Across Prealpi: Porlezza - passo San Jorio AM
near Gnallo, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
EC OC
N.B.: alla traccia mancano i primi 2.5 km e 300m D+ perchè dimenticai di far partire la registrazione del GPS.
ma la salita da Porlezza è impossibile da sbagliare.
fino a Rifugio Croce di Campo è tutto pedalabile, duro, non molla mai la salita, ma sempre pedalabile. buona parte su asfalto fino a San Nazzaro (acqua) asfalto perfetto, poi diventa rovinato per altri 4 km circa, poi sterrato e con pendenze sempre più cattive. spesso sarete su rattoni al 20%.
Pausa al rif. Croce di Campo (acqua), bella vista fino al lago di Como.
dal rif. si torna indietro con freeride su pratone per intercettare la poderale sterrata che conduce all'alpeggio Piazza Vacchera (acqua) dove si prende il double track in salita che con 5 tornanti conduce a 300mt dalla vetta del Pizzo di Gino.
da sotto sembra da fare a spalla la salita, ma in realtà si dimostra magnificamente pedalabile (con tecnica) e i tornanti sono abbastanza larghi da permettere di salire in sella agevolmente anche senza tecnica sopraffina.
all'altezza del bivio, non segnalato, col sentiero che tramite cresta sud/ovest permette di salire in vetta (300mt salita a spalla, discesa in freeride BC)
si continua girando attorno al monte e si prende un impegnativo e pericoloso sentiero, ben segnalato, ma poco battuto che conduce alla bocchetta Sergiu.
questo sentiero è esposto, stretto, con moltissimi arbusti, erba scivolosa.
non è pedalabile e dovete mettere in conto 2 km circa di bici in spalla sempre sulla stessa quota, ma è solo per gente pratica di portage. spesso c'è da fare equilibrismo per mantenere il passo sicuro.
una serie di roccette di I grado richiede maggiore impegno per far passare la bici (se fatto in compagnia è più agevole farsi passare le bici).
da bocchetta Sergiu si riprende l'Alta Via del Lario, quindi sentiero più battuto (non pensate cmq di essere in valdaosta..sono sentieri generalmente poco frequentati).
Quindi modalità discesa ON e si riprende in sella (con tecnica OC) seguendo l'alta via fino al rif. Sommafiume (generalmente chiuso, ma con acqua).
dal Sommafiume poderale scassata, ma quasi autostradale, che porta al passo Giovo.
dal passo si prende la carrareccia che con pendenza interessante conduce al San Jorio (questa parte è la classica gita domenicale dei merenderos da Dongo).
Acqua parecchia e nei posti giusti, fisicamente duro, panorami da urlo.
non per improvvisati.
no per E-bike.
N.B.: alla traccia mancano i primi 2.5 km e 300m D+ perchè dimenticai di far partire la registrazione del GPS.
ma la salita da Porlezza è impossibile da sbagliare.
fino a Rifugio Croce di Campo è tutto pedalabile, duro, non molla mai la salita, ma sempre pedalabile. buona parte su asfalto fino a San Nazzaro (acqua) asfalto perfetto, poi diventa rovinato per altri 4 km circa, poi sterrato e con pendenze sempre più cattive. spesso sarete su rattoni al 20%.
Pausa al rif. Croce di Campo (acqua), bella vista fino al lago di Como.
dal rif. si torna indietro con freeride su pratone per intercettare la poderale sterrata che conduce all'alpeggio Piazza Vacchera (acqua) dove si prende il double track in salita che con 5 tornanti conduce a 300mt dalla vetta del Pizzo di Gino.
da sotto sembra da fare a spalla la salita, ma in realtà si dimostra magnificamente pedalabile (con tecnica) e i tornanti sono abbastanza larghi da permettere di salire in sella agevolmente anche senza tecnica sopraffina.
all'altezza del bivio, non segnalato, col sentiero che tramite cresta sud/ovest permette di salire in vetta (300mt salita a spalla, discesa in freeride BC)
si continua girando attorno al monte e si prende un impegnativo e pericoloso sentiero, ben segnalato, ma poco battuto che conduce alla bocchetta Sergiu.
questo sentiero è esposto, stretto, con moltissimi arbusti, erba scivolosa.
non è pedalabile e dovete mettere in conto 2 km circa di bici in spalla sempre sulla stessa quota, ma è solo per gente pratica di portage. spesso c'è da fare equilibrismo per mantenere il passo sicuro.
una serie di roccette di I grado richiede maggiore impegno per far passare la bici (se fatto in compagnia è più agevole farsi passare le bici).
da bocchetta Sergiu si riprende l'Alta Via del Lario, quindi sentiero più battuto (non pensate cmq di essere in valdaosta..sono sentieri generalmente poco frequentati).
Quindi modalità discesa ON e si riprende in sella (con tecnica OC) seguendo l'alta via fino al rif. Sommafiume (generalmente chiuso, ma con acqua).
dal Sommafiume poderale scassata, ma quasi autostradale, che porta al passo Giovo.
dal passo si prende la carrareccia che con pendenza interessante conduce al San Jorio (questa parte è la classica gita domenicale dei merenderos da Dongo).
Acqua parecchia e nei posti giusti, fisicamente duro, panorami da urlo.
non per improvvisati.
no per E-bike.
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