grazie a te e ai tuoi amici per la condivisione, ma soprattutto grazie al Signore di Montevecchio, Sua Maestà Nino Vaccargiu e al team Piccalinna, profondi conoscitori del territorio.
Condivido la gratitudine e il rispetto per Nino!