Bici Rifugio Mont Fallere da Frazione Bellon 12-GIU-21

Giro ad anello in un panorama fantastico che prevede una prima parte di salita su asfalto. Io non sono un amante dell'asfalto su MTB, ma questo ne vale la pena. Lasciata l'auto in uno dei due parcheggini a bordo strada della frazione Bellon, in sella alla nostra MTB proseguiamo su ottimo asfalto (soprattutto poco battuto dalle auto. In un'ora di salita abbiamo visto solo due auto e due moto) e con dolci pendenze verso Verrogne, che raggiungiamo dopo tre Km, avendo cura di rimanere sulla destra, in salita, all'unico bivio che si incontra. Merita pausa fotografica sulla Grivola e sul Gran Paradiso. Dopo Verrogne si perdono circa 70 metri di dislivello scendendo verso Meod Dessus. In paese prendiamo a destra in salita passando tra le case, con la pendenza che aumenta decisa. Affrontiamo due tornanti sempre su ottimo asfalto, sempre in forte salita passando tra stupende baite restaurate. Dopo l 'ultima abitazione la strada diventa sterrata e si sale nel bosco. Il fondo stradale è ottimo e la pendenza si attenua fino a diventare un falsopiano avvicinandosi a Vetan. Nei pressi di una graziosa chiesetta la strada torna asfaltata. Usciamo nuovamente sulla statale andando a destra in salita e affrontando i tre tornanti che attraversano l'abitato. La pendenza si attenua nuovamente quando giriamo a sinistra, sempre su asfalto. Ancora 400 metri e lasciamo definitivamente l'asfalto per lo sterrato. Il fondo sarà sempre ottimo, tranne alcuni brevissimi tratti. La strada piega sulla destra, fa due stretti tornantini e attraversa i bellissimi prati in fiore sopra Vetan. Rimaniamo a sinistra ad una biforcazione affrontando un tornante e andiamo a destra al tornante successivo, in corrispondenza di un alpeggio. La pendenza fino ad ora è sempre rimasta costante e pedalabile con tranquillità. Al bivio successivo abbiamo una piccola incertezza: noi abbiamo pianificato di andare a destra, ma le indicazioni per il Rifugio Monte Fallere indicano a sinistra. In effetti le due strade si ricongiungono più in alto. Ma quale è la meno impegnativa? A vedere sulla carta dovrebbero essere abbastanza equivalenti, per cui decidiamo di attenerci alla nostra pianificazione e tirare dritto. Ora le cose si fanno più serie: la pendenza diventa più impegnativa, anche se è sempre pedalabile con ottimo fondo. Per fortuna si alternano tratti più duri a tratti più "rilassanti". In ogni caso il panorama che si allarga sempre più ripaga dello sforzo. Dopo 2 Km giungiamo all'intersezione con l'altra strada che arriva da sinistra. Proseguiamo con due tornanti ancora, poi a destra al bivio e a sinistra al successivo. E poi è tutto un salitone in traverso abbastanza faticoso, dove, con la scusa di godermi il panorama, cerco di tirare il fiato. Fondo, come dicevo, sempre bello. Nell'ultimo tratto incontriamo ancora qualche nevaio che blocca la strada. Un paio li passiamo scendendo dalle MTB, un altro paio li aggiriamo andando per prati e giungendo finalmente al Rifugio Monte Fallere. Lungo l'ultimo tratto di strada, da dove sbuca il sentiero, ci sono varie sculture, umane e di vari animali. Dal Rifugio proseguiamo verso il Lago delle Rane. Rimaniamo in sella attraversando un vero acquitrino. La zona è già di per sè stessa acquitrinosa, ma la neve ancora presente che si sta sciogliendo rende il terreno una vera palude in cui si affonda. Costeggiato a distanza il lago troviamo un posto un po' rialzato e soprattutto asciutto dove fare pranzo. Panorama indescrivibile!
Di nuovo in sella aggiriamo ancora un paio di nevai e seguiamo il sentiero che scende ripido passando su una zona rocciosa. E' l'unico pezzo in cui dobbiamo scendere dalla MTB. Pochi metri e siamo di nuovo in sella per affrontare un meraviglioso sentiero in mezzo ad un prato in fiore. Sembra di essere in una cartolina promozionale della Valle d'Aosta. E' meglio rimanere sulla destra puntando al Colle e poi, all'incrocio, virare a sinistra verso Tza De La Comba. Questo tratto è un breve saliscendi su single track, tutto pedalabile. Una volta all'alpeggio si ritorna su carrozzabile che non si lascerà più. Fantastica discesa su ottimo fondo che permette di lasciare i freni e godersela. Perdiamo rapidamente quota prima rimanendo sulla sinistra della vallata, poi attraversando una meravigliosa conca e portandoci sull'altro versante. Qui c'è una breve risalita, prima di intraprendere l'interminabile discesa che ci porterà all'auto. Entrando nel bosco affrontiamo una parte più impegnativa della discesa, tornante a sinistra e poi di nuovo lasciamo i freni. Due tornanti ripidi, traverso, ancora due tornanti e dopo 1 Km imbocchiamo la sterrata sulla destra in discesa. Qui il fondo peggiora un poco, ma non pone alcuna difficoltà. La pendenza aumenta e dopo alcune curve si arriva davanti ad un prato che è uno spettacolo: verdissimo, con mille colori diversi delle fioriture e al fondo due cascate imponenti, cariche di acqua. La strada piega decisamente a sinistra e poco dopo c'è un breve falsopiano con zona picnic sulla sinistra. Poi comincia un tratto rettilineo di circa 200 metri in cui bisogna attaccarsi ai freni, con fondo non troppo bello, è l'unico. E poi via, con pochissime e poco accennate curve, si precipita su Bellon. Gli ultimi metri in mezzo alle poche case della Frazione si fanno su asfalto prima di tornare all'auto.