Discesa del Sile. Giorno 1 da Badoere a Casale sul Sile

Il Sile è il più lungo fiume di risorgiva d’Europa e scorre interamente in Veneto. È molto bello, le sue acque sono veramente pulite.
Non avendo trovato precedenti relazioni o tracce gps complete, ho contattato associazioni locali o chiunque sapevo frequentasse il Sile, per farmi raccontare cosa avrei trovato. Ringrazio tutti coloro che mi hanno dedicato il loro tempo ed in particolare Guido Stecker di ozone kayak per la sua competenza e disponibilità.
Scendendo il Sile, si attraversano lunghi tratti poco abitati, porzioni con bellissime ville che vi si affacciano e Treviso. L'abbondante presenza di avifauna e la ricca flora sono l'ideale cornice di viaggio.
Io ho provato a percorrerlo da monte fin da dove mi fosse stato possibile per poi raggiungere molto più a valle nella laguna di Venezia: Campalto (Mestre) dove ho concluso il mio tour.
Ho usato un kayak marino in composito come sapevo non esserci rapide o massi affioranti a rischio di impatti ed inoltre avevo con me l'attrezzatura da campeggio e per cucinare quindi i gavoni sono stati fondamentali.
Il livello idrometrico modesto del momento mi ha consentito di imbarcare a Badoere presso il ponte dei tre confini.
Di questo tratto di discesa vanno considerati vari elementi. Ci sono 6 sbarchi totali da fare fin dopo Treviso, di cui almeno due potenzialmente pericolosi.
Ci sono poi lunghi pezzi da percorrere a piedi con il kayak montato sul carrellino. E per ultimo, ma non per questo meno importante, il Sile nonostante abbia una spinta mediamente modesta ha pochi sbarchi, le sue sponde sono invase da rovi e come poi in tutti i fiumi si possono trovare grossi rami o alberi caduti. In caso di ribaltamento si andrebbe quindi in contro a situazioni di potenziale pericolo.
Il primo sbarco (wp) è a destra, appena prima dello scivolo di un antico mulino. Breve tratto a piedi e si riprende la discesa fino al lago alto di Quinto di Treviso. Sbarco (wp) e tratto a piedi (circa un chilometro) fino all'imbarco del lago basso. Attraversato questo, fare ATTENZIONE poco prima dello sbarramento, sulla sinistra dove c'è una piccola palizzata si trova l'unico sbarco possibile (wp), con risalita in acqua subito dopo lo sbarramento. Si scende ancora, ma arrivati presso il ponte del Leone (Canizzano) dove il fiume crea un'ansa, prestare la MASSIMA ATTENZIONE; tra le due case (wp) c'è uno scivolo dove sono riuscito agevolmente a sbarcare ed a calare la canoa legata ad una corda. L'imbarco poi è facile. Se invece si oltrepassa lo scivolo il fiume acquista pressione e passa sotto un ponte basso e diventa molto ma molto pericoloso. Io consiglio un attimo prima dell'ansa di sbarcare a sx (giardinetto pubblico curato) ed andare prima a piedi a verificare il passaggio. Da Canizzano a Treviso la discesa è tutta tranquilla. Io ho sbarcato presso i Canottieri del Sile, ma se fossero chiusi o magari troppo indaffarati poco prima ho visto diverse alternative. Treviso non si può attraversare in kayak perciò lunga camminata fino al ponte della ferrovia. La sponda è ripida ma ci sono le scalette per scenderla. Io ho calato con una corda la canoa montata sul carrellino. Si pagaia ancora fin oltre l'ospedale. In corrispondenza di un'ampia ansa a destra, si sbarca comodamente e si ricomincia a camminare per un buon tratto. Ultimo imbarco poco prima del cimitero dei burci calando da una piattaforma galleggiante. É un poco alta ma comunque fattibile. Fine tappa di giornata un paio di chilometri oltre Casale sul Sile (presenza di acqua potabile). Gli spazi per campeggiare durante la discesa sono veramente pochi, in alternativa ci sono strutture ricettive anche con pontili sul fiume.
Nota alla tappa: informarsi sempre prima sulle condizioni di navigabilità del fiume presso le varie associazioni locali, non sottovalutare la discesa.

Relazione su Gruppo Canoe Roma:
https://www.gruppocanoeroma.it/Fluviale/Fiumi/Sile02-03-06-22.htm

Tappa 2 https://www.wikiloc.com/kayaking-canoeing-trails/discesa-del-sile-giorno-2-da-casale-sul-sile-a-campalto-105498493