Comelico Superiore
near Santo Stefano di Cadore, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Ci siamo rilassati attraversando un panoramico paesaggio alpino in una bella giornata autunnale lungo una traccia non troppo tecnica, non troppo faticosa, ma che consiglio per un'escursione in queste valli alpine poco famose e non eccessivamente frequentate.
Partiamo da Santo Stefano di Cadore. Parcheggiamo in Piazzale 11 Settembre 2001. Saliamo subito verso Danta lungo il Sentiero Frassati lungo una forestale che nei primi 200 mt di salita ci fa scaldare, visto che la temperatura in partenza era attorno ai zero gradi. Ma che fatica! Le pendenze sono importanti, però non durano molto.
La strada infatti spiana e lo scenario dei boschi autunnali di queste quote di poco superiori ai 1000 mt slm sono veramente incantevoli. Il tutto incorniciato dal Tudaio e dai Brentoni che sono ricoperti di neve fresca vicino alla cima.
Giungiamo a Danta dopo aver attraversato un ampia zona prativa ed una rampa spaccagambe (nessuno è riuscito a farla tutta in sella). Abbandoniamo presto il centro del paese per imboccare una forestale che ci porta sul crinale nord del monte che ha Danta sul cucuzzolo. Vediamo quindi il panorama sui paesini del Comelico Superiore e continuiamo a seguire il Sentiero Frassati sino a imboccare la strada provinciale che sale da Auronzo verso il Passo Sant'Antonio. Ora è il Palombino la cima più importante.
Da qui scendiamo su asfalto per qualche km fino a prendere un sentiero sulla destra che su divertente sterrato ci porta a Padola. Passiamo proprio per il centro del paese che abbandoniamo seguendo il sentiero dei mestieri per scendere nel fondovalle. Da qui risaliamo (altro ripidone di qualche centinaio di metri) fino a Dosoledo. Scendiamo lungo la statale e imbocchiamo il Sentiero Frassati sulla destra che ci porta al borgo di Sopalù e poi lungo il corso del torrente Padola.
Lo seguiamo fino ad un ponte che attraversiamo in località Campitello per salire per 3 km di asfalto a bassa percorrenza fino a Costalissoio.
Abbiamo finito le salite, per oggi.
Scendiamo lungo un divertente e panoramico passaggio fino a Campolongo e da qui lungo il Piave (evitando la strada, preferendo il single track che la costeggia) fino a Santo Stefano.
Autore Cristiano Lorenzon.
Partiamo da Santo Stefano di Cadore. Parcheggiamo in Piazzale 11 Settembre 2001. Saliamo subito verso Danta lungo il Sentiero Frassati lungo una forestale che nei primi 200 mt di salita ci fa scaldare, visto che la temperatura in partenza era attorno ai zero gradi. Ma che fatica! Le pendenze sono importanti, però non durano molto.
La strada infatti spiana e lo scenario dei boschi autunnali di queste quote di poco superiori ai 1000 mt slm sono veramente incantevoli. Il tutto incorniciato dal Tudaio e dai Brentoni che sono ricoperti di neve fresca vicino alla cima.
Giungiamo a Danta dopo aver attraversato un ampia zona prativa ed una rampa spaccagambe (nessuno è riuscito a farla tutta in sella). Abbandoniamo presto il centro del paese per imboccare una forestale che ci porta sul crinale nord del monte che ha Danta sul cucuzzolo. Vediamo quindi il panorama sui paesini del Comelico Superiore e continuiamo a seguire il Sentiero Frassati sino a imboccare la strada provinciale che sale da Auronzo verso il Passo Sant'Antonio. Ora è il Palombino la cima più importante.
Da qui scendiamo su asfalto per qualche km fino a prendere un sentiero sulla destra che su divertente sterrato ci porta a Padola. Passiamo proprio per il centro del paese che abbandoniamo seguendo il sentiero dei mestieri per scendere nel fondovalle. Da qui risaliamo (altro ripidone di qualche centinaio di metri) fino a Dosoledo. Scendiamo lungo la statale e imbocchiamo il Sentiero Frassati sulla destra che ci porta al borgo di Sopalù e poi lungo il corso del torrente Padola.
Lo seguiamo fino ad un ponte che attraversiamo in località Campitello per salire per 3 km di asfalto a bassa percorrenza fino a Costalissoio.
Abbiamo finito le salite, per oggi.
Scendiamo lungo un divertente e panoramico passaggio fino a Campolongo e da qui lungo il Piave (evitando la strada, preferendo il single track che la costeggia) fino a Santo Stefano.
Autore Cristiano Lorenzon.
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