Blinnenhorn Corno Cieco AM
near Riale, Piemonte (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Più che un giro in MTB si tratta di un escursione cicloalpinistica, caratterizzata da tanto portage e spintage; insomma si pedala poco in salita, mentre in discesa dipende dalle vostre capacità tecniche.
Si parte dal parcheggio sotto la diga di Morasco, si sale prima su asfalto poi sterrata comoda e tutta pedalabile sino alla piana di Bettelmat da li si prende il sentiero sulla sinistra e si sale con bici in spalla o a spinta....Si sbuca nella piana dei camosci intravedendo il rifugio Busto Arsizio, qui finalmente si pedala. Alla fine della piana discesa scassata a sasso smosso in un canalone con qualche passaggio a piedi per via di una frana in corrispondenza di un corso d'acqua. prosegue con singletrek pedalabile sino ad incontrare una sentiero a destra di nuovo bici in spalla e si raggiunge la diga del lago Sabbione. Si pedala in un sentiero non troppo stretto con strapiombo sul lago, occhio a non finire sotto in qualche passaggio ostico. Giunti al bivio che segnala il rifugio Claudio e Bruno si riprende la MTB in spalla per salire al rifugio, qualche breve tratto pedalabile.
Dal rifugio si prende il sentiero subito a dx per affrontare il tratto più lungo e pendente in portage, sono 700m D+ con bici spalla piuttosto impegnativi.
Arrivati in vetta visuale a 360 gradi con splendida vista sul ghiacciaio del Gries. Ci siamo restati un po' ad ammirare il panorama complice il bel tempo improvviso.
La discesa riprende il st fatto in salita, qualche tratto a piedi ma qui le capacità tecniche si fanno sentire. Il terreno tiene, oggi tutto asciutto e nonostante il freddo si scendeva. Arrivati al rifugio si segue il sentiero fatto in andata solo un breve tratto cambia dopo la diga del Sabbione. Discesa perfetta sino alla piana di Bettelmat.
Seguiamo il giro che costeggia il lago di Morasco, tecnico il primo tratto di discesa, poi tutto facile sino al parcheggio.
Il giro è piuttosto impegnativo per i tratti di portage, in totale almeno 1300 D+ con la bici in spalla o a spinta, il tempo impiegato è molto anche perché ce la siamo goduta, il panorama è fantastico, poi qualche incoveniente meccanico da risolvere....fondamentale condizioni meteo ottimali.
Si parte dal parcheggio sotto la diga di Morasco, si sale prima su asfalto poi sterrata comoda e tutta pedalabile sino alla piana di Bettelmat da li si prende il sentiero sulla sinistra e si sale con bici in spalla o a spinta....Si sbuca nella piana dei camosci intravedendo il rifugio Busto Arsizio, qui finalmente si pedala. Alla fine della piana discesa scassata a sasso smosso in un canalone con qualche passaggio a piedi per via di una frana in corrispondenza di un corso d'acqua. prosegue con singletrek pedalabile sino ad incontrare una sentiero a destra di nuovo bici in spalla e si raggiunge la diga del lago Sabbione. Si pedala in un sentiero non troppo stretto con strapiombo sul lago, occhio a non finire sotto in qualche passaggio ostico. Giunti al bivio che segnala il rifugio Claudio e Bruno si riprende la MTB in spalla per salire al rifugio, qualche breve tratto pedalabile.
Dal rifugio si prende il sentiero subito a dx per affrontare il tratto più lungo e pendente in portage, sono 700m D+ con bici spalla piuttosto impegnativi.
Arrivati in vetta visuale a 360 gradi con splendida vista sul ghiacciaio del Gries. Ci siamo restati un po' ad ammirare il panorama complice il bel tempo improvviso.
La discesa riprende il st fatto in salita, qualche tratto a piedi ma qui le capacità tecniche si fanno sentire. Il terreno tiene, oggi tutto asciutto e nonostante il freddo si scendeva. Arrivati al rifugio si segue il sentiero fatto in andata solo un breve tratto cambia dopo la diga del Sabbione. Discesa perfetta sino alla piana di Bettelmat.
Seguiamo il giro che costeggia il lago di Morasco, tecnico il primo tratto di discesa, poi tutto facile sino al parcheggio.
Il giro è piuttosto impegnativo per i tratti di portage, in totale almeno 1300 D+ con la bici in spalla o a spinta, il tempo impiegato è molto anche perché ce la siamo goduta, il panorama è fantastico, poi qualche incoveniente meccanico da risolvere....fondamentale condizioni meteo ottimali.
Comments (1)
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Ma che posto bello! Penso che è una passeggiata difficile e magnifica. Ci sono pietre anche neve nollo stesso posto. Tremila e trecento metri di alteza! Congratulazioni per l'avventura... Le imagini sono belissime...