Fusine dordona con Mary
near Fusine, Lombardia (Italia)
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Itinerary description
Località di partenza: Fusine (285 m) Sondrio
Lunghezza: 41,6 km
Quota massima: 2061 m - Passo Dordona
Dislivello complessivo in salita: 2025 m
Ciclabilità: 100% - 50% asfalto e 50% sterrato
Arrivo: Fusine (285 m) Sondrio
Acqua sul percorso: SI - Dosso di Sopra - Valmadre - "Baita della Matta"
10/07/2015. Se un biker ama le grandi salite non può non inserire nel suo "palmares" quella che porta al Passo di Dordona attraverso la Valmadre. Lasciata l’auto nel parcheggio di Fusine, piccolo paesino della Valtellina all'ombra delle Alpi Orobie, alle ore 7.15 iniziamo a dare il primo colpo di pedali. Dopo pochi metri, alla prima curva, ci rendiamo conto che non sarà una passeggiata: il primo chilometro ha una pendenza media del 13% e massima del 24,3%. La giornata è molto bella, fa caldo e fortunatamente il percorso si sviluppa per la maggior parte all’ombra di castagni, faggi e abeti. Superati i vari tornanti ci fermiamo alla chiesa della Madonnina (552 m) dopo aver percorso altri 1,4 km con pendenza media del 10,3%. La strada, sempre asfaltata, continua a salire fino a raggiungere Dosso di Sopra (1102 m), dove troviamo una fontanella sul lato sinistro della strada. Dalla chiesa della Madonnina a Dosso di Sopra abbiamo percorso 5,5 km con una pendenza media del 10,4%. Ricapitolando, dalla partenza fino al Dosso di Sopra abbiamo percorso, in totale, 8,1 km con una pendenza media dell’11,5%. Qui inizia lo sterrato che con leggera pendenza, una specie di decauville, ci conduce fino al piccolo nucleo abitato di Valmadre (1195 m). Nel piccolo cimitero si possono vedere alcune tombe che risalgono al 1800. Sulla facciata della chiesa di San Matteo (1300), possiamo notare una meridiana con questo adagio: “Questo fer fatal / che l’ora addita / con l'ombra sua/ a noi toglie la vita”. Dopo aver riempito la borraccia di acqua fresca dall’unica fontana presente riprendiamo la pedalata sulla strada in falsopiano fino a raggiungere un ponte che ci permette di oltrepassare il torrente Madrasco e raggiungere il suo lato destro. Da qui l’ascesa riprende
Lunghezza: 41,6 km
Quota massima: 2061 m - Passo Dordona
Dislivello complessivo in salita: 2025 m
Ciclabilità: 100% - 50% asfalto e 50% sterrato
Arrivo: Fusine (285 m) Sondrio
Acqua sul percorso: SI - Dosso di Sopra - Valmadre - "Baita della Matta"
10/07/2015. Se un biker ama le grandi salite non può non inserire nel suo "palmares" quella che porta al Passo di Dordona attraverso la Valmadre. Lasciata l’auto nel parcheggio di Fusine, piccolo paesino della Valtellina all'ombra delle Alpi Orobie, alle ore 7.15 iniziamo a dare il primo colpo di pedali. Dopo pochi metri, alla prima curva, ci rendiamo conto che non sarà una passeggiata: il primo chilometro ha una pendenza media del 13% e massima del 24,3%. La giornata è molto bella, fa caldo e fortunatamente il percorso si sviluppa per la maggior parte all’ombra di castagni, faggi e abeti. Superati i vari tornanti ci fermiamo alla chiesa della Madonnina (552 m) dopo aver percorso altri 1,4 km con pendenza media del 10,3%. La strada, sempre asfaltata, continua a salire fino a raggiungere Dosso di Sopra (1102 m), dove troviamo una fontanella sul lato sinistro della strada. Dalla chiesa della Madonnina a Dosso di Sopra abbiamo percorso 5,5 km con una pendenza media del 10,4%. Ricapitolando, dalla partenza fino al Dosso di Sopra abbiamo percorso, in totale, 8,1 km con una pendenza media dell’11,5%. Qui inizia lo sterrato che con leggera pendenza, una specie di decauville, ci conduce fino al piccolo nucleo abitato di Valmadre (1195 m). Nel piccolo cimitero si possono vedere alcune tombe che risalgono al 1800. Sulla facciata della chiesa di San Matteo (1300), possiamo notare una meridiana con questo adagio: “Questo fer fatal / che l’ora addita / con l'ombra sua/ a noi toglie la vita”. Dopo aver riempito la borraccia di acqua fresca dall’unica fontana presente riprendiamo la pedalata sulla strada in falsopiano fino a raggiungere un ponte che ci permette di oltrepassare il torrente Madrasco e raggiungere il suo lato destro. Da qui l’ascesa riprende
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