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Gonnosfanadiga - Fluminimaggiore
near Gonnosfanadiga, Sardegna (Italia)
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Gonnosfanadiga - Fluminimaggiore
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Avevo tracciato questo percorso sulla carta, l'obiettivo era attraversare il Linas fino alla Punta Nestru ( 1083 m) e da qui ridiscendere in direzione di Fluminimaggiore intercettando un sentiero che si dovrebbe trovare alle sorgenti del Rio Bau Porcus che dovrebbe poi proseguire con una pista che costeggia il torrente fino al paese. Si tratta di percorrere circa 1200 metri senza alcun riferimento. La lunghezza totale è di 31.84 km,, l'ascesa di oltre 1000 metri. Si parte dalla Chiesetta campestre di Santa Severa, alla periferia di Gonnosfanadiga e si ascende, con rilevante fatica, fino all'altopiano di Togoro, a quota 850 m, prosegue in direzione Genna Mirratta, dove si incontra l'ingresso al Parco della Foresta demaniale del Monte Linas, qui si svolta in direzione ovest fino al valico di Genna sa Xirra ( 855 m ) che si raggiunge a circa 12 km dalla partenza. Da questo punto parte un single estremamente lungo e tecnico, che conduce a Fluminimaggiore, che ho già fatto una volta. Oggi proseguo l'ascesa fino a Muru Picciu e all'area mineraria di Nippis, si tratta di soli 800 m , ma da qui si incomincia a camminare. Arrivati in prossimità di Punta Nestru la strada finisce e comincia un mini sentiero che conduce a Monte Lisone. Pertanto, bici in spalla, comincia l'ascesa verso Punta Nestru, distante circa 600 m e un centinaio di metri di ascesa. Arrivati su crinale la vista spazia verso ovest, con in lontananza Fluminimaggiore e il mare. Si discende, sempre bici in spalla in direzione delle sorgenti di un torrente, salvo accorgermi di avere sbagliato torrente e orientamento. Il canalone è molto suggestivo e risulta assai faticoso risalire per riprendere la giusta strada. In compenso la vista domina sulla vallata nella quale si muovono numerosi branchi di mufloni ( almeno una ventina di capi). Dopo altra fatica ( bici in spalla) giungo al rio Bau Porcus, ma è tutt'altro che semplice individuare il sentiero nella folta macchia e nel bosco di lecci. Il sentiero risulta assai impegnativo e solo a tratti si può salire in sella, con la bici che scivola su un terreno di sassi smossi e acqua. Il sentiero guada ripetutamente il torrente e spesso è necessario seguirne il greto per ritrovare la strada. Progressivamente, con tanta fatica, il sentiero si trasforma in una mulattiera percorribile in sella, con prudenza per il fondo erboso e scivoloso, cosparso di pietre e massi franati. Il telefono si scarica e quindi non registro l'intera traccia che pertanto ho ricostruito per chi, coraggioso, volesse affrontare questo percorso assai impegnativo ed avventuroso, soprattutto se affrontato in solitaria come ho fatto io. Comunque, anche al netto degli errori di percorso, ci vogliono almeno 5-6 ore.