Chiaravalle Centrale - Capistrano A/R 'alla ricerca di Renoir e del borgo di Nicastrello'
near Pellegrino, Calabria (Italia)
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Itinerary description
Escursione organizzata dall'ASD Cuccuruta EStrema. Il percorso attraverserà le Serre Calabresi, partendo da Chiaravalle Centrale (versante jonico) si giungerà a Capistrano(versante tirrenico). Si attraverseranno pinete, abetaie, ciliegeti, tutto in un contesto naturalistico di rara bellezza. Ma gli obiettivi principali di questo percorso sono la Chiesa Parrocchiale di Capistrano, che custodisce opere di particolare rilievo tra cui tre affreschi, "il Battesimo di Gesù nel Giordano", "la Samaritana" e "Noli me tangere", il cui restauro è attribuito al famoso impressionista francese Pierre-Auguste Renoir, da cui prende il nome la piazza antistante la chiesa. Molto particolare anche il "Cenotafio di Don Pietro Bongiorno" in marmo bianco di Carrara, di straordinaria bellezza invece il campanile della chiesa.
Altra meta del percorso è il Borgo di Nicastrello, in dialetto Casaleru, comune autonomo sino al 1868 e in seguito frazione di Capistrano, purtroppo vittima dello spopolamento che privò il borgo dell'ultimo suo abitante nel 1976. Nicastrello, nonostante a prima vista possa sembrare ridotto allo stato di rudere, in realtà mantiene intatto il suo fascino. La Chiesa ristrutturata e la venerazione di San Filippo Neri e Sant'Elena Imperatrice, le cui feste richiamano diversi fedeli e curiosi e vengono rispettivamente celebrate il 26 maggio ed il 18 agosto, ci ricordano che l'abbandono demografico non sempre coincide con l'oblio della memoria collettiva.
Altro punto d'interesse che si incontra lungo il percorso è la statua in gesso del Cristo Redentore, realizzata dallo scultore Murat Cura. La statua sembra voler proteggere l'abitato di Capistrano e tutta la vallata dell'Angitola, risaltano le mani del Cristo per le dimensioni pronunciate, a decoro del piedistallo vi è un mosaico in piastrelle dedicato alla Maddalena.
Infine, al varco dell'incrocio che separa la zona collinare da quella montana, troveremo un crocifisso ligneo.
Altra meta del percorso è il Borgo di Nicastrello, in dialetto Casaleru, comune autonomo sino al 1868 e in seguito frazione di Capistrano, purtroppo vittima dello spopolamento che privò il borgo dell'ultimo suo abitante nel 1976. Nicastrello, nonostante a prima vista possa sembrare ridotto allo stato di rudere, in realtà mantiene intatto il suo fascino. La Chiesa ristrutturata e la venerazione di San Filippo Neri e Sant'Elena Imperatrice, le cui feste richiamano diversi fedeli e curiosi e vengono rispettivamente celebrate il 26 maggio ed il 18 agosto, ci ricordano che l'abbandono demografico non sempre coincide con l'oblio della memoria collettiva.
Altro punto d'interesse che si incontra lungo il percorso è la statua in gesso del Cristo Redentore, realizzata dallo scultore Murat Cura. La statua sembra voler proteggere l'abitato di Capistrano e tutta la vallata dell'Angitola, risaltano le mani del Cristo per le dimensioni pronunciate, a decoro del piedistallo vi è un mosaico in piastrelle dedicato alla Maddalena.
Infine, al varco dell'incrocio che separa la zona collinare da quella montana, troveremo un crocifisso ligneo.
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