near Sarroch, Sardegna (Italia)
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Itinerary description
Fino a due giorni fa non conoscevo questo sentiero, e nemmeno l'omonima torre spagnola del 1600 che domina il promontorio di Punta Zavorra, in territorio di Sarroch. Mi è capitato casualmente di vedere un filmato, fatto da un biker molto bravo, Matteo Carrara, che percorreva questo sentiero a velocità folle, facendo sembrare tutto facile. So per esperienza che poi sul luogo le cose sono ben diverse e per un principiante attempato come me occorre molta pazienza e umiltà per evitare inutili rischi. Non essendo riuscito a trovare tracce condivise su Wikiloc, mi sono informato su Trailforks, un sito sempre molto ricco di interessanti informazione sui sentieri, che indica questo trail in azzurro, cioè medio-difficile. Ho dovuto quindi tracciare sulla carta un percorso e questa mattina sono andato alla sua scoperta. Si tratta di un giro molto breve, circa 12 km, con poca ascesa, circa 315 m, eppure è un percorso nervoso, con numerosi elementi di impegno fisico e tecnico. Sono partito dalla periferia di Sarroch e subito, a freddo, un primo strappo fino a 17% di pendenza, fortunatamente non lungo e su asfalto. Presto si abbandona l'asfalto per un'ampia sterrata che prosegue in ascesa, mai impegnativa. Al km 2,4 si rientra per una cinquantina di metri su strada asfaltata, che viene subito abbandonata per una mulattiera pietrosa che presenta alcuni tratti in salita molto impegnativi ( fino al 16%). Al km 3.7 inizia il sentiero El Diablo, con una prima parte, di circa 500 metri, in forte salita da percorrere in gran parte a spinta. Scollinato a circa 250 m, comincia la lunghissima parte in discesa . L'inizio è piuttosto ripido, su terra e sassi smossi, con qualche tratto in falso piano. Il fondo ha buon grip, molto pulito, con molte curve ben curate, ed è possibile tenere un'andatura piuttosto veloce senza rischiare tanto. Arrivati in prossimità del mare la pendenza diviene minore e uno si attenderebbe un tracciato più facile. Al contrario il sentiero segue, ovviamente, le irregolarità del costone, alternando tratti rocciosi, alcuni molto ripidi, a brevi improvvise risalite, che richiederebbero rapidi rilanci di velocità, che non sempre riesco a ottenere per tempo. La parte finale, pianeggiante, segue la costa fino al rientro al punto di partenza. Onestamente un bellissimo sentiero, che ripaga ampiamente la fatica di arrivarci.
Waypoints
Partenza
Ho lasciato l'auto alla periferia di Sarroch, in prossimità di un parco urbano.
Intersezione , inizio sterrata
Abbandonato l'asfalto si percorrono circa due km su un'ampia sterrata, in genere facile, ma anche questa con qualche strappo più duro.
Sito nuragico Sa Domo 'e s'Orcu
Bivio a destra
Si prende una mulattierra pietrosa, con diversi tratti molto ripidi e malridotti che impegnano fisicamente e tecnicamente
Panorama
L'ascesa si svolge sul versante occidentale delle colline e si gode un'ottima vista della costa verso Nora
Inizio S.T. El Diablo
Occorre prestare attenzione perchè sembra che la strada prosegua a destra. Occorre inveve prendere uno strettissimo e ripidissimo sentiero per capre, i cui primi 500 metri sono tutti in salita, pedalabili solo per brevi tratti. Pertanto ci si arrampica con la bici a traino.
Panorami
Arrivati sulla sommità della collina, a circa 250 m, si domina la costa da Cagliari fino a Chia
Sentiero El Diablo
La parte costiera del sentiero è più impegnativa e irregolare e richiede maggiore attenzione, soprattutto per gli improvvisi tratti in ripida ascesa.
Anche oggi ho voluto seguire un tuo percorso: mi intrigava da diverso tempo ma ero titubante.
Concordo con la tua descrizione: single divertente ma da fare con attenzione. Primo tratto (salita) del Diablo da fare decisamente a piedi...
Alla prossima.
PS
Ho visto che ci rincorriamo: oggi avete fatto Cappeddu che io ho fatto sabato scorso..
Grazie per il commento. Alla fine, se vuoi percorrere dei sentieri tecnicamente impegnativi, ma anche veloci e divertenti, prima o poi sei costretto a ripeterti. Peraltro in questo periodo, soprattutto nella zona di Capoterra, i single sono stati ampiamente lavorati e modificati e quindi sono nuovamente da scoprire. Mi manca un poco quel senso di avventurosa scoperta di nuovi territori, fatta oltretutto in solitaria, che ha caratterizzato i primi anni di pratica. Vedo invece che tu continui in quella direzione e ti capisco.
Decidere il percorso da fare è quasi diventato un lavoro... nei dintorni abbiamo perlustrato quasi tutto.
Rimpiango quando, agli inizi, trent'anni fa, uscivo con un gruppo di amici principianti come me e c'era sempre l'amico più intraprendente che studiava percorsi ed itinerari. Allora non c'erano tutti i mezzi tecnologici di oggi: avevamo un libro guida (Sole, Sale e Salita di Chicco Porcu) con i percorsi disegnati a mano...