Anello fiume Astico (tra Breganze e Lugo Vicentino)
near Breganze, Veneto (Italia)
Viewed 80 times, downloaded 2 times
Trail photos
Itinerary description
Bel percorso, in ambiente solitario, nonostante qualche difficoltà.
Inizio l'argine all'altezza della zona industriale (vicino al casello della Pedemontana). Tutto tranquillo fila al ponte di Ferro (si attraversa la provinciale) si superano alcuni capannoni e inizia la zona un po' piu selvaggia e solitaria. Si alternano tratti sassosi a piacevoli tratti erbosi o sentierini nella boscaglia. Ad un certo punto si arriva ad un bivio nei pressi di un rudere. Ignoro la traccia a sx (errore) perché vedo che scende direttamente al fiume. Al Capitello all'altezza di Via Belvedere la traccia inganna. Un bella carrareccia sembra proseguire ma finisce in fondo a un campo di grano (tra mille papaveri rossi). Ritorno indietro fino al rudere e prendo l'altra traccia, ritrovandomi appunto nel greto del fiume; quì praticamente non è possibile pedalare se non per brevissimi tratti; si passa dal ghiaione sprofondante a saliscendi impervi sull'argine (ovviamente bici in mano); il tutto fino al ponte di Fara. Rievocando una famosa citazione: "tanta fatica ma in compenso poca strada". Ora finalmente si riprende a pedalare con agilità. Al ponte della cartiera passo all'argine dx. dopo un primo pezzo con qualche passaggio tecnico è quasi tutto scorrevole. Poi però giunto all'altezza della cava non ho trovato traccie che continuassero sull'argine; così ho deciso di riattraversare il fiume approfittando che il greto era completamente asciutto in quel punto (ovviamente bici in mano ) e risalgo al famoso bivio. Per completare il giro ripasso il capitello, esco in strada e risalgo a Fara per rientrare lungo il bellissimo percorso del Ciaon Bianco.
Inizio l'argine all'altezza della zona industriale (vicino al casello della Pedemontana). Tutto tranquillo fila al ponte di Ferro (si attraversa la provinciale) si superano alcuni capannoni e inizia la zona un po' piu selvaggia e solitaria. Si alternano tratti sassosi a piacevoli tratti erbosi o sentierini nella boscaglia. Ad un certo punto si arriva ad un bivio nei pressi di un rudere. Ignoro la traccia a sx (errore) perché vedo che scende direttamente al fiume. Al Capitello all'altezza di Via Belvedere la traccia inganna. Un bella carrareccia sembra proseguire ma finisce in fondo a un campo di grano (tra mille papaveri rossi). Ritorno indietro fino al rudere e prendo l'altra traccia, ritrovandomi appunto nel greto del fiume; quì praticamente non è possibile pedalare se non per brevissimi tratti; si passa dal ghiaione sprofondante a saliscendi impervi sull'argine (ovviamente bici in mano); il tutto fino al ponte di Fara. Rievocando una famosa citazione: "tanta fatica ma in compenso poca strada". Ora finalmente si riprende a pedalare con agilità. Al ponte della cartiera passo all'argine dx. dopo un primo pezzo con qualche passaggio tecnico è quasi tutto scorrevole. Poi però giunto all'altezza della cava non ho trovato traccie che continuassero sull'argine; così ho deciso di riattraversare il fiume approfittando che il greto era completamente asciutto in quel punto (ovviamente bici in mano ) e risalgo al famoso bivio. Per completare il giro ripasso il capitello, esco in strada e risalgo a Fara per rientrare lungo il bellissimo percorso del Ciaon Bianco.
You can add a comment or review this trail
Comments