Zona operativa partigiano Janosik, comune Bagno di Romagna, provincia Forlì-Cesena

Partenza > monumento > Cà i Fondi > Maestà della Casaccia > La Casaccia > Cà del Tosco > Cà Palaino > Trappisa di sotto > Chiesa di San Donato > arrivo.

[!] ATTENZIONE AL SEGNALE DI RETE: per quasi tutto il percorso, compresa la partenza da Strabatenza, c'è un pessimo segnale se non addirittura nullo, conviene precaricare la mappa online dell'app, senza scaricare la mappa offline Italia - nord, perché manca il sentiero in questione. [!]
Breve percorso sulle tracce del partigiano Janosik, nome di battaglia di Giorgio Ceredi (1925-2016), partigiano e commissario politico del secondo distaccamento, II^ zona, dell'8^ Brigata Garibaldi, sul sentiero che si snoda tra i principali punti di interesse della lotta partigiana in queste zone.
Ho scelto come inizio Strabatenza, così da avere il percorso per buona parte in discesa, come unica vera salita la Salgheda: antica strada (oggi sentiero) che da Trappisa arriva fino a La Villa, centro del paese di Strabatenza.
Dal parcheggio del tornante, trovi due inizi di sentiero: il primo, segnato dal piccolo cartello ligneo con sopra identificato La Salgheda, mentre il secondo, poco più a monte, identificato dal monumento ai partigiani dell'8 brigata, vicino alla Fonte Giovanni. Al primo bivio (punto 1 sulla mappa) prosegui sulla sinistra seguendo la stella rossa, caso più unico che raro, dove al posto degli onnipresenti segnavia bianco-rossi del CAI, la stella simbolo delle formazioni partigiane comuniste, identifica il sentiero. Oltrepassa un primo guado al punto 2, per arrivare al ponticello in pietra (punto 3) e al rudere de I Fondi, segui la segnavia stellata col secondo sentiero di sinistra. Uscendo dal bosco al tornante del punto 4, in concomitanza dell'edicola religiosa Maestà della Casaccia (datata 1886), potrai ammirare il panorama di sinistra della valle del Fosso di Strabatenza e a destra di quella del Fosso di Palaino, del Parco delle Foreste Casentinesi. Poco oltre troverai due tratti dal terreno marnoso arenacea (punti 5 e 6) neanche dire esposti, con un sostegno di corda, probabilmente necessario in caso di neve, ma niente di pericoloso. Rientrando nel bosco arriverai ai ruderi di La Casaccia, sede del Comando del II° distaccamento della II^ zona. Oltrepassato il guado del Fosso del Palaino al punto 7 e un altro non segnato al 8, troverai al bivio (punto 9) una pietra, con la stella indicante il sentiero a sinistra, ma a destra un altro, ben battuto ma non segnato, ti condurrà ai ruderi di Cà del Tosco, sede del II° distaccamento dove operò Janosik e dove una lapide ricorda due sorelle, morte nel 1951, per una guerra finita da tempo ma che poteva ancora ferire. Ridiscendendo al precedente bivio prosegui il sentiero sulla destra; presta attenzione in vicinanza del punto 10, perché dal sentiero segnato si diramano altri camminamenti non segnati. Appena passato il rudere di Cà Palaino, attraversa il guado (punto 11) e al bivio (punto 12) svolta a sinistra, sulla destra trovi un prolungamento fino a uno speroncino di roccia, senza nessuna particolare visuale. Oltrepassa l'ultimo guado (punto 13) e a Trappisa di Sopra (punto 14) effettua il tornante per proseguire sul sentiero, che veniva chiamato Salgheda. Mantieni la destra al punto 15, per sbucare sulla strada al 16 e rientrare sul sentiero al 17. Al bivio del punto 18 devi svoltare a destra, perché a sinistra è chiusa da una sbarra, quindi subito a sinistra sulla strada, passando a fianco della chiesa di San Donato, la canonica è stata prima sede del Comando Gruppo Brigate Romagna nel febbraio-aprile 1944 e da maggio sede del Comando dell'8^ Brigata Garibaldi Romagna, 2^ zona.
Arrivato all'auto, potresti prolungare la camminata sulla strada per altri 200m, fino al cimitero, luogo ameno e caratteristico dal sapore agrodolce.