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Orio Litta - Varzi - S. Sebastiano Curone - Val Borbera - Capanne di Marcarolo - Rossiglione - Pontinvrea - Savona

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Trail stats

Distance
158.93 mi
Elevation gain
14,951 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
15,161 ft
Max elevation
2,503 ft
TrailRank 
24
Min elevation
38 ft
Trail type
One Way
Time
8 hours 42 minutes
Coordinates
10120
Uploaded
June 25, 2019
Recorded
June 2019
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near Orio Litta, Lombardia (Italia)

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Itinerary description

Percorso per scendere a Savona con SS, SP, e strade secondarie.
Da Varzi, per strade secondarie a Castellaro, Fabbrica Curone S. Sebastiano.
Discesa ad Arquata Scrivia con Val Borbera.
Trasferimento a Voltaggio indi verso Campo Ligure attraversando l'ambiente selvaggio del Parco delle Capanne di Marcarolo.
Poi la classica Rossiglione, Tiglietto, Sassello, Pontinvrea, Montenotte, Altare; come ubriacarsi di curve.
Discesa su Savona con SS del passo di Cadibona.
Percorso fatto con WR250R e TTE600

Il racconto della giornata
Corsica 2019 - Il trasferimento a Savona
Abbiamo deciso di fare un w.e. lungo in Corsica, ero già stato lo scorso anno con Luigi, questa volta viene anche Francesco, non vi è mai stato, ed è incuriosito dai racconti fatti..
Ci siamo diviso i compiti, io preparerò i percorsi, Francesco è incaricato della logistica.
Anche stavolta abbiamo deciso di restare nella parte a Nord, solo che invece di avere base a S. Florent, abbiamo trovato un bungalow in zona tranquilla ad una decina di chilometri verso Casta.
Abbiamo letto le recensioni, ne parlano bene e poi si vedono le stelle!
Partiremo venerdì sera da Savona e rientreremo lunedì pomeriggio da Livorno.
Il traghetto partirà alle 21.00, Luigi, ha un impegno di lavoro e ci raggiungerà prima dell’imbarco; io e Francesco partiremo venerdì mattina con un percorso alternativo evitando le autostrade.
Francesco, con il TTE600, puntuale come sempre arriva a casa mia, io come al solito sono un po’ in ritardo.
“Allora con che moto vieni?”
“Ho deciso per il WR250R, lo scorso anno con il TTRE600 avevo avuto delle difficoltà in un tratto impegnativo, e il WR è leggero, farò meno fatica a spingerlo!” dico
“Ho studiato un giro per scendere con qualche tratto nuovo, altri li ho già fatti, vedrai, ci ubriacheremo di curve, e l’ambiente è favoloso.”
Riusciamo a partire che sono le 11.00, andatura, ehm, tranquilla, ci smazziamo la pianura sino a Pianello Val Tidone, c’è un po’ di traffico ma si viaggia abbastanza bene.
Dopo Pianello il traffico diminuisce, e ci godiamo la SP.412, il tratto che costeggia il Lago del Molato, strada bella, larga, asfalto perfetto, curve continue in successione, uno sballo!
Le cose belle, purtroppo durano poco, quando si entra in Provincia di Pavia, l’asfalto cambia, non è brutto, ma prima era tutta un’altra cosa!
La strada si restringe e poi deviamo verso Zavattarello per scendere a Varzi.
Ci dirigiamo ora quindi verso Bagnaria, attraversiamo il ponte sullo Staffora, dovremmo girare per S. Sebastiano Curone, e invece, senza pensare proseguo diritto, dopo un po’ l’asfalto finisce, inizia una carrareccia la seguo per quella che reputo la principale.
C’inoltriamo nel bosco, qualche tratto richiede un certo impegno, poi arrivo ad un bivio con cartelli segnaletici escursionistici, diritto, Dego!
“Non sarebbe male, ci porterebbe sulla strada verso Castellaro, solo che si presenta come un sentiero, abbiamo ancora tanta strada da fare, non mi sembra il caso di andare ad incasinarci, giro verso sinistra, torniamo verso Varzi!”
La strada scende con buona pendenza, attraversa una cascina, l’asfalto riprende, e siamo a Casa Galeotti.
Un bar ristorante, scendo a chiedere informazioni!
“Mah, visto che è l’una, che ne diresti se ci fermassimo a mangiare?”
Proposta accettata all'unanimità!
Riprendiamo il viaggio, torniamo a Varzi, attraversiamo lo Staffora, e invece che dirigerci direttamente verso Fabbrica Curone, giro verso Castellaro, visto quello ancora che abbiamo da fare, una bella allungatoia è doverosa!
La strada è abbastanza stretta,prima risale con qualche tornante, poi si dipana verso Castellaro con curve continue, tutto il tratto è nel bosco.
La conoscevo perché un paio di anni prima l’avevo scoperta per andare a fare la Via del Sale verso il M. Chiappo.
Ora riprendiamo verso Fabbrica C. con strada sempre stretta e asfalto deformato e a tratti ammalorato.
Fino a S. Sebastiano C. strada larga e scorrevole.
Da S. Sebastiano Curone ci dirigiamo verso Arquata Scrivia, dapprima la strada sale fino a Vigoponzo, scende poi verso le Strette del Pertuso di Val Borbera, strada scorrevole e panoramica sulle valli circostanti.
Molto bello il tratto lungo le Strette, la strada costeggia il torrente in uno stretto cañion, piazzole lungo la strada, poi la valle si allarga e si perviene ad Arquata.
Siamo ritornati nel casino!
Ci dirigiamo ora verso Gavi e scendere verso Voltaggio, dove prendiamo la deviazione, che con stradina stretta in 5 km risaliamo verso la strada delle Capanne di Marcarolo.
Si sbuca in un piccolo piazzale con chiesetta nella pineta da cui si dipartono percorsi escursionistici.
Sosta relax, sono le 16:15, ci sistemiamo un po’ all'ombra, ora ci aspetta un tratto molto bello e selvaggio!
La strada ora si stringe, l’ambiente diviene selvaggio, si costeggia il fianco della montagna, poi all’improvviso si apre sulla valle del Torrente Gorzente, giù, là in basso, qualche guardrail sulle curve più accentuate, poi comincia a scendere e sino ad attraversare il torrente.
La strada ora risale verso le Capanne di Marcarolo dapprima selvaggia poi più dolce sino al Sacrario della Benedicta.
Luogo della memoria ove nell'aprile del 1944 formazioni Partigiane combatterono contro forze repubblichine e tedesche, soccombendo dopo aspri scontri. 72 Partigiani furono uccisi nel combattimento, 75 fucilati dai fascisti repubblichini e sepolti in una fossa comune. Altri superstiti furono incarcerati a Genova ed una dozzina portati al Passo del Turchino e lì fucilati. Negli ultimi anni è stato costituito un Parco della Pace e restaurata in parte (solo alcune mura) l'Abbazia della Benedicta, risalente all'XI secolo, che fu distrutta con esplosivi dai soldati tedeschi dopo la strage.
Si prosegue verso la sommità della montagna, prima delle case, sorgente d'acqua, chiare e dolci fresche acque, sosta d’obbligo!
Dopo la località Capanne di Marcarolo, deviare per Campo Ligure con bella discesa generalmente nel bosco rado.
Prendiamo ora la Strada del Turchino e risaliamo verso Rossiglione, ci arriviamo alle 17:20.
da Relax a Rossiglione 25 km.
Ora ci aspetta la Rossiglione - Tiglietto, il regno degli smanettonj liguri, 10 km da sballo!
Bella strada larga di montagna da millecurve in successione, difficoltà a superare i veicoli lenti, pochi tratti con ampia visibilità disponibili, e, quando potresti, traffico in senso opposto.
Salendo bosco rado dapprima di latifoglie poi di conifere stentate.
Quando possibile saliamo con passo allegro!
Ci dirigiamo ora verso Sassello, bella strada a volte larga altre volte meno, tante belle curve, qualche rettilineo, piccole frazioni si alternano a prati e boschi, e arriviamo sino a Sassello.
Bel centro abitato, nel senso che è ben vivo, molto turistico, ora ci concediamo una breve sosta, sono le 18:15.
Tiglietto - Sassello 25 km
Ci dobbiamo dare una mossa, la strada è ancora lunga!
Ripartiamo baldanzosi, la strada dapprima larga, poi si stringe un poco, lungi rettilinei poi un bel misto largo, siamo circondati dai boschi e la valle è abbastanza stretta.
Solo scendendo verso Giovo Ligure la valle si allarga e vi sono scorci panoramici.
Arrivati a Giovo Ligure, abbandoniamo la strada principale che ci porterebbe verso Savona e ci dirigiamo verso Pontinvrea, le allungatoie sono una mia specialità!
Ora la valle è più larga e i prati dominano il paesaggio, numerosi centri abitati ci accompagnano sino a Pontinvrea.
Nel 2013, tornando dalla Via del Sale, avevo accompagnato un paio di amici da Cairo Montenotte a Pontinvrea e a ritroso sino a Voltaggio, ma sarebbe troppo lunga, anche se molto bella, così deviamo direttamente per Altare, anche perché non l’ho mai fatta!
Dapprima si scende, poi si risale sino a Montenotte Superiore, con bella strada a volte panoramica prima di scendere ad Altare.
All'imbocco sulla strada del Colle di Cadibona, giro a destra, devo scendere a Savona, dopo poco ad una rotatoria mi accorgo di aver sbagliato strada, alla rotatoria inversione e un attimo di riflessione.
Sono le 18:50.
Prendiamo la giusta direzione, strada larga e si scende traffico discreto, ma i limiti di velocità m’incuriosiscono, auto 80 km/h, moto 60 km/h.
Mi piazzo dietro ad un’auto e speriamo in bene!
Alle 19.15 entriamo a Savona.
Sassello - Pontinvrea - Altare - Savona 45 km
Non è la prima volta che attraverso Savona, so che è un bel casino!
Scendiamo lungo il viale che ci porterà ad innestarci sulla Via Aurelia, poi prendiamo la strada a scorrimento veloce, prestando attenzione alle deviazioni che ci porteranno all'imbarco di Vado, e finalmente alle 19:45 ci siamo, mezz'ora per fare 13 km!
Ora siamo in attesa di Luigi, che si sarà smazzato tutta l’autostrada, per essere uscito dal lavoro nel pomeriggio.
Siamo in trepida attesa, nugoli di motosi dirigono verso l'imbarco, ma Lui non c’è!
Stiamo per avviarci per metterci in coda quando lo vediamo arrivare tutto trafelato!
“Ho cannato l’uscita di Savona, e sono uscito a Finale, sceso a Finale Marina e son dovuto tornare indietro e spararmi i 20 km per tornare all'imbarco!”
Saliamo, sistemiamo le moto e andiamo a cercare un posto tranquillo, dove passeremo la notte, naturalmente passaggio ponte, perché siamo duri e puri!
Da maps il percorso più breve sarebbe di 180 km in 2h 15”, noi invece 275 km in 8h 40”

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