Arsiero-Rifugio Rumor-Malga Zonta-Arsiero

Cielo terso, temperatura confortevole, Mario e Piero compagni di tante avventure in bici, sono gli ingredienti per uno splendido giro in mtb, infatti le attese non sono state deluse…ma partiamo con ordine. Siamo ad Arsiero in provincia di Vicenza, il nostro giro inizia dal parcheggio della ex stazione ovvero il punto di arrivo della ciclabile che parte da Piovene Rocchette. Ci dirigiamo subito verso il centro del paese per imboccare la “Strada dei Stancari” (attenzione perché vige il divieto di transito per caduta detriti) un antico e suggestivo percorso che segue la gola del torrente Posina. Intercettata la provinciale che porta a Posina, la percorriamo per pochi metri fino al cartello che indica l’inizio della Valle di Rio Freddo. La nostra direzione è quella indicata dalla freccia di sinistra, verso Zolle/Toraro. Da questo punto inizia la salita che per oltre 20 km non ci darà tregua con pendenza dell’8-10%, ma vi assicuro che ne vale la pena, la strada sale sul lato della montagna in mezzo ad un bosco di faggi che offrono una confortevole ombreggiatura ideale per affrontare la salita nei mesi estivi. A mano a mano che si sale il bosco di latifoglie lascia lo spazio alle conifere e l’asfalto allo sterrato, tutto intorno dei panorami magnifici che ci accompagnano fino ai 1748 metri del rifugio Rumor. Oltrepassato rifugio Valbona raggiungiamo Malga Zonta e dopo una doverosa sosta in questo luogo dove nel 1944 avvenne la strage nazista, prendiamo il sentiero che sviluppa attorno al Monte Toraro. L’intuizione di Piero non poteva essere più azzeccata, il percorso si trasforma in “single track” che ci sorprende con un susseguirsi di vedute mozzafiato sui monti circostanti, Cimone, Cengio, Pria Forà, Summano ed alla sottostante vallata, fino a raggiungere Il Passo della Pianella. Qui intersechiamo nuovamente la strada percorsa in salita, ma adesso il percorso a ritroso si trasforma in puro divertimento con una discesa ininterrotta fino al punto di partenza. Per concludere, splendido giro tra storia e natura da affrontare con un adeguato allenamento, ma soprattutto da condividere come ho fatto io con dei buoni amici.