Barcellona Castroreale - dorsale Peloritani - Parco eolico - Barcellona
near Acquaficara, Sicilia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Barcellona, Castroreale, laghetto Margi, dorsale peloritani, parco eolico Fantina, Protonotaro Barcellona.
I primi 10 km sono in asfalto e permettono una visita all'abitato di Castroreale uno dei borghi più belli d'Italia. La serpentina tra i vicoli del paese permette di trovare scorci e chiese molto caratteristiche. In alcuni angoli si affacciano vedute meravigliose del promontorio di Milazzo, delle Eolie e della baia di Oliveri con la caratteristica lingua di sabbia e i laghetti della riserva. Nel paesino ci sono alcuni B&B e la sua quota è di 400 m slm. Proseguendo in salita dopo la frazione Malasà la strada diventa sterrata e si incontrano fontane e aree attrezzate per picnic. La salita non è molto impegnativa e dopo circa 8 km di sterrato si arriva al primo scollinamento esattamente a quota 1000mt. Nelle giornate limpide da una roccia è possibile avere una veduta sulle verdi vallate interne e sulla maestosa cima dell'Etna. Si vedono nettamente due parchi eolici, il primo dei quali è installato nei peloritani, mentre il più lontano è situato nei Nebrodi. Da questo punto si perde leggermente quota per circa un paio di km e si arriva nella bellissima area attrezzata di Margi col suo colorato e limpido laghetto popolato di pesciolini e tartarughe.
Da qui inizia l'ultima impegnativa rampa del percorso, dove le pendenze e il terreno smosso e friabile della trazzera non permettono una facile pedalabilità.
Per affrontare al meglio alcuni tratti di questa salita e della successiva discesa è assolutamente consigliata una bici biammortizzata con delle ottime coperture dal massimo grip. Chi non usa la bici assistita potrebbe percorrere qualche breve tratto a spinta. Tra il km 26 e 27 sono presenti alcuni altari votivi della Madonna di Tindari a testimonianza dei numerosi pellegrinaggi dei devoti che dalla costa ionica risalgono la dorsale per ridiscendere al santuario che si erge nel golfo di Patti. Da qui splendida veduta sempre su Etna e su Rocca Salvatesta (il Cervino di Sicilia). Dopo Gli altari, alla successiva deviazione si prende a destra dove la trazzera inizia dolcemente a scendere.
In corrispondenza di portella Vernà al km 29 si devia a destra. Di lì a poco si noterà che l'antico percorso della strada militare è un pò in rovina e non più transitabile dalle jeep.
Ciò d'altro canto lo rende più affascinante per i biker e i motobiker che amano i terreni smossi su cui bisogna destreggiarsi a galleggiare su rocce e sassi.
Le caratteristiche del terreno e la presenza di diverse frane sconsigliano la percorrenza in periodo di bagnato o dopo forti piogge. Questo divertente tratto è lungo circa due km e termina alla vista della prima imponente pala eolica. Da qui il percorso si snoda lungo la sterrata di accesso al parco fino al fondovalle. Poi si ritorna in asfalto e poco prima dell'abitato di Milici si effettua il guado del greto del torrente Patrì per arrivare alla frazione porticato e subito dopo Protonaro. Da qui si prende una strada in salita che porta alla frazione Acquaficara e da li al punto di partenza
I primi 10 km sono in asfalto e permettono una visita all'abitato di Castroreale uno dei borghi più belli d'Italia. La serpentina tra i vicoli del paese permette di trovare scorci e chiese molto caratteristiche. In alcuni angoli si affacciano vedute meravigliose del promontorio di Milazzo, delle Eolie e della baia di Oliveri con la caratteristica lingua di sabbia e i laghetti della riserva. Nel paesino ci sono alcuni B&B e la sua quota è di 400 m slm. Proseguendo in salita dopo la frazione Malasà la strada diventa sterrata e si incontrano fontane e aree attrezzate per picnic. La salita non è molto impegnativa e dopo circa 8 km di sterrato si arriva al primo scollinamento esattamente a quota 1000mt. Nelle giornate limpide da una roccia è possibile avere una veduta sulle verdi vallate interne e sulla maestosa cima dell'Etna. Si vedono nettamente due parchi eolici, il primo dei quali è installato nei peloritani, mentre il più lontano è situato nei Nebrodi. Da questo punto si perde leggermente quota per circa un paio di km e si arriva nella bellissima area attrezzata di Margi col suo colorato e limpido laghetto popolato di pesciolini e tartarughe.
Da qui inizia l'ultima impegnativa rampa del percorso, dove le pendenze e il terreno smosso e friabile della trazzera non permettono una facile pedalabilità.
Per affrontare al meglio alcuni tratti di questa salita e della successiva discesa è assolutamente consigliata una bici biammortizzata con delle ottime coperture dal massimo grip. Chi non usa la bici assistita potrebbe percorrere qualche breve tratto a spinta. Tra il km 26 e 27 sono presenti alcuni altari votivi della Madonna di Tindari a testimonianza dei numerosi pellegrinaggi dei devoti che dalla costa ionica risalgono la dorsale per ridiscendere al santuario che si erge nel golfo di Patti. Da qui splendida veduta sempre su Etna e su Rocca Salvatesta (il Cervino di Sicilia). Dopo Gli altari, alla successiva deviazione si prende a destra dove la trazzera inizia dolcemente a scendere.
In corrispondenza di portella Vernà al km 29 si devia a destra. Di lì a poco si noterà che l'antico percorso della strada militare è un pò in rovina e non più transitabile dalle jeep.
Ciò d'altro canto lo rende più affascinante per i biker e i motobiker che amano i terreni smossi su cui bisogna destreggiarsi a galleggiare su rocce e sassi.
Le caratteristiche del terreno e la presenza di diverse frane sconsigliano la percorrenza in periodo di bagnato o dopo forti piogge. Questo divertente tratto è lungo circa due km e termina alla vista della prima imponente pala eolica. Da qui il percorso si snoda lungo la sterrata di accesso al parco fino al fondovalle. Poi si ritorna in asfalto e poco prima dell'abitato di Milici si effettua il guado del greto del torrente Patrì per arrivare alla frazione porticato e subito dopo Protonaro. Da qui si prende una strada in salita che porta alla frazione Acquaficara e da li al punto di partenza
Waypoints
Panorama
4,022 ft
Altari Madonna del Tindari
Sullo sfondo il promontorio col vero Santuario del Tindari. Da qui splendida visuale su Etna, Rocca Salvatesta detta Cervino di Sicilia e baia di Oliveri-Tindari con laghetti di Marinello
Intersection
3,873 ft
Dorsale dei Peloritani a destra
Intersezione con vecchia strada militare oggi inserita nel contesto del Sentiero Italia
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