ISOLA PALMAROLA IN BARCA
near Le Forna, Lazio (Italia)
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Itinerary description
Fantastica escursione in barca con partenza da cala dell'acqua a Ponza, giro completo dell'isola di Palmarola e lato ovest isola di Ponza.
Un caro saluto al barcaiolo Vitaliano, del gozzo Desideria, molto competente, simpatico e desideroso di farti vedere gli anfratti e i luoghi meno conosciuti della costa, e alla simpatica signora Rita, sua cognata.
da wikipedia
Palmarola è un'isola situata nell'arcipelago delle Isole Ponziane, nel Mar Tirreno.
Indice
1 Origini del nome
2 Geografia
2.1 Scogli
3 Storia
4 Protezione
5 Fauna
6 Flora
7 Note
8 Bibliografia
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Origini del nome
L'isola deve il suo nome alla grande diffusione sul suo territorio della palma nana.[senza fonte]
Geografia
Si trova a circa 10 km ad ovest di Ponza ed è la terza isola per grandezza dell'arcipelago, dopo Ponza e Ventotene. Chiamata anche «la Forcina» per la sua forma, prende in realtà il nome dalla palma nana, unica palma originaria dell'Europa, che cresce selvatica sulla sua superficie. L'isola era nota in antichità col nome Palmaria.
Come le altre Isole Ponziane è di natura vulcanica, con colate laviche, domi e brecce di natura riolitica di età compresa tra 4,2 e 1 milioni di anni, con la fase eruttiva principale datata a circa 1,6 milioni di anni[1]; sono presenti significativi giacimenti di ossidiana[2].
I rilievi formano tre cime principali: Monte Guarnieri, Monte Tramontana e Monte Radica. Le due estremità dell’isola sono date dalle punte di Tramontana e di Mezzogiorno[3].
Scogli
Alcuni scogli presenti lungo la costa dell'isola:
Faraglione di Mezzogiorno
I Piatti
San Silverio
Scoglio Cappello
Scoglio Forcina
Le Galere
Scoglio Pallante
Scoglio Scuncillo
Scoglio Suvace
Storia
L'isola era molto frequentata nel Neolitico e nell'Eneolitico da tribù dedite al commercio di ossidiana, che introducevano nel continente. Sono stati ritrovati resti di ceramica e alcuni oggetti di ossidiana lavorati di età eneolitica[2].
A Palmarola fu esiliato e morì papa Silverio, Santo patrono del comune di Ponza che viene festeggiato il 20 giugno. Lo scoglio di San Silverio accoglie sulla sua sommità una piccola cappella che la tradizione popolare narra sia sorta sui resti della forzata residenza del Santo.
Abitata solo nel periodo estivo, diventa luogo di ritiro per i ponzesi che si rifugiano nelle case grotta, tipiche abitazioni scavate nella roccia di Palmarola.
L'abitudine di rifugiarsi nelle case-grotte è molto antica ed affonda le sue radici nella necessità di sfuggire ai pirati, durante il secolo XVIII. In un testo dell'Accademia Pontaniana è ricordato che:
«Giovanni Tagliamonte morto in età di centotrè anni andava spesso da Ponza a Palmarola, e mi raccontò varii di simili scontri coi corsari accaduti a lui non meno che ad altri Ponzesi nei dintorni di quest’isola. Egli aveva un'antica grotta tagliata nella rupe per abitazione vicino al piccolo porto di Palmarola [4]; ma per paura dei pirati passava molte delle sue notti sulla montagna in qualche grotta senza far fuoco, per non essere loro scoperto dal fumo»
(Andreas Eichholzer, 1855)
Protezione
Isole di Palmarola e Zannone[5]
Palmarola01.JPG
Tipo di area Sito di interesse comunitario
Stati Italia Italia
Superficie a terra 236 ha
Superficie a mare 5 ha
Provvedimenti istitutivi DM 02/08/2017 - G.U. 209 del 07-09-2017
Modifica dati su Wikidata · Manuale
Fondali circostanti l'Isola di Palmarola[6]
Palmarola01.JPG
Tipo di area Sito di interesse comunitario
Stati Italia Italia
Superficie a mare 1929 ha
Provvedimenti istitutivi DM 02/08/2017 - G.U. 209 del 07-09-2017
Mappa di localizzazione
Wikimedia | © OpenStreetMap
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L'isola è un Sito di interesse comunitario, ha un aspetto selvaggio e falesie che rappresentano un unicum geologico[7]
Un caro saluto al barcaiolo Vitaliano, del gozzo Desideria, molto competente, simpatico e desideroso di farti vedere gli anfratti e i luoghi meno conosciuti della costa, e alla simpatica signora Rita, sua cognata.
da wikipedia
Palmarola è un'isola situata nell'arcipelago delle Isole Ponziane, nel Mar Tirreno.
Indice
1 Origini del nome
2 Geografia
2.1 Scogli
3 Storia
4 Protezione
5 Fauna
6 Flora
7 Note
8 Bibliografia
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Origini del nome
L'isola deve il suo nome alla grande diffusione sul suo territorio della palma nana.[senza fonte]
Geografia
Si trova a circa 10 km ad ovest di Ponza ed è la terza isola per grandezza dell'arcipelago, dopo Ponza e Ventotene. Chiamata anche «la Forcina» per la sua forma, prende in realtà il nome dalla palma nana, unica palma originaria dell'Europa, che cresce selvatica sulla sua superficie. L'isola era nota in antichità col nome Palmaria.
Come le altre Isole Ponziane è di natura vulcanica, con colate laviche, domi e brecce di natura riolitica di età compresa tra 4,2 e 1 milioni di anni, con la fase eruttiva principale datata a circa 1,6 milioni di anni[1]; sono presenti significativi giacimenti di ossidiana[2].
I rilievi formano tre cime principali: Monte Guarnieri, Monte Tramontana e Monte Radica. Le due estremità dell’isola sono date dalle punte di Tramontana e di Mezzogiorno[3].
Scogli
Alcuni scogli presenti lungo la costa dell'isola:
Faraglione di Mezzogiorno
I Piatti
San Silverio
Scoglio Cappello
Scoglio Forcina
Le Galere
Scoglio Pallante
Scoglio Scuncillo
Scoglio Suvace
Storia
L'isola era molto frequentata nel Neolitico e nell'Eneolitico da tribù dedite al commercio di ossidiana, che introducevano nel continente. Sono stati ritrovati resti di ceramica e alcuni oggetti di ossidiana lavorati di età eneolitica[2].
A Palmarola fu esiliato e morì papa Silverio, Santo patrono del comune di Ponza che viene festeggiato il 20 giugno. Lo scoglio di San Silverio accoglie sulla sua sommità una piccola cappella che la tradizione popolare narra sia sorta sui resti della forzata residenza del Santo.
Abitata solo nel periodo estivo, diventa luogo di ritiro per i ponzesi che si rifugiano nelle case grotta, tipiche abitazioni scavate nella roccia di Palmarola.
L'abitudine di rifugiarsi nelle case-grotte è molto antica ed affonda le sue radici nella necessità di sfuggire ai pirati, durante il secolo XVIII. In un testo dell'Accademia Pontaniana è ricordato che:
«Giovanni Tagliamonte morto in età di centotrè anni andava spesso da Ponza a Palmarola, e mi raccontò varii di simili scontri coi corsari accaduti a lui non meno che ad altri Ponzesi nei dintorni di quest’isola. Egli aveva un'antica grotta tagliata nella rupe per abitazione vicino al piccolo porto di Palmarola [4]; ma per paura dei pirati passava molte delle sue notti sulla montagna in qualche grotta senza far fuoco, per non essere loro scoperto dal fumo»
(Andreas Eichholzer, 1855)
Protezione
Isole di Palmarola e Zannone[5]
Palmarola01.JPG
Tipo di area Sito di interesse comunitario
Stati Italia Italia
Superficie a terra 236 ha
Superficie a mare 5 ha
Provvedimenti istitutivi DM 02/08/2017 - G.U. 209 del 07-09-2017
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Fondali circostanti l'Isola di Palmarola[6]
Palmarola01.JPG
Tipo di area Sito di interesse comunitario
Stati Italia Italia
Superficie a mare 1929 ha
Provvedimenti istitutivi DM 02/08/2017 - G.U. 209 del 07-09-2017
Mappa di localizzazione
Wikimedia | © OpenStreetMap
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L'isola è un Sito di interesse comunitario, ha un aspetto selvaggio e falesie che rappresentano un unicum geologico[7]
Waypoints
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Bellissima escursione in barca per visitare, dal mare, le isole di Ponza e Palmarola. Penso sia forse il modo migliore per scoprire questi luoghi (soprattutto per quanto riguarda Palmarola e soprattutto se accompagnati da una buona guida).
Bellissimi bagni in acque limpidissime con colori che variano dal blu all'azzurro al verde acqua. Assolutamente consigliato.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Fantastica gita in barca, anche grazie a una guida eccezionale.