Gonnesa - Nuraghe Seruci e Miniera - Portoscuso - Capo Altano
near Gonnesa, Sardegna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Passeggiata, o quasi, sulla base delle tracce di Paolo Saba
Portoscuso C.Altano Bacu Abis Nuraxi Figus
RobertoCCS:
Portoscuso - Capo Altano - cascata guroneddu - nuraghe seruci
e mattiasirigu
Da Portoscuso CMSB tra domus de janas e nuraghi... Bello
e qualche deviazione personale, a cominciare dalla partenza che facciamo da Gonnnesa e non da Portoscuso.
Ci dirigiamo proprio in direzione Portoscuso, seguendo la SP 108 in leggera salita. Quindi, dopo 3 chilometri nel punto di incontro con il percorso di Roberto CCS, svoltiamo a sinistra verso il Nuraghe Seruci. Visite guidate ma non è ora. Un’occhiata al complesso archeologico e quindi proseguiamo sulla destra su uno sterrato in discesa che non presenta troppe difficoltà, lasciandoci sulla destra l’ingresso per le miniere Seruci. Continuiamo fino ad incrociare la strada asfaltata che ci porta fino a Nuraxi Figus, tralasciando il bivio per Portoscuso (SP 82) e il primo per l’abitato di NF. All’altezza del Pozzo Sacro “Is Arenas” (ma noi non sappiamo che esiste e quindi non lo vediamo 😞) giriamo sulla destra e ci dirigiamo verso il paese.
Qualche foto e poi proseguiamo su Via Roma fino a trovare sulla sinistra il bivio per il Cammino di Santa Barbara (Piazza Rinascita) e quindi sulla destra uno stradello che porta in direzione “Ghilotta”. All’altezza del cartello dell’Ente Foreste ci addentriamo nella pineta fino a giungere ai resti del Nuraghe “Is Bangius”. Da qui potremo facilmente rientrare nello stradello ma decidiamo di tornare sui nostri passi e continuare la discesa della pineta. Non lo consiglio. Ad un certo punto la strada finisce e ci ritroviamo a proseguire facendo lo slalom tra pietroni e rocce, per me non pedalabili. Dura poco e sbuchiamo di nuovo nella strada principale, all’altezza della Mitza de “Ghillotta”. Quindi proseguiamo con accompagnamento di cagnetti abbaianti fino all’intersezione con la SP 82. Giriamo a sinistra e, dopo poco, a destra in direzione Ghilotta, seguendo il percorso del Cammino di Santa Barbara, che in breve ci porta a strutture minerarie del complesso minerario di Seruci con edifici della Carbosulcis. Proseguiamo quindi nel percorso verso nord, seguendo il “Cammino” e, costeggiando l'ex discarica saliamo su fondo accidentato fino al punto trigonometrico. Da qui inizia un piccolo single con anche forti pendenze che ci riporta a valle, all’altezza del Nuraghe di Seruci.
Ripercorriamo quindi la discesa fatta in precedenza e questa volta, all’altezza della provinciale 82, giriamo verso Portoscuso. Una piccola deviazione che sconsiglio ci riporta sullo stradone sul quale proseguiamo fino all’abitato. Sulla destra si può percorrere anche una pista ciclabile che corre parallela alla provinciale (ormai diventata n. 2). Qualche giro in paese e quindi sosta nel porto turistico. Molto carino se non fosse per le ciminiere di Portovesme all’orizzonte…
Da qui proseguiamo lungo costa visitando la Tonnara Su Pranu e il percorso panoramico (e penso pedonale: ci sono diversi scalini da fare…) sotto la Torre spagnola, fino alla spiaggia di Porto Paglietto. Quindi raggiungiamo la ciclabile che ci porta fino a Capo Altano.
Il nostro giro è quasi finito ma ci attende il tratto più difficile: il rientro verso la Pineta, prima su percorso sabbioso e poi lungo la vecchia “strada romana” fino ad arrivare all’asfalto. Inizia una ripida discesa al termine della quale giriamo a sinistra in Pineta e continuiamo dritti fino a giungere, di nuovo, al mare. Qualche foto ma è quasi buio. Rinunciamo all’idea di proseguire lungo costa – sentiero improbabile e anche “fantasma” - per uscire dalla pineta e continuare sulla SP 108 che non abbandoneremo più fino a Gonnesa. Lungo strada effettuiamo una breve sosta a Capo Giordano per goderci gli ultimi raggi del tramonto. Quindi luci accese e veloce rientro in paese.
Giro, alla fine, lungo, anche se diversi sono stati i chilometri su asfalto. Qualche tratto sterrato di media difficoltà ma nel complesso, eliminando i due fuori pista “inutili”, di difficoltà moderata. Diverse sono le possibili interpretazioni, come ad esempio, quella di Leoz77
Portoscuso -Capo Altano -Grande Croce -miniere Seruci
che passa per la “Grande Croce” e scende alla Miniera della Carbosulcis o quello già citato di RobertoCCS che arriva alla cascata di Goruneddu.
Posti interessanti per un pomeriggio – finalmente – senza stress da prestazione. Solo un poco alla fine con il buio incombente…
Buone ruote
Portoscuso C.Altano Bacu Abis Nuraxi Figus
RobertoCCS:
Portoscuso - Capo Altano - cascata guroneddu - nuraghe seruci
e mattiasirigu
Da Portoscuso CMSB tra domus de janas e nuraghi... Bello
e qualche deviazione personale, a cominciare dalla partenza che facciamo da Gonnnesa e non da Portoscuso.
Ci dirigiamo proprio in direzione Portoscuso, seguendo la SP 108 in leggera salita. Quindi, dopo 3 chilometri nel punto di incontro con il percorso di Roberto CCS, svoltiamo a sinistra verso il Nuraghe Seruci. Visite guidate ma non è ora. Un’occhiata al complesso archeologico e quindi proseguiamo sulla destra su uno sterrato in discesa che non presenta troppe difficoltà, lasciandoci sulla destra l’ingresso per le miniere Seruci. Continuiamo fino ad incrociare la strada asfaltata che ci porta fino a Nuraxi Figus, tralasciando il bivio per Portoscuso (SP 82) e il primo per l’abitato di NF. All’altezza del Pozzo Sacro “Is Arenas” (ma noi non sappiamo che esiste e quindi non lo vediamo 😞) giriamo sulla destra e ci dirigiamo verso il paese.
Qualche foto e poi proseguiamo su Via Roma fino a trovare sulla sinistra il bivio per il Cammino di Santa Barbara (Piazza Rinascita) e quindi sulla destra uno stradello che porta in direzione “Ghilotta”. All’altezza del cartello dell’Ente Foreste ci addentriamo nella pineta fino a giungere ai resti del Nuraghe “Is Bangius”. Da qui potremo facilmente rientrare nello stradello ma decidiamo di tornare sui nostri passi e continuare la discesa della pineta. Non lo consiglio. Ad un certo punto la strada finisce e ci ritroviamo a proseguire facendo lo slalom tra pietroni e rocce, per me non pedalabili. Dura poco e sbuchiamo di nuovo nella strada principale, all’altezza della Mitza de “Ghillotta”. Quindi proseguiamo con accompagnamento di cagnetti abbaianti fino all’intersezione con la SP 82. Giriamo a sinistra e, dopo poco, a destra in direzione Ghilotta, seguendo il percorso del Cammino di Santa Barbara, che in breve ci porta a strutture minerarie del complesso minerario di Seruci con edifici della Carbosulcis. Proseguiamo quindi nel percorso verso nord, seguendo il “Cammino” e, costeggiando l'ex discarica saliamo su fondo accidentato fino al punto trigonometrico. Da qui inizia un piccolo single con anche forti pendenze che ci riporta a valle, all’altezza del Nuraghe di Seruci.
Ripercorriamo quindi la discesa fatta in precedenza e questa volta, all’altezza della provinciale 82, giriamo verso Portoscuso. Una piccola deviazione che sconsiglio ci riporta sullo stradone sul quale proseguiamo fino all’abitato. Sulla destra si può percorrere anche una pista ciclabile che corre parallela alla provinciale (ormai diventata n. 2). Qualche giro in paese e quindi sosta nel porto turistico. Molto carino se non fosse per le ciminiere di Portovesme all’orizzonte…
Da qui proseguiamo lungo costa visitando la Tonnara Su Pranu e il percorso panoramico (e penso pedonale: ci sono diversi scalini da fare…) sotto la Torre spagnola, fino alla spiaggia di Porto Paglietto. Quindi raggiungiamo la ciclabile che ci porta fino a Capo Altano.
Il nostro giro è quasi finito ma ci attende il tratto più difficile: il rientro verso la Pineta, prima su percorso sabbioso e poi lungo la vecchia “strada romana” fino ad arrivare all’asfalto. Inizia una ripida discesa al termine della quale giriamo a sinistra in Pineta e continuiamo dritti fino a giungere, di nuovo, al mare. Qualche foto ma è quasi buio. Rinunciamo all’idea di proseguire lungo costa – sentiero improbabile e anche “fantasma” - per uscire dalla pineta e continuare sulla SP 108 che non abbandoneremo più fino a Gonnesa. Lungo strada effettuiamo una breve sosta a Capo Giordano per goderci gli ultimi raggi del tramonto. Quindi luci accese e veloce rientro in paese.
Giro, alla fine, lungo, anche se diversi sono stati i chilometri su asfalto. Qualche tratto sterrato di media difficoltà ma nel complesso, eliminando i due fuori pista “inutili”, di difficoltà moderata. Diverse sono le possibili interpretazioni, come ad esempio, quella di Leoz77
Portoscuso -Capo Altano -Grande Croce -miniere Seruci
che passa per la “Grande Croce” e scende alla Miniera della Carbosulcis o quello già citato di RobertoCCS che arriva alla cascata di Goruneddu.
Posti interessanti per un pomeriggio – finalmente – senza stress da prestazione. Solo un poco alla fine con il buio incombente…
Buone ruote
Waypoints
Comments (2)
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Bel giro! Medio facile (e a me piacciono i giri facili 😁) ma qualche tratto tecnico non manca. Traccia e descrizione perfetta e bei panorami sulla campagna interna e grandiosi sul mare.
Grazie. Si, è mediamente facile, con qualche spunto più difficoltoso, ma soprattutto interessante.
Buone ruote