Giro dei 5 rifugi
near Fiames, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Ha la reputazione di essere uno dei più bei giri in quanto a panorami. In effetti le cime dolomitiche di contorno sono state elette patrimonio dell'UNESCO per la loro bellezza. Partenza da Fiames lungo la ciclabile Cortina/Dobbiaco. Molto prossimi a Cimabanche si abbandona la ciclabile per salire lungo la ripida forestale della Val de Gotres per raggiungere forcella Lerosa a quota 2.020.
Si scende poi per strada militare con fondo a sassi smossi fino a raggiungere malga Ra Stua. Da qui dopo aver attraversato un breve pianoro ci si inerpica per la ripida Val Salata, la strada è stata cementata nei punti più ripidi. Alla fine della salita il rifugio Sennes è ormai a portata di mano. La sosta è obbligatoria e per caricare la batteria della bici e per assaporare i piatti tipici della zona. Attenzione a non esagerare perché le fatiche non sono finite! Ripreso il percorso si scende al rifugio Pederü passando per il rifugio Fodara Vedla lungo una discesa che obbliga ad uno sforzo notevole l'impianto freni. A questo punto non rimane che l'ultima salita al rifugio Fanes passando per il rifugio Lavarella. La strada non è particolarmente ripida, ma la fatica accumulata si fa sentire e viene ulteriormente accentuata dall'ultimo strappo dal rifugio Fanes al passo di Limo. Arrivati al passo non rimane che scendere a Fiames attraverso la lunga Val di Fanes ricordando di fermarsi a vedere le cascate omonime e la forra sottostante il ponte Outo. Il tour non presenta difficoltà degne di menzione. Bisogna tenere presente che si sta affrontando un percorso di alta montagna dove la variabilità del meteo può giocare un ruolo importante. Le salite, a tratti ripide o lunghe non devono essere sottovalutate.
Attenzione non obbligo nessuno a scaricare e seguire le mie tracce. Chi lo fa si assume tutta la responsabilità per eventuali danni o incidenti accaduti a se stessi a terzi o a cose.
Si scende poi per strada militare con fondo a sassi smossi fino a raggiungere malga Ra Stua. Da qui dopo aver attraversato un breve pianoro ci si inerpica per la ripida Val Salata, la strada è stata cementata nei punti più ripidi. Alla fine della salita il rifugio Sennes è ormai a portata di mano. La sosta è obbligatoria e per caricare la batteria della bici e per assaporare i piatti tipici della zona. Attenzione a non esagerare perché le fatiche non sono finite! Ripreso il percorso si scende al rifugio Pederü passando per il rifugio Fodara Vedla lungo una discesa che obbliga ad uno sforzo notevole l'impianto freni. A questo punto non rimane che l'ultima salita al rifugio Fanes passando per il rifugio Lavarella. La strada non è particolarmente ripida, ma la fatica accumulata si fa sentire e viene ulteriormente accentuata dall'ultimo strappo dal rifugio Fanes al passo di Limo. Arrivati al passo non rimane che scendere a Fiames attraverso la lunga Val di Fanes ricordando di fermarsi a vedere le cascate omonime e la forra sottostante il ponte Outo. Il tour non presenta difficoltà degne di menzione. Bisogna tenere presente che si sta affrontando un percorso di alta montagna dove la variabilità del meteo può giocare un ruolo importante. Le salite, a tratti ripide o lunghe non devono essere sottovalutate.
Attenzione non obbligo nessuno a scaricare e seguire le mie tracce. Chi lo fa si assume tutta la responsabilità per eventuali danni o incidenti accaduti a se stessi a terzi o a cose.
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