Baccu Locci/Buddidorgia/Pranu Trebini - CcS 2021

Bellezza 9
Difficolta 8.5
Single No (c è però una discesa figa).
Portage No (alcuni tratti da fare a piedi senza bici)
.
Si lasciano le auto in prossimità della SS125, accanto alla chiesa si San Nicola d Quirra, dove alcuni tavoli ci ospiteranno per il terzo tempo finale. Il giro comincia su sterrato, seguendo la strada che condurrà alla zona mineraria di Baccu Locci. I primi km sono di riscaldamento, in piano. Si pedala seguendo il corso del Rio Corr'e Cerbo, attraversandolo numerose volte (la portata dei guadi dipenderà dalle piogge del periodo ma salvo alluvioni i guadi saranno attraversabili almeno a piedi). La strada è ben tenuta, scorrevole e priva di difficoltà tecniche. Il paesaggio è molto bello, soprattutto se si è in un periodo dove le piogge hanno alimentato il torrente e favorito la crescita della vegetazione.
Piano piano la strada comincia a salire (le pendenze nn sono mai estreme) fino ad arrivare alle prime costruzioni minerarie: la laveria delle Miniere Baccu Locci, dove sulla destra è presente anche un piccolo lago artificiale.
Dopo la Laveria,
la salita (3 km circa) diviene più dura ma pedalabile e priva di pendenze spaccagambe. Si lasciano alle spalle altre rovine di caseggiati minerari, ultimo strappo ed infine si arriva sull'altopiano. Percorriamo alcuni km di saliscendi sino ad arrivare al punto di non ritorno: davanti a noi il cartello DIVIETO DI ACCESSO; ZONA MILITARE.
La zona dovrebbe essere interdetta, occhio... Quindi tutto il resto della descrizione è solo una mera fantasia :-) Dopo aver attraversato un bellissimo boschetto in leggera salita (se piove presenti molte pozze d acqua), si sbuca su una strada asfaltata dove un altro cartello di divieto ci ricorda che siamo in territorio militare. Si prosegue sul lungo rettilineo in leggera discesa e poi ci si butta su una sterrata sulla destra. Pochi minuti e si arriva ad un bivio che riconoscerete per la presenza di recinzioni in filo spinato.Tenete la dst e costeggiate la strada a fianco. Lasciandovi la rete sulla sinistra. Poi una brevissima discesa molto pendente e pietrosa (in qst periodo un po' chiusa), fino ad arrivare ad un punto dove il sentiero si farà molto meno chiaro. Seguite la traccia e abbiate fiducia: dovrete percorrere 10 minuti tra la fitta vegetazione. Noi qst volta abbiamo deciso d lasciare qui le bici ed abbiamo fatto bene. Perché il sentiero è molto chiuso. Ed anche piu avanti la vegetazione é cresciuta tanto. A breve il sentiero diviene più aperto. E dopo poco prestare attenzione (procedete piano e aguzzate l'udito) e sulla destra (50 metri a piedi) troverete le prime bellissime piscine poste proprio sopra la cascata che raggiungerete dopo. Si continua a piedi e si segue il sentiero fino a che, dopo un tornante,a destra comincia una breve discesa in sottobosco che vi porterà in un Paradiso. Se avete scelto bene il periodo (mi raccomando, periodo di piogge altrimenti rischiate di non trovare acqua) avrete di fronte uno spettacolo da lasciare senza fiato. Nel corso dei secoli, forse millenni, il letto del fiume si è trasformato un mosaico di decine di piscine. Ai vostri amici sembrerà incredibile quando direte che le foto che avete fatto sono senza filtri! Potete anche decidere di risalire con attenzione il letto del fiume, facendo attenzione a non scivolare e fregandovene se vi bagnerete i piedi. Man mano che procederete le piscine diverranno sempre più belle fino ad arrivare ai piedi della cascata (quella che si crea dall'acqua delle piscine che avete visitato prima): potrete ora sedervi ad ammirare qst paradiso immerso in un luogo fuori dal mondo. Altrimenti dal punto in cui siete davanti al fiume, potrete arrivare alla cascata principale risalendo in mezzo alla vegetazione sulla destra, evitando d risalire il letto del fiume.
Saluterete a malincuore qst posto x ripercorrere a ritroso la discesa dalla quale siete arrivati, riprendetr le bici, tornate indietro fino al bivio della rete spinata. Cn un bastone di pochi km (3 tra andata e ritorno) visiterete un fiume particolarissimo; x arrivarci si lasciano le bici dove il sentiero nn permette di proseguire in sella e si procede a piedi x circa 10 minuti su un sentiero che prevede qualche passaggio tecnico. Qst fiume ha un letto di alcune centinaia di metri, in leggera discesa, completamente di roccia. Stupendo! Si ritorna indietro. Si prendono le bici e si torna indietro a bastone. Si pedala in saliscendi sull altipiano sino al km 28,50 circa e poi di gira a destra x un anello che permetterà d ammirare a tratti Pranu Trebini (la città di roccia). L anello è agevole, in piano e per ammirare le bellissime figure d roccia occorrerà lasciare le bici d tanto in tanto ed addentrarsi a piedi (a voi la libertà di scegliere dove e quando in base al tempo a disposizione). L anello si conclude con una salita non lunga (che non è altro che il tratto di discesa fatto poco prima). Rientrati sulla strada precedente pedaliamo in saliscendi sino ad incominciare una lunga discesa (presenti solo alcuni strappetti) che attraversa un bel bosco. Un tratto iniziale, pur nn essendo in vero e proprio single track, è cmq molto divertente cn pezzi velocissimi e pietrosi. Vi divertirete. Infine si sbucherà sulla strada percorsa ad inizio giro per poi fare ritorno alle auto e dare inizio ad una mangiata colossale!
PS. Penso che il dsl sia un po meno dei 1170 (intorno ai 1000).
Video del giro a qst link sul link https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10224696521312319&id=1589854901