Giro del Pelmo MTB
near Ponte del Moro, Veneto (Italia)
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Itinerary description
(giro antiorario) Premessa: il giro è molto molto impegnativo, non per la difficoltà tecnica, quasi nulla, ma per il dislivello e la durezza complessiva delle salite.
Partenza dal parcheggio del campo da calcio di San Vito di Cadore (nei pressi del lago di Mosigo) e lungo via Geralba, che dopo poche centinaia di metri diventa sterrata, si giunge al Lago Pianoze. Questo primo tratto è un continuo su e giù con strappetti su pendenze importanti che vanno affrontati con molta cautela visto che poi ci attende la lunga e dura salita a Croda da Lago. Questa nella prima parte è su asfalto e solo giunti nei pressi di Malga Federa diventa sterrata. Da qui le pendenze già importanti, diventano cattive, con tre-quattro tratti in cemento con percentuali oltre il 25%. Dopo circa 6,5 km e 850 metri di dislivello (pendenza media vicina al 13%) si arriva a Croda da Lago dove si apre un vero spettacolo della natura, con viste a dir poco magnifiche sui monti circostanti. Dal rifugio si vede il fantastico sentiero, sempre in salita, che conduce alla Forcella Ambrizzola a 2277 metri di altitudine. Da qui si gode di una vista pazzesca a 360°, potendo ammirare verso nord tutta la vallata Ampezzana, e verso sud quella della Val Zoldana. Indescrivibile! Il punto più alto però lo si raggiunge poco dopo, alla Forcella di Col Duro, 2300 metri s.l.m. da dove inizia finalmente la discesa verso Forcella Staulanza. Solo la primissima parte della discesa è un pò tecnica e in un paio di occasioni è consigliabile scendere dalla bici, poi il resto della discesa è su strada forestale velocissima. Da Forcella Staulanza, si scende per circa 2,5 km lungo la statale SP 251 e poi si svolta a sinistra per riprendere lo sterrato che conduce alle località Coi, Brusadaz e Costa. Da qui parte la salita più impegnativa di giornata, una vera agonia lunga circa 1,6km con quasi 300 metri di dislivello (media 18% circa) tutta su fondo roccioso e senza un metro sotto al 10%. Si arriva così a Forcella Tamai, dove una discesa altrettanto impegnativa, soprattutto per i freni della bici, sbuca poco sotto Zoppè di Cadore. Su strada asfalta si sale finalmente su pendenze pedalabili per circa 3,7 km arrivando ad un falsopiano in mezzo la bosco molto bello. Poi una lunga e pendente discesa ci porta quasi a Vodo di Cadore. Da qui lungo stradine secondarie, qualche altro breve tratto di sterrato e un paio di salite toste, si torna al punto di partenza.
Giro ripeto molto molto impegnativo, ma viste spettacolari e possibilità di ammirare il Pelmo da tutte le angolazioni possibili.
Partenza dal parcheggio del campo da calcio di San Vito di Cadore (nei pressi del lago di Mosigo) e lungo via Geralba, che dopo poche centinaia di metri diventa sterrata, si giunge al Lago Pianoze. Questo primo tratto è un continuo su e giù con strappetti su pendenze importanti che vanno affrontati con molta cautela visto che poi ci attende la lunga e dura salita a Croda da Lago. Questa nella prima parte è su asfalto e solo giunti nei pressi di Malga Federa diventa sterrata. Da qui le pendenze già importanti, diventano cattive, con tre-quattro tratti in cemento con percentuali oltre il 25%. Dopo circa 6,5 km e 850 metri di dislivello (pendenza media vicina al 13%) si arriva a Croda da Lago dove si apre un vero spettacolo della natura, con viste a dir poco magnifiche sui monti circostanti. Dal rifugio si vede il fantastico sentiero, sempre in salita, che conduce alla Forcella Ambrizzola a 2277 metri di altitudine. Da qui si gode di una vista pazzesca a 360°, potendo ammirare verso nord tutta la vallata Ampezzana, e verso sud quella della Val Zoldana. Indescrivibile! Il punto più alto però lo si raggiunge poco dopo, alla Forcella di Col Duro, 2300 metri s.l.m. da dove inizia finalmente la discesa verso Forcella Staulanza. Solo la primissima parte della discesa è un pò tecnica e in un paio di occasioni è consigliabile scendere dalla bici, poi il resto della discesa è su strada forestale velocissima. Da Forcella Staulanza, si scende per circa 2,5 km lungo la statale SP 251 e poi si svolta a sinistra per riprendere lo sterrato che conduce alle località Coi, Brusadaz e Costa. Da qui parte la salita più impegnativa di giornata, una vera agonia lunga circa 1,6km con quasi 300 metri di dislivello (media 18% circa) tutta su fondo roccioso e senza un metro sotto al 10%. Si arriva così a Forcella Tamai, dove una discesa altrettanto impegnativa, soprattutto per i freni della bici, sbuca poco sotto Zoppè di Cadore. Su strada asfalta si sale finalmente su pendenze pedalabili per circa 3,7 km arrivando ad un falsopiano in mezzo la bosco molto bello. Poi una lunga e pendente discesa ci porta quasi a Vodo di Cadore. Da qui lungo stradine secondarie, qualche altro breve tratto di sterrato e un paio di salite toste, si torna al punto di partenza.
Giro ripeto molto molto impegnativo, ma viste spettacolari e possibilità di ammirare il Pelmo da tutte le angolazioni possibili.
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