Anello in Valpantena
near Grezzana, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Si parte da Grezzana (parcheggio uscita superstrada) si scende in direzione Marzana su ciclabile passando davanti a Villa Arvedi, si attraversa la contrada Molini per salire sulle Torricelle, crinale ovest della Valpantena, da qui si può ammirare tutta la valle e parte nord della città di Verona.
Giunti al culmine della salita si inizia a scendere in direzione Poiano che si raggiunge percorrendo via Castellana. Dal paese, attraversando il fondovalle passando dal nuovo sottopassaggio, si inizia a percorrere qualche tratto in sterrato e pedalando su stradine e ciclabili pianeggianti si arriva a Montorio.
Da qui si inizia a salire di nuovo, passando dal'omonimo castello e dal forte Jonh fin sul crinale ovest dove si potrà ammirare la valle e vedere le Torricelle percorse in precedenza.
Da sottolineare che in estate, al termine della salita, si transita vicinissimo ad una bellissima e profumatissima coltivazione di lavanda.
Dalla sommità ovest della vallata si scende di nuovo, attreverso una discesa in prevalenza sterrata, a Grezzana ritornando al punto di partenza.
Waypoints
Villa Arvedi
La villa Allegri, Arvedi è la più grande villa veneta della provincia veronese, situata nella frazione di Cuzzano nel comune di Grezzana, nel mezzo della Valpantena e a 9 km da Verona. L'attuale edificio in stile barocco venne realizzato ad opera dell'architetto Giovanni Battista Bianchi verso la metà del XVII secolo, anche se la presenza di una struttura è documentata fino dal XIII secolo. La chiesetta adiacente e il grande salone del primo piano risultano essere affrescate da Ludovico Dorigny. Altri dipinti sono di Paolo Farinati e Sante Prunati. Nel 1824 è stata acquistata da Giovanni Antonio Arvedi ed è tuttora di proprietà della famiglia. www.villarvedi.it
Nuovo sottopasso per bici e pedoni
Nuovo sottopasso, a Poiano, per bici e pedoni
Tenuta e cantine Menegolli
L'azienda Menegolli sorge in Valpantena, chiamata Valle degli Dei; qui si producono vini di alta qualità, e l'Amarone è il prodotto di punta. Nella cantina si trova una botte entrata nel Guinness dei primati 2013.
Targa commemorativa campo di concentramento di Montorio
L’edificio denominato “DAT Colombara” nelle campagne tra Montorio e San Michele Extra durante la Seconda Guerra Mondiale è stato utilizzato per un periodo come luogo di detenzione per prigionieri politici e per ebrei. L’identificazione dell’immobile è avvenuta nel 2017 a seguito di una ricerca storica sul secondo conflitto mondiale a Montorio, promossa dall’Associazione “montorioveronese.it” i cui risultati sono contenuti nel libro “26 aprile 1945: una lunga scia di sangue tra Montorio, Ferrazze e San Martino Buon Albergo”. La ricostruzione della vicenda si è basata sulle poche fonti scritte sull’accaduto è soprattutto sulle oltre 70 testimonianze orali attraverso le quali è stata ricostruita la sequenza temporale degli accadimenti. La raccolta delle deposizioni, oltre che costituire prezioso materiale per approfondire altre vicende del periodo di guerra, ha appunto permesso l’individuazione dell’edificio utilizzato per un periodo come campo di concentramento, nel quale venivano detenuti e ammassati i prigionieri, in particolare ebrei, prima del loro trasferimento verso altre destinazioni. Le informazioni raccolte trovano conferma nella documentazione rinvenuta e nelle lettere spedite dai deportati alle famiglie. http://www.deportati.it/aned/le-sezioni/verona/il-campo-di-concentramento-di-montorio-veronese/ https://www.montorioveronese.it/2020/01/15/targa-campo-di-concentramento-di-montorio/
Forte Preara
Forte Preara, originariamente chiamato Werk John e noto anche come Forte Montorio, è un forte austriaco di Verona, costruito tra il 1859 ed il 1860 per volontà di Ludwig von Benedek, e progettato dal direttore della Genie Direction austriaca di Verona. Il forte è intitolato al barone Franz von John (1815-1876), cavaliere dell'Ordine di Maria Teresa per le azioni nelle battaglie di Goito e Volta Mantovana. Nel 1866 sarà Capo di Stato Maggiore nell'Armata dell'arciduca Albrecht.
Castello di Montorio
Il castello di Montorio è un castello di origine medievale situato sulla collina di Montorio Veronese, a cui nell'Ottocento fu annesso una grande batteria, entrando a far parte così nuovamente dell'imponente sistema difensivo di Verona. Il castello di Montorio include nel suo insieme i resti del castrum medievale, il cui impianto risale al X secolo, su preesistenze romane; fu poi compiuto nel secondo decennio del XII secolo. Successivamente, durante il riassetto scaligero (seconda metà del XIV secolo), fu rafforzato e ampliato con l'aggiunta della bastia. Alla trasformazione ottocentesca è attribuita la demolizione e la manomissione di gran parte delle preesistenze medievali, ma va ricordato che in epoca veneta il castello venne progressivamente abbandonato e che già nel XVIII secolo si presentava diroccato e quasi allo stato di rudere.
Forte Preara
Forte Preara, originariamente chiamato Werk John e noto anche come Forte Montorio, è un forte austriaco di Verona, costruito tra il 1859 ed il 1860 per volontà di Ludwig von Benedek, e progettato dal direttore della Genie Direction austriaca di Verona. Il forte è intitolato al barone Franz von John (1815-1876), cavaliere dell'Ordine di Maria Teresa per le azioni nelle battaglie di Goito e Volta Mantovana. Nel 1866 sarà Capo di Stato Maggiore nell'Armata dell'arciduca Albrecht.
Panorama Castello di Montorio
Il castello di Montorio è un castello di origine medievale situato sulla collina di Montorio Veronese, a cui nell'Ottocento fu annesso una grande batteria, entrando a far parte così nuovamente dell'imponente sistema difensivo di Verona. Il castello di Montorio include nel suo insieme i resti del castrum medievale, il cui impianto risale al X secolo, su preesistenze romane; fu poi compiuto nel secondo decennio del XII secolo. Successivamente, durante il riassetto scaligero (seconda metà del XIV secolo), fu rafforzato e ampliato con l'aggiunta della bastia. Alla trasformazione ottocentesca è attribuita la demolizione e la manomissione di gran parte delle preesistenze medievali, ma va ricordato che in epoca veneta il castello venne progressivamente abbandonato e che già nel XVIII secolo si presentava diroccato e quasi allo stato di rudere.
El “Piloton”
E' un esempio di bètilo (tipo di megalite di origine sacra) eretto in un tempo molto remoto sulla dorsale detta appunto "Preafita". I betili venivano collocati sempre nei luoghi sacri, ed in questo caso in coincidenza di un camino vulcanico che per gli antichi significava "luogo toccato da dio", e avevano lo scopo, con la loro forma fallica, di propiziare fertilità. Davano poi la possibilità all'uomo di seguire gli spostamenti degli astri, di creare un calendario ed anche un orologio solare, lunare e stellare. Recenti studi, condotti prima dal prof. Umberto Grancelli e quindi da Giovanni e Alberto Solinas, hanno rivelato come la sua origine sia collegata con i tre villaggi della zona esistenti nell'Età del Bronzo Medio (circa 1500 a.C.): Forte John, Monte Pipaldolo e Monte Tesoro. Il prof. Grancelli sostenne che il nostro Piloton fu uno dei punti di riferimento del piano di fondazione di Verona Romana (148 a.C.). A suffragio di questa tesi egli dimostrò come "questo monolito [che] si eleva sul crinale sopra Montorio e, allineato col Cardo di Verona (via Pellicciai), segna il punto d'aurora solstiziale di Verona". Nel 1950 è stato misurato da Giovanni Solinas: altezza m. 3,20 sul terreno, circonferenza alla base m. 2,05 e alla sommità m. 1,80. Oggi è ridotto in altezza, probabilmente a causa di un fulmine. E' infine curioso notare come dal Piloton partano cinque sentieri: il primo verso Nord porta al complesso di S. Fidenzio, il secondo a Nord-Est giunge a Mizzole, il terzo a Sud-Est porta a Montorio (antica Pieve), il quarto a Sud coincide con il sentiero della dorsale e il quinto ad Ovest arriva a Novaglie.
Panorama della Valpantena e Lessinia
Panorama della Valpantena e parte della Lessinia dalla sommità del crinale est
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