Bussi sul Tirino - Capodacqua - Navelli - Discesa Sherpa

Un magnifico itinerario a ridosso del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per una immersione in ambienti naturali incontaminati e paesaggi incantati, con salite tutto sommato tenui ma con una strepitosa discesa finale sul sentiero Sherpa. Non si tratta di un percorso estremo, tranne che nella parte finale: i 39 chilometri di lunghezza con circa 600 metri di dislivello, in quasi 3 ore, sono tutto sommato gestibili. Con una E-Bike con batteria da 500w, concluderete il giro consumando al massimo il 40% della batteria. Lungo il percorso, non ci sono punti di rifornimento acqua, per cui portatene a sufficienza. Se la giornata dovesse essere piovosa, valutate di rimandare, perchè la discesa Sherpa, con rocce viscide e scivolose, non si può fare. Non abbiamo notato la presenza di rovi o spine o pezzi fangosi ( recensione fatta in pieno agosto bollente ).

In una afosa giornata di agosto, dopo aver rinunciato per ben due volte a concludere questo percorso (la prima volta due anni fa causa pioggia e la seconda quest'anno per infortunio), finalmente posso dire di averlo portato a conclusione!

Sinceramente ero un po’ titubante, con mio figlio Marco, a fare quasi 2 ore tra andata e ritorno per "friggere" a 45° negli assolati e arsi altopiani abruzzesi. Ma la fortuna aiuta gli audaci, ed arrivati sul posto il sole era velato, e nella parte centrale del percorso siamo stati anche bagnati da alcune goccioline di pioggia!

Partiti da Bussi sul Tirino, all'altezza del "Centro Visite", abbiamo percorso una ciclabile che costeggiando l’omonimo fiume pian piano ci ha condotti in una natura dai mille colori che fa innamorare. Seguendo le acque cristalline, abbiamo fatto una breve sosta all'Abbazia Benedettina di San Pietro ad Oratorium. E' immersa in un boschetto lungo il fiume Tirino, non si nota dalla strada principale e bisogna seguire le indicazioni tra gli alberi. Se vi fermate, vi consigliamo di esaminare l'enigma del quadrato magico che questa chiesa presenta (lasciamo ai più curiosi il lavoro di trovare maggiori info).

Continuando, siamo giunti al lago di Capodacqua, cioè alle sorgenti del Tirino, dove termina la ciclovia e comincia un tratto di asfalto.

Abbiamo quindi proceduto su una strada secondaria in direzione Navelli, allietati dai magnifici scorci panoramici. Dopo San Pelagia, segue un pezzo abbastanza ripido e ciottoloso, quasi 300 mt di dislivello in pochi km, gli ultimi fatti sulla statale 17 (occhio!). Da Navelli si prosegue in direzione Collepietro, prima su una carrareccia ed infine sull'ultimo pezzo d'asfalto prima di buttarsi sulla discesa Sherpa. L'uscita è proprio su uno degli ultimi tornanti prima di arrivare a Collepietro.

Il primo tratto su brecce smosse è più insidioso ma simpatico, poi inizia lo strepitoso sentiero Sherpa. Diversi chilometri di discesa al cardiopalma, con un primo tratto più ripido e tecnico ed un secondo molto più veloce e flow, con appoggi laterali e controcurve, tutto perfettamente pulito, senza sassi e tronchi a fare da intralcio. Per concludere al meglio il famoso pump-track naturale, un vero spettacolo, è come andare sulle giostre, davvero divertentissimo e unico nel suo genere… Che figata questo percorso Sherpa! Non finiva mai! Pezzi tecnici, discese ripide, montagne russe... ma fatte bene! Un numero interminabile di deviazioni che naturalmente non abbiamo potuto fare, trampolini piccoli, medi e spaventosi, tutti naturalmente con idonea segnalazione: si vede che c'è un lavoro dietro!

Non c’è modo migliore per rientrare a Bussi soddisfatti e appagati, concludendo la giornata con una meritatissima birra!