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Chiara, fresca, dolce... Acquaratola

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Trail stats

Distance
24.49 mi
Elevation gain
4,636 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
4,636 ft
Max elevation
4,138 ft
TrailRank 
28
Min elevation
4,138 ft
Trail type
Loop
Time
5 hours
Coordinates
1386
Uploaded
October 8, 2023
Recorded
October 2023
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near Santo Stefano, Abruzzo (Italia)

Viewed 49 times, downloaded 1 times

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Itinerary description

Un percorso molto variegato e faticoso ma divertente e panoramico. C'è di tutto: dai guadi di ruscelli a salite corte ma ripide. Da traversate tra massi a salite con una quantità di breccia tale da far affondare le ruote. Piacevoli anche i single tracks in un contesto bellissimo di foliage autunnale e gli scorci panoramici delle vette del massiccio del Gran Sasso e dei Monti della Laga.
Sì, c’è anche un bel po’ di asfalto ma su strade che hanno una bassissima frequentazione e che sono anche utili per recuperare le forze in un ritmo regolare…
La parte dominante del percorso è il contesto della valle del Vezzola: il torrente nasce ad una quota di 1070 m - sotto il Colle Buonanotte nei pressi di Serra – ed è relativamente corto ma ha il pregio di scorrere in una valle circondata da boschi estesi sui versanti che si inerpicano dalle sue sponde.
Partenza da Santo Stefano di Torricella Sicura. Ci si trova quasi subito a pedalare su fondo brecciato che, solo a tratti, diventa asfaltato ma sollazzevole perché in mezzo a passaggi boschivi.
Infatti, si apprezza la visione del versante opposto della valle del Vezzola dove si intravedono i borghi di Ioannella e le pendici del Monte Tre Croci.
In poche decine di minuti su carrareccia si raggiunge il borgo fantasma di Magliano da Capo dove si scorgono dominanti (purtroppo, nello stato di abbandono) i ruderi del caseggiato sei-settecentesco dei De Dominicis.
Usciti dal borgo, dopo poche decine di metri nel sentiero del bosco, termina la salita ed inizia la discesa verso il fondovalle. Nella seconda parte della discesa, occorre fare un po' di attenzione perché il fondo è rovinato dai solchi profondi.
Dopo qualche piacevole saliscendi, sempre all'interno del bosco ed accompagnati dallo sciabordo delle acque, si attraversa il Rio Valle per continuare il percorso fino alla zona sottostante la frazione di Pastignano.
Quindi, si risale sulla SP50 che si percorre per pochi km fino a Poggio Valle.
Il rifornimento di acqua alla fontana del borgo suggerisce anche di approfittare del balcone panoramico per godere della prima visione del Gran Sasso.
Si continua a salire sulla carrareccia fino ad arrivare al bivio che a destra sale sul fianco del Monte Tre Croci fino a Pietra Stretta. Proseguendo diritti si arriva invece al borgo abbandonato di Valle Piola.
In direzione Acquaratola ci si avvia su un single track molto bello (occorre fare un po' di attenzione in quanto, in alcuni punti in salita, è abbastanza stretto per controllare l'equilibrio) che, al suo punto più alto, permette di ammirare tutta la valle sottostante del Vezzola, i versanti alberati dei circostanti Monte della Farina e Monte Fanum nonché, ovviamente, la visione maestosa e stupenda del Gran Sasso sullo sfondo, a impreziosire l'azzurro del cielo nella linea di confine con il verde dei boschi.
Giunti ad Acquaratola, un altro borgo abbandonato a quota 1036 slm del territorio di Rocca Santa Maria, ci si rifornisce di acqua alla fontana del caratteristico lavatoio.
Si continua sulla carrareccia in direzione del Colle della Ciuffa. In questo periodo di inizio di autunno, la strada è stata praticamente ricoperta di breccia in quantità notevole da rendere faticosa la salita per l’affondo delle ruote.
Si svolta a sinistra, pedalando ancora un altro po' in salita per iniziare la lunga discesa sulla carrareccia che, dal Monte Panaccio (dove nasce il Fiume Salinello), va in direzione San Biagio.
In prossimità di una curva, dopo aver contemplato con piacere la visuale del Gran Sasso che spicca maestosamente sui pendii boscosi, si imbocca un single track non difficile e molto divertente fino a ritrovarsi sulla strada brecciata in direzione di Macchia Santa Cecilia.
La facile discesa continua con il piacere della velocità nella cornice dei meravigliosi panorami dei Monti della Laga.
Quindi, con circa 3km di asfalto si sale fino alla SP48 del Ceppo per poi scendere da Cona Faiete. Dopo circa 4,5km, si imbocca a sinistra un sentiero sterrato che, nell’ultimo tratto prima di ricongiungersi con la strada comunale da Santo Stefano a Faognano, è particolarmente difficile per via di solchi e grosse pietre sparse lungo la discesa.
Complessivamente, 39km e 1244m di ascesa complessiva.

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