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Contrada Pico- C.da Panza-Eremo di San Biagio in Rialbo-Ostuni - Masseria Foragno i

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Trail stats

Distance
24.01 mi
Elevation gain
1,709 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,709 ft
Max elevation
1,243 ft
TrailRank 
77 5
Min elevation
412 ft
Trail type
Loop
Moving time
2 hours 49 minutes
Time
3 hours 44 minutes
Coordinates
5330
Uploaded
August 24, 2018
Recorded
August 2018
  • Rating

  •   5 1 review
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near Pico-San Donato, Puglia (Italia)

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Itinerary description

Itinerario di difficoltà medio alta .
La prima parte è composta da strade di campagna asfaltate, successivamente si incontrano sterrati e single tracks interessanti. Dopo l'eremo di San Biagio in Rialbo si prosegue con un po' downhill fino a valle per poi procedere in salita fino alla città bianca.
Cenni storici sul santuario di San Biagio in Rialbo.
Le origini della chiesa, laura cenobitica basiliana, e del modesto complesso abitativo adiacente, sede dell'oblato (o custode), fino agli inizi del nostro secolo, collocato di fronte alla chiesa, risalgono al XII secolo e diverse pergamene lo stanno ad attestare in modo inconfutabile. I primi ad abitare nel basso medioevo il piccolo insediamento di S. Biagio in Rialbo furono alcuni oblati basiliani che dai vescovi di Ostuni ottennero i terreni circostanti, gli animali ed il sostegno economico per intraprendere le loro attività. La città di Ostuni, che riconosce in San Biagio il primo patrono della città e che lo venera da tempo immemorabile, da sempre ha contribuito alle spese relative alla conservazione del monumentale complesso e a provvedere al mantenimento degli oblati addetti alla custodia della chiesa. Nei protocolli notarili, nelle carte dell'Archivio di Stato di Napoli concernenti gli antichi conti comunali resi alla Regia Camera della Sommaria, nell'Archivio Storico del Comune di Ostuni, si trovano numerosi documenti che attestano gli impegni finanziari e le continue premure degli amministratori del passato per la migliore conservazione del santuario di S. Biagio. Il romitorio è formato da una modesta chiesetta in stile romanico addossata ad una cavità rocciosa (parte ipogea) dove fino a pochi anni fa si scorgevano tracce di affreschi alto medievali riconducibili alla presenza dei monaci basiliani. Le testimonianze storiche sull'argomento si ritrovano nelle opere di vari studiosi locali tra cui Ludovico Pepe, Cosimo De Giorgi, Giovanni Tarantini ed altri. All'interno della chiesa si ammira l'altare in pietra gentile in stile barocco con la statua di S. Biagio, opera dello scultore ostunese Giuseppe Greco a cui fu commissionata dall'arcidiacono Carlo Petraroli nel 1780 circa; all'esterno invece si trovano modesti corpi di fabbrica tra cui una stanza situata sul lato sinistro della chiesa e di fronte al sacro edificio l'antica dimora dell'oblato, formata attualmente soltanto da due superstiti stanze con all'esterno due pozzi scavati nella roccia e alimentati da un acquedotto ben visibile all'esterno lungo il crinale della fascia pedemontana perché tutto realizzato in superficie tra le rocce. Il cortile, situato al centro dei vari ambienti ora descritti, è ancora oggi protetto da muro frangivento. Il santuario di S. Biagio costituisce uno degli esempi interessanti di insediamento monastico lungo tutta l'area delle Murge Meridionali e testimonia dell'influenza dell'oriente bizantino sulla Puglia lungo i secoli che vanno dal IX all'XI. All'esterno dell'insediamento monastico si trova una ampia zona di macchia mediterranea incontaminata con altre forme di insediamento medievali rappresentate da antichi "acquari" lungo i tratturi di accesso che ancora conservano le forme tradizionali impresse dai loro artefici. Numerosi muretti a secco di epoca remota sono ugualmente visibili in diversi punti e rendono ancora suggestivo il paesaggio circostante interessato, tra l'altro, da una grava di enormi dimensioni considerata dagli speleologi la grande cavità sotterranea esistente in Puglia. Dal santuario si osserva la piana degli uliveti che copre interamente tutta l'area compresa tra Ostuni e il mare. Diverse masserie, alcune ricordate in epoca medievale, si ritrovano sia sull'area collinare sia nella piana circostante e formano un unicum di eccezionale interesse paesaggistico e naturale.

Waypoints

PictographIntersection Altitude 1,134 ft
Photo ofIntersezione

Intersezione

PictographRuins Altitude 1,131 ft
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PictographRuins Altitude 1,023 ft
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PictographRuins Altitude 1,023 ft
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PictographRuins Altitude 1,024 ft
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PictographTree Altitude 1,082 ft
Photo ofMontagne russe Casalini

Montagne russe Casalini

PictographInformation point Altitude 1,151 ft
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PictographPhoto Altitude 1,081 ft
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PictographIntersection Altitude 1,081 ft
Photo ofIntersezione

Intersezione

PictographPhoto Altitude 1,033 ft
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PictographPanorama Altitude 1,033 ft
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PictographPanorama Altitude 1,033 ft
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PictographRisk Altitude 1,033 ft
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PictographPhoto Altitude 971 ft
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PictographPanorama Altitude 859 ft
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PictographPanorama Altitude 820 ft
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PictographPanorama Altitude 820 ft
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PictographReligious site Altitude 817 ft
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Santuario San Biagio di Rialbo

PictographReligious site Altitude 813 ft
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PictographReligious site Altitude 813 ft
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PictographReligious site Altitude 813 ft
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PictographPhoto Altitude 776 ft
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Statua di San Biagio

PictographPhoto Altitude 767 ft
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PictographPhoto Altitude 750 ft
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PictographPhoto Altitude 744 ft
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PictographPhoto Altitude 737 ft
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PictographPhoto Altitude 737 ft
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PictographPhoto Altitude 731 ft
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PictographPhoto Altitude 773 ft
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PictographTree Altitude 477 ft
Photo ofAlbero

Albero

PictographRisk Altitude 449 ft
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Rischio

PictographFountain Altitude 625 ft
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Fontana

PictographCar park Altitude 629 ft
Photo ofParcheggio

Parcheggio

PictographPhoto Altitude 642 ft
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PictographPhoto Altitude 804 ft
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PictographCastle Altitude 804 ft
Photo ofMasseria Foragno

Masseria Foragno

La Masseria Foragno, già sede estiva del Seminario Arcivescovile, risalente al XVII secolo, è ubicata nella Selva di Ostuni (Br), su una collina a 250 m sul mare, in contrada Fumarola. La sua maestosa bellezza si nota da diverse contrade. In seguito ad un incendio, nell'aprile 1757, il corpo della struttura fu ampliata dall'arcivescovo Pietro Consiglio e destinata come sede di villeggiatura per i seminaristi ed i convittori della Diocesi. Dopo l'Unità d'Italia, fu prima proprietà del Demanio e successivamente passò a privati. L'importante corpo di Fabbrica, riveste un notevole interesse storicoed architettonico. Il restauro eseguito dall'architetto Conserva, secondo criteri geocompatibili, nel rispetto dell'antica destinazione d'uso per la villeggiatura e lo studio, ne ha valorizzato le potenzialità, creando un imponente sistema integrato destinato a ricezione ed ospitalità, attività formative e socio-culturali.

PictographPhoto Altitude 832 ft
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Foto

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Rovine

Comments  (1)

  • Photo of Fabrizio S
    Fabrizio S Aug 17, 2020

    Un percorso davvero bello e faticoso. Ne vale davvero la pena.

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