30 km Ciclabile TEVERE-MARE tutta ripulita. (Da Maccarese FS)

Un paio di settimane fa leggo sulla pagina facebook del gruppo Salva-Ciclisti-Roma che alcuni prodi volenterosi hanno ripulito con l'aiuto dei falcia-erba un bel tratto di argine del Tevere, tra Ponte Galeria e Fiumicino, prima invasi di brutto dalla vegetazione e dalle canne. Un lavoraccio.
Il post era di Sven Otto, appassionato ciclista norvegese che deve essersi parecchio italianizzato visto che aggiunge: "....abbiamo creato un'autostrada per le biciclette.... chi non ci va adesso è veramente un coglione..." e propone tra l'altro per il 10 giugno una pazzesca gita al mare, tutti in bici da Roma, seguendo il Tevere. Fantastico.

Per me che da tempo volevo arrivare al mare in MTB... quale occasione migliore di questa?? Ma adesso che c'è questa dritta della pista ripulita neppure aspetto il 10 giugno, me fiondo subito...
Con Luca, amico e collega, venerdì usciamo presto dal lavoro e con la bici prendiamo da Termini il primo treno per Maccarese. Poi volgiamo verso Roma pedalando in una campagna pianeggiante, soleggiata e ventosa tra campi di mais a perdita d'occhio. Ci colleghiamo alla ciclabile che costeggia l'Aeroporto, 5 km inconsueti, asfaltati accanto alle piste di atterraggio.
Finalmente dopo 20 km raggiungiamo il Tevere all'altezza dell'Episcopio di Porto. Qui c'è un ostacolo, un piccola chiusa con fessure che è stata transennata. Da fare con scavalco e prudenza, ma si passa facile. Per chi vuole evitare scavalchi basta proseguire sulla Portuense (secondo me più pericolosa dalla chiusa), e imboccare al primo cancellone scassato dopo l'Episcopio.
Dalla chiusa il percorso diventa molto facile, su ciclabile costruita credo dal comune di Fiumicino in stile che definirei a riso-soffiato . ..
Poi la pista finisce, probabilmente siamo entrati nel comune di Roma e torna il sentiero ruspante, sicuramente più ruvido ma se vogliamo ancora più bello.
Nell'unico bivio dubbio del percorso ci imbattiamo in 3 ciclisti inaspettati... chiediamo lumi ed esce fuori che sono gli ardimentosi sfalciatori dell'argine, uno di loro è proprio il "mitico" Sven. Che combinazione.... Ci delucidano alla grande su tutto e Sven torna con noi verso Roma sulla sua city-bike spiegando il paesaggio ed ogni singola fratta e canneto che hanno sfalciato...
Questo è il tratto più bello, si pedala in una campagna senza tempo, dimenticata, lungo il fiume che scorre verso il mare in una morbida luce da tardo pomeriggio , bellissimo...
A Ponte Galeria, per motivi di orario, (e soprattutto per non far incazzare le mugliere), decidiamo di abbandonare l'argine e torniamo a casa col trenino che passa ogni 15 minuti proveniente dall'aeroporto. .... la prossima volta, con Sven, la facciamo da Roma, con arrivo al mare e bagnetto, e poi magari uno spaghettino allo scoglio, nà pennichella de salute e si torna a Roma col fresco.... se po fà.... ciao a tutti