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Zucco Barbesino da Concenedo

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Trail stats

Distance
8.24 mi
Elevation gain
4,055 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
4,055 ft
Max elevation
7,077 ft
TrailRank 
61
Min elevation
2,983 ft
Trail type
Loop
Moving time
2 hours 28 minutes
Time
6 hours
Coordinates
1682
Uploaded
June 29, 2023
Recorded
June 2023
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near Concenedo, Lombardia (Italia)

Viewed 72 times, downloaded 3 times

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Itinerary description

CAPITOLO VII.


Dei corpi composti dei loro rapporti con gli elementi e dei rapporti fra gli
elementi e l’anima, i sensi e i costumi.

Ai quattro elementi semplici succedono immediatamente i quattro corpi
composti perfetti, cioè le pietre, i metalli, le piante e gli animali e quantunque
tutti gli elementi concorrano alla composizione di ciascuno di questi corpi,
ciascun corpo è maggiormente influenzato da un dato elemento. Infatti le
pietre provengono dalla terra, essendo pesanti e tendendo al basso e così
impregnate di secchezza ch’è impossibile liquefarle. I metalli sono acquosi e
fusibili e, com’è riconosciuto dai fisici e dai chimici, sono generati da un’acqua
densa e vischiosa o dal mercurio che anche esso è acquoso. Le piante hanno
tali rapporti con l’aria, che non potrebbero spuntare e svilupparsi che in piena
aria. Tutti gli animali infine traggono la loro forza dal fuoco e la loro origine dal
cielo e il fuoco è tanto naturale in essi, che non potrebbero vivere senza.
Ciascuno di questi corpi è poi contraddistinto dalle diverse qualità degli
elementi. Così, fra le pietre, quelle oscure e più pesanti derivano dalla terra;
quelle trasparenti provengono dall’acqua e citiamo fra queste il quarzo, il
berillo e le perle; quelle che galleggiano sull’acqua e sono spugnose, come la
pietra pomice e il tufo, sono materiate di aria; e alcune, come la pirite
l’asbesto e la pietra focaia, sono composte di fuoco. Anche tra i metalli, alcuno,
come il piombo e l’argento, è composto di terra, altri, come il mercurio,
d’acqua e così pure il rame e lo stagno derivano dall’aria e l’oro e il ferro dal
fuoco.
Nelle piante le radici traggono origine dalla terra pel loro spessore, le foglie
dall’acqua pel succo, i fiori dall’aria per la sottigliezza, le sementi dal fuoco per
lo spirito generativo. Inoltre ve n’hanno di calde, di fredde, di umide e di
secche, che prendono i loro nomi dalle qualità degli elementi. Fra gli animali
alcuni sono dominati dalla terra e vi s’annidano, i vermi, ad esempio, e le
talpe; altri, i pesci, dall’acqua; altri, gli uccelli, dall’aria; altri dal fuoco, come le
salamandre e le cicale, nonché i piccioni lo struzzo ed i leoni, che son pieni di
calore e che il saggio chiama bestie dall’alito infuocato. Di più negli animali le
ossa hanno rapporto con la terra, la carne con l’aria, lo spirito vitale col fuoco e
gli umori con l’acqua. E la collera è come il fuoco, il sangue come l’aria, la
pituita come l’acqua, la bile come la terra. Infine nell’anima, secondo il parere
di Sant’Agostino, l’intelletto è simile al fuoco, la ragione all’aria,
l’immaginazione all’acqua e i sentimenti alla terra. La stessa disposizione si
osserva nei sensi, perché la vista, che è attiva mercé la luce che deriva da fuoco, partecipa del fuoco; l’udito dell’aria, il suono provenendo dalla
percussione dell’aria; l’odorato e il gusto dell’acqua, senza la cui umidità non
potrebbero esistere i sapori e gli odori; e il tatto è affatto terrestre e si riferisce
precipuamente ai corpi più spessi. Questa analogia non manca neanche negli
atti umani, perché il moto tardo e grave ha della terra; il timore la lentezza e
la pigrizia hanno rapporto con l’acqua; la gaiezza e l’amabilità con l’aria; e
l’impeto e l’ira rassomigliano al fuoco.
Gli elementi dunque primeggiano in tutte le cose e in tutti gli esseri, ne
costituiscono l’intera composizione e le proprietà e comunicano loro le proprie
virtù.



CAPITOLO VIII.


Della maniera con cui gli elementi si ritrovano nei cieli, negli astri, nei
demoni, negli angeli e in Dio stesso.

E’ opinione comune fra i platonici che come nel mondo archetipo tutto si
trovi in tutte le cose, lo stesso avvenga nel mondo corporale, con la sola
differenza che vi si trova in modo diverso, a seconda cioè la differente natura
dei soggetti che ricevono le influenze o le impressioni. Così gli Elementi sono
non solo in tutte le cose terrene, ma anche nei cieli, nelle Stelle, nei demoni,
negli angeli e in Dio Stesso, che è il creatore e l’animatore di tutte le cose. Ma
se gli elementi s’incontrano in questo mondo inferiore sotto forme grossolane e
materializzate, nei cieli invece sono allo stato di purezza e in tutta la loro
potenza. Così la solidità della terra non avrà nulla di grossolano e di materiale,
l’agilità dell’aria non sarà velata da alcuna nebulosità, il calore del fuoco non
avrà ardori, ma solo splendori e vivificazioni.
Tra gli astri Marte e il Sole partecipano del fuoco, Giove e Venere dell’aria,
Saturno e Mercurio dell’acqua e quelli dell’ottavo cielo della terra, così come la
Luna (che altri nonpertanto credono essere composta d’acqua,) per la ragione
che a simiglianza della terra attrae le acque celesti e imbevuta di esse ce le
trasmette e comunica per la sua vicinanza.
Tra le costellazioni alcune sono dominate dal fuoco, altre dall’aria, dalla
terra e dall’acqua, perché gli elementi governano i cieli e vi distribuiscono le
loro quattro qualità secondo i loro tre ordini differenti e il principio il mezzo e la
fine di ciascuno di essi. Così l’Ariete prende il suo principio dal fuoco, il Leone il
suo progredire e il suo accrescimento, il Sagittario la sua fine; il Toro trae il
solo principio dalla terra, la Vergine il suo progresso, il Capricorno la sua fine; i
Gemelli prendono il loro principio dall’aria, la Bilancia il progresso, l’Acquario la
fine; il Cancro prende il principio dall’acqua, lo Scorpione il suo progresso, i
Pesci la fine.
Gli elementi formano dunque e compongono con la loro mescolanza tutti i
corpi, non esclusi i pianeti e i segni zodiacali. Lo stesso dicasi degli spiriti, di
cui alcuni rassomigliano al fuoco o alla terra e altri all’aria o all’acqua, e lo
stesso è detto da alcuni dei quattro fiumi infernali, di cui Flegetonte partecipa
del fuoco, Cocito dell’aria, Stige dell’acqua e Acheronte della terra. La Sant




Complesso di dottrine esoteriche, di natura astrologica e religiosa, nel quale
confluì durante l'ellenismo una parte della tradizione sapienziale e sacerdotale egizia, insieme
con altri apporti orientali. Deriva da Ermes, il dio con il quale i Greci identificavano l'egizio Thoth,
che avrebbe per primo rivelato tali dottrine. La prima fase delle dottrine ermetiche coincide con le
speculazioni astrologiche dei sacerdoti egizi. Nel III sec. a.C. gran parte di quel materiale fu
tradotto in greco, organizzati in trattati, la cui paternità veniva attribuita a Ermete Trismegisto. Alla
medesima corrente appartengono gli scritti astrologici del sec. I a.C., summa della scienza
esoterica di un circolo di iniziati che in Egitto era chiamata filosofia, ma nulla aveva a che fare
con il significato che tale termine aveva in Grecia. Si trattava di rivelazioni divine, oracolari, che
non si limitavano più alla dottrina astrologica, ma abbracciavano anche insegnamenti
cosmogonici, metafisici, escatologici, ecc. Nei primi secoli della nuova era, andò formandosi una
vera e propria letteratura ermetica il cui testo più antico è probabilmente "Kore kosmou" (La
fanciulla del mondo), depositario di una dottrina segreta insegnata da Ermes-Thoth a Kamephis
e da lui trasmessa ad Iside che l'avrebbe affidata al figlio Oro. Da citare anche i 17 trattati del
Corpus Ermeticum e l'Asclepius, forse di Apuleio. Gli scritti ermetici, comunque, non sono
concordi nel contenuto dottrinale nè sono riconducibili a strutture uniformi. Per ermetismo si
intende anche la filosofia ermetica, ossia la corrente di pensiero di stampo misteriosofico che si
rifà agli scritti del Corpus Ermeticum e si sviluppa in età ellenistica, mantenendo suoi filoni che
attraverso il Medioevo, il Rinascimento ed il cosiddetto "secolo dei lumi", giungono fino a noi.
Ermetisti, o filosofi ermetici, erano detti coloro che, alchemicamente, perseguono il
raggiungimento della Grande Opera, intesa come realizzazione spirituale.
Termine che definisce una delle più importanti dottrine iniziatiche, che si aprono al cospetto
d'ogni "ricercatore della Verità". L'E. è noto come "corrente mistica e filosofica", sorta nel tardo
ellenismo (II e III secolo dopo Cristo), basata su alcuni scritti antichi, in buona parte attribuiti Ermete Trismegisto (Hermes Trismegistos), un personaggio emblematico e misterioso,
considerato dai filosofi stoici la personificazione della parola, o logos. L'intera cultura, tradizione e
teologia dell'antico Egitto sono impregnate dalla saggezza di questa dottrina, adottata e diffusa
poi in tutto il mondo conosciuto alcuni millenni prima della nostra era. L'origine dell'E. è collocata
a metà tra storia e leggenda, ed ha per fondamento quella che è ritenuta la più famosa tra le
opere attribuite proprio ad Ermete Trismegisto, ovvero la "Tavola di Smeraldo", detta anche
smeraldina o smaragdina .A quanti fossero interessati ad approfondire lo studio di questo
documento unico, si raccomanda la lettura dell'appendice II alla Scala dei filosofi, la Scala
philosophorum (5), oppure dell'ancor più famosa opera del Burckhardt (6). Opportuno
rammentare comunque come questa sia pervenuta a noi quale ultima pagina di un'opera
composta d'una cinquantina di fogli, risalenti al VI-VIII secolo dell'era volgare, originariamente
redatti in lingua araba ed introdotti in Europa attraverso le invasioni islamiche. La Tavola era
stata scritta in lingua fenicia, poi tradotta successivamente in greco, siriaco (dialetto aramaico
orientale), arabo, latino, francese e, più recentemente, in italiano. Immaginabili le contaminazioni
e distorsioni introdottevi. Il suo mitico scopritore, il saggio Apollonio di Tiana, pare fosse riuscito a
penetrare in una cripta posta proprio sotto la statua di Thoth-Ermete, trovandovi un vegliardo,
uno "cheikh", seduto su un trono d'oro. Egli teneva in mano una "Tavoletta di Smeraldo", su cui
era scritto: "E' qui la formazione della natura". Davanti a lui v'era un libro, su cui si le

Waypoints

PictographPhoto Altitude 3,033 ft
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Concenedo

PictographPhoto Altitude 3,049 ft
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Foto

PictographPanorama Altitude 3,879 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 4,963 ft
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Panorama

PictographIntersection Altitude 5,250 ft
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Bivio

PictographPanorama Altitude 5,387 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 5,671 ft
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Panorama

PictographSummit Altitude 6,064 ft
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Zucco orscellera

PictographSummit Altitude 6,095 ft
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Vetta

PictographPanorama Altitude 6,063 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 5,882 ft
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Bocchetta di Pesciola

PictographMountain hut Altitude 5,843 ft
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Rifugio Lecco

PictographPanorama Altitude 6,008 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 6,250 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 6,737 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 6,984 ft
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Panorama

PictographSummit Altitude 7,066 ft
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Zucco Barbesino

PictographSummit Altitude 7,072 ft
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Zucco Barbesino

PictographSummit Altitude 7,079 ft
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Zucco Barbesino

PictographSummit Altitude 7,067 ft
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Zucco Barbesino

PictographPanorama Altitude 6,986 ft
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Anticima

PictographPanorama Altitude 6,749 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 6,377 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 5,583 ft
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Baita di Pesciola

PictographIntersection Altitude 4,562 ft
Photo ofPesciola bassa

Pesciola bassa

PictographPanorama Altitude 4,115 ft
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Panorama

PictographIntersection Altitude 3,996 ft
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Bivio

PictographIntersection Altitude 3,934 ft
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Acquadela

PictographPanorama Altitude 3,341 ft
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Panorama

PictographPanorama Altitude 3,080 ft
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Panorama

Comments  (2)

  • pablo.cremagnani Jun 30, 2023

    Grande Pedro! ;-) Quando mi porti a fare una bella escursione? Saro' in Italia qualche giorno tra luglio e agosto... contattami (@)

  • pablo.cremagnani Jun 30, 2023

    p a b l o . c r e m a g n a n i @ g m a i l . c o m

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