Erbezzo-malga Lessinia-Bocca di selva-foresta Folignani-Erbezzo

Partenza da Erbezzo su asfalto subito in salita. Si esce presto dal paese e si sale costanti in un paesaggio sempre meno antropizzato. La strada è aperta al traffico veicolare e d'estate è piuttosto battuta, di auto bici e pedoni. D'inverno viene tenuta pulita fino circa malga Derocchetto, dopo di che è facile trovare la neve. Al bivio del pidocchio finisce l'asfalto e iniziano le strade bianche caratteristiche della Lessinia. Se si continua, girando a sinistra sull'asfalto, si va verso passo Fittanze. Noi prendiamo la strada bianca e saliamo. Si passa prima accanto a malga Lessinia, qui servizio di bar e possibilità, in stagione, di comperare il formaggio fatto col latte delle vacche che d'estate riempiono i campi attorno, poi passiamo a fianco a trincee della prima guerra mondiale, che si possono visitare. Arrivati al bivio per Castelberto si prende a destra e si inizia una lunga e facile discesa. Pochi tratti in leggera salita portano prima a passare a fianco al rifugio Podestaria, che teniamo sulla destra, volendo offre servizio di bar e ristorazione, poi passiamo sotto il monte Tomba. Si sbuca nei pressi del rifugio Bocca di Selva, anche qui possibilità di bar, ristorazione e in stagione anche pernotto. Da qui si scende verso la foresta dei Folignani. Il primo tratto non presenta difficoltà, è uno stradello ben tenuto e non ripido, poi un paio di discese molto ripide e con fondo molto sassoso portano al vaio dell'Anguilla. Anche il vaio presenta un fondo sassoso da non sottovalutare, anzi, occorre far scorrere la bici per non piantarsi ogni metro. Alla fine del vaio si sbuca nei pressi dell'omonimo ponte, sull'asfalto, si prende a destra e in pochi tornati si rientra ad Erbezzo.