Da Castel San Pietro a Ponte di Veja
near Sasso-Ca' Gerosa, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Si parte da uno dei punti più panoramici in assoluto di Verona: "Castel San Pietro", dove la vista spazia su tutta la città a due passi da Ponte Pietra per proseguire salendo sulle Torricelle attraverso le "Lasagne", stradine caratteristiche della collina Veronese, si scende a Avesa per affrontare, dopo le Torricelle, la salita più famosa e praticata dai cicloamatori veronesi; che può offrire un panorama mozzafiato in una posizione di privilegio per ammirare la splendida Valpantena.
Si prosegue, dopo aver attraversato Montecchio, sul crinale di Monte Comun con splendide visioni sulla Valpolicella e lago di Garda.
Passato il capitello di Fiamene, dopo Loc. Saline, la strada entra in un bosco abbastanza selvaggio, prestare attenzione !!!, poi su comoda strada asfaltata si arriva a Ponte di Veja dove si consiglia una sosta per visitare il sito.
La via del ritorno si fa un pò più tecnica con discese su fondo di ghiaia e talvolta scivoloso ma che offre belle visioni sulla Valpantena passando vicino a cave di carbonato di calcio.
Si attraversano i paesi di Grezzana, Marzana e Poiano per salire di nuovo sulle Torricelle da via castellana per poi scendere al castello con possibilità di passare in pineta.
Si sconsiglia di fare il percorso in solitaria in quanto i sentieri sono abbastanza isolati.
Waypoints
Castel San Pietro
Il Castel San Pietro è un edificio militare di Verona. L'edificio sorge sul colle San Pietro, su una spianata in cui, in età romana, si trovava un tempio collegato al teatro romano. Dal suo piazzale si può godere di una vista mozzafiato sulla città.
La 'Lasagna'
Si tratta delle strette strade militari, costruite dagli Austriaci per accedere ai forti sulle colline: partono vicino a porta San Giorgio, da via Sirtori e da via Ippolito Nievo e sono facilmente riconoscibili. Sono state scavate nel tufo vivo, pavimentate con ciottoli e pietre e sono protette da alti muri. GUARNIGIONI. Infatti, dovevano nascondere e tenere defilati dall'osservazione e dal tiro i 350 soldati che si avvicendavano nella guarnigione dei forti. Lungo queste strade, che costituivano la rete di collegamento delle roccaforti collinari, i soldati austroungarici, in fila indiana, raggiungevano le loro postazioni, senza essere visti e dunque senza rischiare di essere scoperti e colpiti dalle artiglierie nemiche. Ma perché sono dette «lasagne»? Il termine «lasagna» indica la guida centrale in pietra viva, per lo più in basalto, su cui le truppe camminavano in fila. La restante pavimentazione era costituita dall'acciotolato. La «lasagna» più importante incomincia da via Sirtori, collega il forte Santa Sofia con quello di San Leonardo e prosegue per raggiungere anche il terzo forte collinare, quello di San Mattia: laddove inizia, nei pressi di Porta San Giorgio, nelle parti basse, è stata profondamente incassata nel tufo, poi salendo, è protetta da alti muri, per giungere fino alla piazzola davanti alla chiesa di San Mattia, che dà il nome al terzo forte collinare. Un'altra «lasagna», invece, parte da via Ippolito Nievo e percorre la salita Monte Carmelo, per sboccare su via dei Colli.
Ponte di Veja
Il ponte di Veja è un arco naturale con una arcata di circa quaranta metri, uno spessore minimo di nove metri e una larghezza di venti metri. Si trova nel comune di Sant'Anna d'Alfaedo, poco distante dal confine con il comune di Grezzana (VR) situato al di sotto della contrada Crestena e della frazione Giare. È ad una altitudine di 602 m s.l.m. sul percorso del sentiero europeo numero 5. Il ponte è frutto dell'evoluzione naturale di una grotta. L'ipotesi più plausibile la propone Giuseppe Corrà. In principio vi era un covolo, una caverna carsica. La struttura della caverna era rappresentata da una sorta di architrave costituita dall'attuale ponte con al di sotto calcari più erodibili. Il corso prevalentemente torrentizio delle acque passava sopra il ponte formando una cascata. Molto lentamente si crearono degli inghiottitoi che portarono il corso delle acque all'interno della grotta e che scavarono la parte più debole risparmiando l'arco del ponte, costituito da lastriformi calcari del Rosso ammonitico. Attualmente il torrente scorre al di sotto, tra grandi massi di crollo, alimentato anche dalla sorgente della Grotta dell'Acqua.
Sentiero nel bosco tra Giare e Loc. Sengie
Sentiero nel bosco tra Giare e Loc. Sengie
Alcenago
La sommità sovrastante Alcenago, Monte Comun, è stata la base operativa e il rifugio di un gruppo di resistenza partigiana nel corso della seconda guerra mondiale. Dino Degani e Rita Rosani, due militanti, lasciano la vita, dopo essere stati catturati, il 17 settembre 1944 nel punto più alto del monte. Presso il sito dell'esecuzione è stato posto un cippo commemorativo. Il luogo circostante il monumento ospita con frequenza annuale una cerimonia commemorativa di onore ai caduti della resistenza, nella cui occasione vengono invitate importanti cariche istituzionali di Verona.
Villa Arvedi
La villa Allegri, Arvedi è la più grande villa veneta della provincia veronese, situata nella frazione di Cuzzano nel comune di Grezzana, nel mezzo della Valpantena e a 9 km da Verona. L'attuale edificio in stile barocco venne realizzato ad opera dell'architetto Giovanni Battista Bianchi verso la metà del XVII secolo, anche se la presenza di una struttura è documentata fino dal XIII secolo. La chiesetta adiacente e il grande salone del primo piano risultano essere affrescate da Ludovico Dorigny. Altri dipinti sono di Paolo Farinati e Sante Prunati. Nel 1824 è stata acquistata da Giovanni Antonio Arvedi ed è tuttora di proprietà della famiglia. www.villarvedi.it
Comments (4)
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bellissimo percorso complimenti 👍
Ciao
Volevo sapere se il percorso è fattibile con una gravel
Grazie
Complimenti bellissimo e grazie
I have followed this trail verified View more
Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Super,Kompliment