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Faloria

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Trail stats

Distance
26.13 mi
Elevation gain
5,256 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
5,256 ft
Max elevation
7,615 ft
TrailRank 
32
Min elevation
3,603 ft
Trail type
Loop
Time
7 hours
Coordinates
5924
Uploaded
November 17, 2022
Recorded
October 2022
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near Dogana Vecchia, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Un vero giro dolomitico quindi bello per i panorami, tosto per le salite (parecchi metri di dislivello da fare a piedi) ed entusiasmante per le discese che in questo casono sono quasi tutte cliclabili.
Il giro è stato tratto dal sito dell'amico Gabriele e viene ben documentato visitando questa pagina: https://themtbikebrothers.weebly.com/faloria-monte.html.
La traccia è ad occhiale, la prima parte va percorsa in senso orario, da Rio Gere in poi va percorsa in senso antiorario. Tornando a Rio Gere si riprende l'occhiale di partenza in senso orario.
Partiamo da Dogana Vecchia (tra San Vito e Cortina) dove c'è un ampio spiazzo dove lasciare le auto sul lato della strada opposto rispetto all'albergo.
Da qui prendiamo la ciclabile Calalzo-Dobbiaco che seguiamo fino a superare Cortina. Poco dopo aver oltrepassato il centro abitato, quando la ciclabile entra nel bosco si prende in salita a dx la devizione che porta a Mietres.
La forestale sale decisamente e non manca qualche strappetto, ma sostanzialmente si riesce a stare in sella. Prendiamo un caffè approfittando del bel balcone offerto dal Rifugio El Brite de Larieto. Ripartiamo tagliando un bel prato verde sulla sinistra dove incontriamo diverse mucche al pascolo. L'ambiente che attraversa i ruscelli è fiabesco.
Giungimao a Rio Gere dove sono in cosro i lavori per la sistemazione della Statale quindi usciamo sull'asfalto un po' "alla buona", ci dirigiamo verso la partenza dell'impianto di risalita lato Faloria, aggiriamo la casetta in legno ed inizia la seconda parte della salita: quella che porta ai Tondi!
In questo punto c'è l'incrocio della traccia ad occhiale.
La prima parte è sulla pista da sci e le pendenze non sono eccessive. Quindi imbocchiamo il sentiero Dolomieu Panoramic Trail che alterna strattoni a salite più docili, ma in uno scenario molto piacevole dove eventualmente scendere dalla bici non è un problema.
Quindi risbuchioamo sulla pista da sci e da qui ai Todi, circa 500 mt dsl+, non si riuscirà a pedalare molto. Si passa per il Rif Faloria e ci affacciamo sulla vallata sottostante per ammirare la Conca Ampezzana, le Tofane e tutto quando ci sta attorno (ed è tantissimo). Da qui in poi sempre faticando in salita avremo la possibilità di godere di panorami favolosi quindi consiglio di scegliere una giornata di cielo terso!
Giunti ai Tondi del Faloria la vista a 360 gradi viene catturata dal gruppo del Cristallo fronte a noi e le Tre Cime che spuntano in lontananza. Quindi oggi le abbiamo viste tutte le cime più belle....o quasi!
Da adesso in poi si scende e basta...salvo qualche piccolo dentino, quindi ci rilassiamo, ci ristoriamo ed iniziamo a scendere lungo il ghiaione della "Rossa dei Vitelli" la pista da sci che parte dai Tondi in direzione del Sorapiss.
Ne percorriamo solo il primo muro perchè poi imbocchiamo il sentiero che porta verso il Passo Tre Croci. L'ambiente è tipico dei trail dolomitici più famosi e con dei su e giù ci spostiamo lungo la parete del Sorapiss che in quel punto rivela una roccia con delle stranissime frastagliature verticali che non sono così consuete da vedere.
Ad un certo punto abbandoniamo il sentiero 213 che porta a Forcella Marcuoira ad al Rif Vandelli per deviare verso sinistra imboccando un setiero molto flow che ci regala un discesone mozzafiato fino a Rio Gere dove incontriamo l'incrocio dell'occhiale dove siamo passati prima.
Scendiamo verso il parcheggio dell'impianto e lungo la statale fino a prendere un sentiero che ci fa attraversare il Rio Gere in corrispondenza di un imponente sbarramento sul torrente. Ancora qualche su e giù poi un altro discesone- divertentissimo perchè il single track che seguiamo è rivestito di finissimi aghi di pino che lo rendono soffice e ci fidiamo di laciare andare le bici. Occhio però ai diversi bivi, alcuni dei quali non visibili: seguire la traccia perchè siamo in un labirinto di sentieri che portano di nuovo alla ciclabile che abbiamo percorso la mattina in partenza.
Da qui poche pedalate e giungiamo alle auto.
Autore Cristiano Lorenzon.

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