Bagolino - Lago della Vacca - Grapa di Vaia - Bagolino

La colazione è già qualcosa di speciale: se avete presente un borgo medievale sapete già di cosa sto parlando, se poi lo incastonate in una cornice di montagna abbiamo unito scenografia e fascino. Ma ancora non sapevo cosa c’è oltre l’orizzonte. In una giornata dove l’98% del nord è sotto nubifragi, il mago Rik tira fuori una perla in una giornata di sole! In quota (2300 slm) faceva freddo, ma ci siamo scaldati con la versione locale del Calimero e un’ottima torta che sono dispiaciuto di non aver portato a casa, ma il giro era nemmeno a metà e l’avrei sbriciolata nello zaino. Ma come ci siamo arrivati al rifugio Tita Secchi? Tramite una valle di sassi in mezzo a panorami mozzafiato. Le foto non saranno mai come l’occhio di chi guarda, ma provate a vedere…
È ora di scendere fino all’asfalto, risalire gli ultimi 3 km fino al passo Croce Domini e prendere una lunga forestale che costeggia un numero imprecisato di monti con altrettanti panorami da foto. Si scende di nuovo prendendo una forestale che sembra terminare nel nulla. Rik ricontrolla la traccia, nessun errore: il trail c’è ma non si vede e quando finalmente si vede, fa sul serio! Un impegnativo dh3 che non ho fotografato per problemi tecnici, ma era davvero bello con i suoi passaggi nel sottobosco e le cascate che incontravamo ogni 500 mentri (il trail era lungo).
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