borntotrek.it Lago di Tempra all'Altipiano delle Rocche da Rocca di Mezzo - Parco del Velino Sirente
near Rocca di Mezzo, Abruzzo (Italia)
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Lunghezza: 31km
Dislivello complessivo: 700mt
Durata: 3h30m
Grado di difficoltà: MC Medio
Sterrato: 73,5%
Data ultima modifica: Agosto 2016
Punto di partenza e arrivo: Rocca di Mezzo (1.329mt)
Raggiungibile con i mezzi pubblici: no, solo pullman da Avezzano o L’Aquila
Tipo di percorso: Anello
Percorribile in senso inverso: si
Percorribile con Gravel Bike: no
Premessa: Itinerario mediamente impegnativo alla scoperta del lago meteoritico di Tempra e dei magnifici boschi delle valli Cordora e Anatella, il tutto dominato dalla magnifica parete nord del monte Sirente. Il percorso non presenta eccessive difficoltà attraversando sentieri molto diversi tra loro, dal fitto bosco di Cordora alle radure del Piano di Iano, dai sentieri arditi a mezzacosta vicino al lago di Tempra alle comode mulattiere boschive dell'Anatella.
La zona di Secinaro è ricca di piccoli laghi, questa caratteristica non è casuale bensì è legata a racconti che richiamano storie e leggende. Nel maggio del 2003 la zona è stata catalogata come la prima area italiana da impatto meteoritico, il cratere principale oggi occupato dal lago di Secinaro è contornato da altri piccoli crateri tra i quali il lago di Tempra, tutti dalla forma circolare o leggermente ovale.
L'impatto del meteorite è stato situato nella storia tra il IV-V sec. d.C., periodo in cui nell’Impero Romano si gettano le basi per l'affermazione del cristianesimo. La leggenda narra che l'imperatore Costantino vide con i propri occhi una croce luminosa in cielo che lo ispirò ad intraprendere la strada di tolleranza verso il cristianesimo, inoltre studi realizzati hanno accertato che il meteorite viaggiava da ovest (Roma) verso Est (Secinaro) e quindi la leggenda oltre che romantica risulta plausibile.
Alla caduta del meteorite si lega un'altra leggenda, quella della Sicinnide. La Sicinnide era una danza pagana in onore della ninfa Sicina (o Sicinna) una delle componenti il corteo della dea Cibele al seguito del dio Dioniso. Una danza molto apprezzata e praticata tanto che lo stesso nome del luogo, Secinaro, deriverebbe da Sicinae Are (altare, tempio della ninfa Sicina). Sicina, come Dioniso (dio dell'ebbrezza e della sfrenatezza dei sensi), era apportatrice di frenetici amori e di sfrenate danze erotiche.
Secondo alcuni storici il meteorite sarebbe caduto proprio sul tempio della dea Sicinna. A dimostrazione della sua asserzione ci sarebbero alcune pietre disposte in un certo modo nei pressi del cratere sirentino. Una testimonianza iconografica è raffigurata in un affresco del Cinquecento realizzato all'interno della chiesa della Madonna della Consolazione di Secinaro. Questa testimonianza fa capire come la leggenda della Sicinnide fosse radicata nella popolazione.
La zona di Valle Cordora è caratterizzata dalla presenza di molti insetti tra i quali i tafani che con le punture possono provocare grandi fastidi soprattutto a chi è allergico, la quantità di insetti è ancor più elevata in tarda estate (agosto) o in prossimità di acquazzoni mentre può essere più ridotta nei periodi più freddi. È decisamente consigliato portare con sé degli spray antinsetti e una crema cortisonica in caso di puntura.
Descrizione: Dal centro di Rocca di Mezzo di prende Via della Madonna che passa vicino ai Carabinieri e dopo il cimitero si ricongiunge alla SP38 (1km). In prossimità del bivio sulla destra diparte una strada sterrata che si addentra senza deviazioni nei fitti boschi della valle Cordora (sentiero CAI n.17). Il sentiero per lo più in comoda discesa, inizialmente risulta agevole poi piano piano si addentra nel fitto bosco superando dei brevissimi tratti sconnessi. Dopo 8,5km di bosco una breve ripida sconnessa discesa apre le porte al Piano di Iano, qui si devia in direzione NE attraversando il piano fino a raggiungere l'evidente strada che scende da Pagliare di Tione in prossimità della chiesetta della SS. Trinità (11,5Km). Dalla chiesa si svolta a destra su strada asfaltata lungo l’Ippovia (sentiero CAI n.19c) seguendo le indicazioni per Lago di Tempra / Chalet Sirente. La strada asfaltata è tutta in salita e dopo 2,4km (13,7km) sulla destra diparte una strada bianca sterrata (sentiero CAI n.19a, indicazioni sempre per Lago di Tempra / Chalet Sirente), si svolta a destra e dopo pochissimo (13,9km) si svolta nuovamente a destra ad un secondo bivio salendo per una strada sterrata pavimentata con ciottoli. Al kilometro 14,3 si giunge ad un nuovo bivio dove si svolta verso...
Continua a leggere la descrizione dettagliata, scaricare mappe topografice e la traccia GPS al seguente Link:
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Waypoints
Rocca di Mezzo
L’altopiano delle Rocche è raggiungibile sia dalla valle Aquilana sia dal Fucino. Provenendo dal versante adriatico, dall’autostrada A24 si prende l’uscita L’Aquila Est e si segue la SS17bis fino a Bazzano, dal paese si prende via Mausonia fino a ricongiungersi alla SS5bis che si segue in direzione di San Martino D’ocre da dove si prende la SP38 che sale all’altopiano delle Rocche. Si prosegue fino a Rocca di Mezzo. Provenendo dal versante marsicano, dall'autostrada A25 si prende l'uscita Celano. Superato il paese si proseguire per Ovindoli e quindi l’altopiano delle Rocche dove è presente Rovere. Valida anche l'uscita di Magliano dei Marsi, per chi proviene da Roma, transitando per Massa d'Albe, Forme, Santa Iona, fino ad incrociare la strada che sale all’altopiano. Si prosegue fino a Rocca di Mezzo.
Inizio sterrato (sentiero 17)
Dal centro di Rocca di Mezzo di prende Via della Madonna che passa vicino ai Carabinieri e dopo il cimitero si ricongiunge alla SP38 (1km). In prossimità del bivio sulla destra diparte una strada sterrata
Sentiero 17
strada sterrata che si addentra senza deviazioni nei fitti boschi della valle Cordora (sentiero CAI n.17). Il sentiero per lo più in comoda discesa, inizialmente risulta agevole poi piano piano si addentra nel fitto bosco superando dei brevissimi tratti sconnessi.
punto sconnesso
Dopo 8,5km di bosco una breve ripida sconnessa discesa apre le porte al Piano di Iano
Piano di Iano
Dopo 8,5km di bosco una breve ripida sconnessa discesa apre le porte al Piano di Iano, qui si devia in direzione NE attraversando il piano fino a raggiungere l'evidente strada che scende da Pagliare di Tione in prossimità della chiesetta della SS. Trinità (11,5Km)
Ippovia, sent.19c
Dalla chiesa si svolta a destra su strada asfaltata lungo l’Ippovia (sentiero CAI n.19c) seguendo le indicazioni per Lago di Tempra / Chalet Sirente. La strada asfaltata è tutta in salita
Bivio per il lago di Tempra, sent.19a
dopo 2,4km (13,7km) sulla destra diparte una strada bianca sterrata (sentiero CAI n.19a, indicazioni sempre per Lago di Tempra / Chalet Sirente), si svolta a destra e dopo pochissimo (13,9km) si svolta nuovamente a destra ad un secondo bivio salendo per una strada sterrata pavimentata con ciottoli.
Lago di Tempra
Al kilometro 14,3 si giunge ad un nuovo bivio, si svolta brevemente a sinistra per raggiungere il sottostante lago di Tempra. Dal lago si torna brevemente indietro al bivio e si prosegue lungo il sentiero 19a passando vicino ad un rifugio prima di addentrarsi nel bosco
sottobosco dal fondo sconnesso
ci si addentra nel bosco per tracciato che taglia a mezzacosta il versante occidentale del monte Castello. Il sentiero dapprima agevole diviene più impervio alternando saliscendi a tratti tecnici.
Chalet Sirente
Il sentiero termina nei pressi del parcheggio dello Chalet Sirente (16,8km) difronte il quale è presente la fonte all'Acqua.
Fonte all'Acqua
Il sentiero termina nei pressi del parcheggio dello Chalet Sirente (16,8km) difronte il quale è presente la fonte all'Acqua.
Sulla statale in direzione di Rocca di Mezzo
Si prosegue lungo la strada asfaltata in direzione NO verso Rocca di Mezzo (a destra uscendo dal sentiero) per poco più di un kilometro (19km)
primo possibile bivio per i prati del Sirente
sulla sinistra diparte una ripida strada sterrata in discesa molto sconnessa che va percorsa fino a raggiungere in breve un pratone con magnifica vista sulle pareti del Sirente
Rifugio Precoine
Nei pressi dei Prati del Sirente è presente il rifugio Precoine (1.173mt).
Sottobosco verso Fonte Anatella
Dal rifugio si torna brevemente indietro per 200mt recuperando la sterrata che percorre i Prati del Sirente, si segue la strada in direzione NO, questa si addentra nel bosco per carrareccia dal fondo buono ma quasi sempre in salita. Al km 24,3 si raggiunge un recinto di camosci, sulla sinistra in salita parte il sentiero per Rovere mentre a destra prosegue la sterrata di nostro interesse che percorre il perimetro del recinto
ritorno sulla provinciale
Da Fonte Anatella si prosegue lungo la strada sterrata prima in leggera salita poi in discesa per ricongiungersi un poco tempo alla strada asfaltata (26,5km) nei pressi del Vado della Forcella.
Comments (15)
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Moderate
Percorso davvero bello, CONSIGLIATO!
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L'ho fatto a fine estate, ho usato una boccetta sana di spray contro gli insetti, meno male che me la sono portata dietro, pieno di tafani Kamikaze
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Percorso molto bello e soprattutto molto fresco situato quasi per intero sopra i 1.000mt di altitudine, questo lo rende alle volte interdetto dalla neve in inverno ma di piacevole percorrenza nelle mezze stagioni o nei periodi più caldi
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Moderate
Pecorso diabolicamente bello!
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Moderate
Traccia precisa e affidabile
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Moderate
Descrizione precisissima! E non scordare quando vieni a Rocca di Mezzo di passare da me per bere insieme una bella genziana
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Moderate
Percorso molto piacevole reso ancor più interessante dalle storie che racconti nella premessa, grazie!
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Moderate
L'ho percorso al contrario e non saprei dire se è stato più faticoso, alcuni tratti sconnessi li ho trovati in salita tipo l'uscita dai Prati del Sirente alla provinciale o il tratto dopo i Prati di Iano ma sono brevi e forse qualcuno più bravo riesce anche a restare in sella
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Difficult
Tutto perfetto.
Bel percorso, ottimamente segnato. impiegato circa 3 ore.
Di solito a fine estate capita di trovare parecchi insetti, tra cui tafani, nel primo tratto prima della chiesetta, ne hai trovati? Com'è andata?
Confermo, per fortuna non erano troppi, e non mi sono quasi fermato in quel tratto, complimenti per la traccia
Grazie mille, buon divertimento per le prossime uscite :)
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Moderate
Bel percorso e ottimamente descritto. Complimenti! Sottolineo anche io che si tratta di un tracciato a tratti impegnativo reso complicato nella stagione estiva dalla presenza di tafani i quali non vengono respinti da nessun repellente. Grazie per avere condiviso la traccia.
Caro Marlow78, ti seguo ed è un piacere averti regalato una bella giornata. Chissà che non ci si incrocino le strade. Buon divertimento!