Camporotondo - Morbano - SS Trinità - Campo Staffi

Bell'itinerario nei monti Simbruini tutto sopra i 1300 m e quindi adatto nelle calde giornate estive. Il giro ricalca una traccia del 2005 (itinerario n. 43) e si svolge interamente fra splendide faggete e bucoliche radure.
Da Camporotondo si prende una comoda sterrata, inizialmente in discesa e poi in lieve salita. Arrivati ad un bivio con una croce in ferro si scende su buona pista scegliendo le piacevoli tracce sui prati. Si entra in un valloncello, si affronta una breve salita e si riprende a scendere verso il fontanile di Fonte Grascitone. Da qui il fondo peggiora e la discesa diventa più tecnica e difficoltosa. Arrivati a Fosso Fioio si incontra una pista dal fondo migliore e la si segue verso l'ex rifugio SAIFAR affrontando una dura rampa dal fondo sabbioso. Superato il rifugio si incontra la comoda strada bianca proveniente da Camporotondo che, dopo pochi metri, diventa asfaltata. Si arriva al piazzale del santuario della SS Trinità, più o meno affollato e pie7no di chioschi a seconda delle stagioni. Si riprende poi una bella pista nel bosco che, con alcuni saliscendi, arriva ad uno dei tanti cippi di confine fra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie. Si prosegue nuovamente in salita su buona pista fino ad incontrare la bella radura di Campo Ceraso. Si continua nel bosco con alcuni brevi strappi fino ad arrivare alla base di un impianto di risalita. Da qui conviene salire dalla pista da sci che permette più grip rispetto alla ripida sterrata. Arrivati a Campo Staffi ci si può rifocillare ad uno dei bar presenti.
Si riprende a pedalare lungo una sterrata/pista da fondo in piano che dopo alcune centinaia di metri diventa un comodo sentiero.
Da qui inizia una serie di bellissimi e divertenti sentierini molto scorrevoli ed in prevalenza in lieve discesa. Ci vuole un po' di attenzione per trovare le tracce migliori spesso coperte da foglie. Passata una radura ed una sella si incontra un breve tratto ripido in discesa che richiede un certo impegno. Una decina di metri su roccette obbligano a scendere dalla bici.
Si continua poi su una pista più larga in salita piuttosto scassata fino ad una sella. Da qui si scende velocemente a Camporotondo.