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Colli Euganei da sud a nord e ritorno

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Trail stats

Distance
31.76 mi
Elevation gain
4,872 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
4,872 ft
Max elevation
1,536 ft
TrailRank 
37
Min elevation
20 ft
Trail type
Loop
Time
5 hours 10 minutes
Coordinates
11874
Uploaded
October 10, 2022
Recorded
October 2022
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near Arzer del Vescovo, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Pedalando su mtb senza assistenza elettrica.
Un bel giro per quelli con un po' di allenamento nelle gambe, un misto di sterrato e asfalto che percorre da sud a nord i Colli Euganei.
La partenza è presso il laghetto delle Rose a Monselice; il primo tratto, tutto su asfalto arriva fino alla sella tra il monte Calbarina e il monte Piccolo. Accanto all'ingresso dell'agriturismo "ai Ronchi" si inizia a percorrere uno sterrato senza difficoltà tecniche, eccetto un paio di rampe improvvise. Il percorso è un misto di sali scendi che rimane dentro al bosco per circa due km arrivando all'inizio della salita del calto Callegaro. Si tratta di una salita su carrareccia dal fondo sterrato e compatto nella quale le pendenze non sono mai eccessive. Essa termina su un tratto di asfalto che si abbandona quasi subito, imboccando un sentiero un po' scavato e con qualche roccia che sporge dal fondo.
Si ritorna quindi su fondo asfaltato per salire, con pendenze modeste, fino al passo del Roverello e poi, in discesa, fino ad attraversare la strada "Cingolina" e prendere direzione Passo del Roccolo. Prima di abbandonare ancora l'asfalto per salire al monte Rua è quasi d'obbligo una sosta al chiosco del "Bestio" per assaggiare le specialità locali di salumi, formaggi e vini.
La salita al monte Rua avviene su sentiero inizialmente ben pedalabile ma che più avanti presenta alcune asperità che obbligano a spingere la bici per qualche metro.
Dopo avere attraversato la strada asfaltata presso il passo del Roccolo si scende su sentiero un po' sconnesso e sempre in ombra per circa 300 - 400 metri al termine del quale si va a guadare il piccolo calto Freddo, raggiungendo l'asfaltata via Siesa, che in discesa arriva fino alla strada provinciale che collega Teolo con Torreglia.
Si esce dopo poche decine di metri dalla strada provinciale andando sulla sinistra a percorrere via Cicogna Pirio la quale, prima su asfalto, poi su cemento e infine su sterrato, conduce all'inizio di uno spettacolare sentiero nel bosco, veloce da percorrere e dal fondo compatto.
Si passa successivamente sui sentieri che costeggiano i vigneti delle Terre Bianche e poi ancora in discesa, in mezzo al bosco, su sentiero in mezzo alla vegetazione che diviene più stretto e con fondo a tratti sconnesso e scavato, presentando qualche passaggio tecnico.
Un veloce trasferimento su asfalto fino a Villa di Teolo dove, di fronte alla chiesa, parte una stradina prima asfaltata e poi con fondo in ghiaia, leggermente in salita, che si percorre per circa 400 metri per poi svoltare a destra seguendo la sterrata che sale fino all'oratorio della Croce e prosegue su sentiero in mezzo al bosco fino ad un cancello in ferro; si svolta a destra in leggera discesa passando tra case e coltivazioni di ulivo, raggiungendo la SP 77 all'altezza della casa di cura parco dei Tigli.
Si percorre in salita, su asfalto, per poco meno di due km, la parte più monotona del giro; l'asfalto termina all'inizio della salita del monte Grande, una delle più lunghe salite sterrate che si trovano sui colli Euganei. Si tratta di due chilometri e mezzo di carrareccia che copre circa 300 metri di dislivello, il fondo è sempre abbastanza compatto e le pendenze si mantengono quasi sempre in doppia cifra, con punte che arrivano al 18%. essa termina in vetta al monte Grande e si passa davanti al radar meteorologico di Arpa Veneto.
Una rapida discesa fino a Passo Fiorine, la sella che collega monte Grande a monte Madonna, con i suoi ampi prati sempre molto frequentanti nella bella stagione per i pranzi all'aperto e subito a destra, nel sentiero in discesa chiamato "Vietnam" il quale inizia tranquillo e con poca pendenza per poi inoltrarsi nel bosco dove si comprende il motivo del suo nome: la pendenza aumenta e si incontrano tratti nei quali è molto tormentato da rocce che affiorano e passaggi stretti che costringono i meno abili a scendere dalla bici.
Si giunge quindi a Teolo e si percorre per qualche centinaio di metri la strada provinciale, svoltando poi a sinistra in via Calti Pendice, una picevole stradina in mezzo al bosco che si trasforma poi in una salita con fondo in cemento dalla pendenza accentuata fino a giungere a Castelnuovo di Teolo.
Si percorre quindi la strada militare che porta alla vecchia base dell'aeronautica militare; la salita non presenta difficoltà, sono circa due chilometri di asfalto abbastanza monotoni fino ad intercettare il sentiero dell'alta via il quale, prevalentemente in discesa, arriva fino a via Sottovenda, l'asfaltata che passando davanti a Casa Marina, sede del Parco Colli, termina in via Roccolo, già percorsa all'andata.
Ancora un trasferimento su asfalto per arrivare ad attraversare la "Cingolina" ed affrontare l'ultima salita importante del giro, su asfalto, fino al passo del Roverello.
Dal passo del Roverello fino ad Arquà Petrarca la strada è tutta in discesa, su asfalto, per poco meno di cinque chilometri. Dal borgo alto di Arquà si scende su sentiero fino a via Zane e poi ancora fino a ritrovare la strada provinciale che si attraversa per andarsi ad immettere in un rettilineo sterrato e pianeggiante in mezzo ai campi coltivati. Ancora qualche centinaio di metri su asfalto per chiudere il giro al laghetto delle Rose.

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