2018-06-02 Monte Stabiata (AQ)
near Pile, Abruzzo (Italia)
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Itinerary description
Con Antonio, Stefania e Giorgio.
Una traccia presa dai SS. Paolaegino, con partenza da L'Aquila. Ambienti spettacolari, in una montagna che da l'idea che il tempo si sia fermato.
L'anello si percorre in senso antiorario. Usciti dall'Aquila, si passano diverse paesi, Bazzano, Paganica e poi Aragno. Questo è l'ultimo insediamento urbano, per trovare il successivo dovremo percorrere circa 22 km di montagna, dove la vista del Gran Sasso ripaga la fatica della sella prima, e della spinta (inevitabile) per raggiungere la vetta, a quota 1600 circa. Dopo il paese di Aragno, si comincia a fare sul serio, la salita si fa sentire, le pendenze sono importanti, costanti ed impegnative, tuttavia il fondo è spesso stabile e non da troppi problemi. Salendo di quota prende sempre più forma lo scenario classico di quella zona, pochi alberi, immense praterie, pascoli di animali allo stato brado. Prima di arrivare alla diramazione da cui si stacca l'anellino per la vetta, anche questo da percorrere in senso antiorario, si ha la sensazione che il manto erboso tenga frenata la bicicletta......è solo una sensazione perchè dopo un pò si deve scendere e spingere per un tratto. Giunti in vetta ci aspetta un altopiano erboso, dove la vista spazia a 360° su di uno scenario di estrema bellezza. Da qui, si riprende la debole traccia sulla sinistra e si torna indietro, percorrendo un tratto di montagna in leggera contropendenza, a vista, sul manto erboso. Il tratto finale per chiudere l'anellino è molto ripido. Giunti al punto in cui ci eravamo staccati per salire in vetta, si ripercorre un tratto di sentiero, questa volta in discesa, poi, in fondo, si prende a destra sulla collina. Possimao dire di aver finito la salita, ma non l'emozione.......comincia la discesa verso Collebrincioni, il fondo è buono e si va bene, si inizia a perdere quota. Al km 35.5 circa, prima del bivio per Collebrincioni, c'è una fonte sulla sinistra, in basso, fatto il rifornimento d'acqua si può ripartire e continuare a scendere. Percorsi 4 km circa di discesa tranquilla, inizia una serie di tornati con cui perdiamo rapidamente quota, qui il fondo è un pò più smosso e breccioso, ma mai pericoloso, anche perchè la strada è larga. Finiti i tornanti si seguita a scendere, tranquilli, fino ad arrivare sulla SS80. SI gira a sinistra, in discesa (attenzione alle moto!) e rapidamente si arriva ad Arischia, la si oltrepassa, si raggiunge la località "bivio per Pizzoli", si gira a sinistra su strada secondaria, si passa davanti la scuola della GdF e, rapidamente si torna al punto di partenza.
Diverse fonti d'acqua lungo il tracciato.
Una traccia presa dai SS. Paolaegino, con partenza da L'Aquila. Ambienti spettacolari, in una montagna che da l'idea che il tempo si sia fermato.
L'anello si percorre in senso antiorario. Usciti dall'Aquila, si passano diverse paesi, Bazzano, Paganica e poi Aragno. Questo è l'ultimo insediamento urbano, per trovare il successivo dovremo percorrere circa 22 km di montagna, dove la vista del Gran Sasso ripaga la fatica della sella prima, e della spinta (inevitabile) per raggiungere la vetta, a quota 1600 circa. Dopo il paese di Aragno, si comincia a fare sul serio, la salita si fa sentire, le pendenze sono importanti, costanti ed impegnative, tuttavia il fondo è spesso stabile e non da troppi problemi. Salendo di quota prende sempre più forma lo scenario classico di quella zona, pochi alberi, immense praterie, pascoli di animali allo stato brado. Prima di arrivare alla diramazione da cui si stacca l'anellino per la vetta, anche questo da percorrere in senso antiorario, si ha la sensazione che il manto erboso tenga frenata la bicicletta......è solo una sensazione perchè dopo un pò si deve scendere e spingere per un tratto. Giunti in vetta ci aspetta un altopiano erboso, dove la vista spazia a 360° su di uno scenario di estrema bellezza. Da qui, si riprende la debole traccia sulla sinistra e si torna indietro, percorrendo un tratto di montagna in leggera contropendenza, a vista, sul manto erboso. Il tratto finale per chiudere l'anellino è molto ripido. Giunti al punto in cui ci eravamo staccati per salire in vetta, si ripercorre un tratto di sentiero, questa volta in discesa, poi, in fondo, si prende a destra sulla collina. Possimao dire di aver finito la salita, ma non l'emozione.......comincia la discesa verso Collebrincioni, il fondo è buono e si va bene, si inizia a perdere quota. Al km 35.5 circa, prima del bivio per Collebrincioni, c'è una fonte sulla sinistra, in basso, fatto il rifornimento d'acqua si può ripartire e continuare a scendere. Percorsi 4 km circa di discesa tranquilla, inizia una serie di tornati con cui perdiamo rapidamente quota, qui il fondo è un pò più smosso e breccioso, ma mai pericoloso, anche perchè la strada è larga. Finiti i tornanti si seguita a scendere, tranquilli, fino ad arrivare sulla SS80. SI gira a sinistra, in discesa (attenzione alle moto!) e rapidamente si arriva ad Arischia, la si oltrepassa, si raggiunge la località "bivio per Pizzoli", si gira a sinistra su strada secondaria, si passa davanti la scuola della GdF e, rapidamente si torna al punto di partenza.
Diverse fonti d'acqua lungo il tracciato.
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gliela data io