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Vidor, Col Polenta e lungo Teva

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Trail stats

Distance
3.16 mi
Elevation gain
492 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
492 ft
Max elevation
742 ft
TrailRank 
32
Min elevation
500 ft
Trail type
Loop
Time
one hour 52 minutes
Coordinates
1301
Uploaded
April 11, 2024
Recorded
March 2024
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near Vidor, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Vidor – Castello - Tempio Oratorio Sacrario dell’Addolorata – Sentiero dei Cipressi - Col Carpenon – Col Polenta – Via Grazie - Vidor

Dal parcheggio di Via Ippolito si imbocca la salita al Col del Castello, caratterizzata da una Via Crucis, che porta al Tempio Oratorio Sacrario dell’Addolorata. L’edificio sorge sul colle che ospitava l'antico castello medioevale dei signori di Vidor, distrutto nel 1510 durante la guerra della Lega di Cambrai. Fu eretto nel 1925 su progetto dell'architetto veneziano Brenno del Giudice, che seppe sfruttare la naturale pendenza del colle ricavando una cripta, aggiungendo un avancorpo e realizzando sopra questi un Oratorio di ricordo barocco. L'attuale complesso, dotato di due piccoli campanili, è composto dal Tempio della Beata Vergine Addolorata, preceduto da un porticato e da un grande terrazzo. Sulla facciata, all'interno della torre più alta, si può ammirare la statua della Vittoria Alata, opera dello scultore veneziano Martinuzzi. Nella parte seminterrata si trova l'ossario dove sono state tumulate le spoglie di 70 soldati, vidoresi e non, caduti durante le due guerre. Nella parte inferiore un piccolo museo contiene reperti bellici e riproduzioni fotografiche. Durante gli anni '70, nella parte esterna, sono stati collocati alcuni cannoni utilizzati nel 15-18. Ci si sposta ora sul retro dell’edificio, in prossimità del cippo dedicato al Maggiore Ippolito Banfi. Da qui si diramano una serie di sentieri tematici, in un ginepraio di tabelle e indicazioni poco usufruibili che spesso si perdono nel nulla: “La Grande Guerra da Ponte a Ponte”, percorso storico emozionale che si sviluppa lungo la prima linea austro-ungarica del fronte sul Piave, “Dal Sacro al Prosecco”, itinerario storico naturalistico istituito dal Comune di Vidor, il nuovo “T1 - Cammino delle Colline del Prosecco” promosso dalla Regione Veneto ed il “Sentiero dei Cipressi” che collega al vicino Col Carpenon, nostra prossima meta. L’evidente fila di alberi è posizionata sulla linea di fronte della famosa battaglia del 10 novembre 1917 a ricordo del sacrificio di 300 alpini e 15 loro ufficiali. Scesi dal secondo colle, dove è posizionata una panchina, si prosegue tra i vigneti seguendo le indicazioni del T1. Dopo circa 700 m si arriva così al Col Polenta, dove le indicazioni si perdono. Il Cammino delle Colline del Prosecco proseguirebbe a destra, ignorando la la salita. Sul versante opposto del Col Polenta, la cui cima è caratterizzata da un piccolo anfratto, si dirama un dedalo di sentieri. Intuitivamente ci si dirige verso nord fino a sbucare su una strada di campagna che porta in Via Grazie. Sulla destra, a poca distanza, sorge il Santuario di Santa Maria delle Grazie (o Madonna delle Grazie), in frazione Colbertaldo, luogo di culto già dalla metà del 1300, con annesso convento eretto tra il 1520 ed il 1530. Girando a sinistra si oltrepassa un bel rustico ristrutturato adibito a bed & breakfast, il cui accesso sud è però delimitato da un profondo guado sul Teva, piccolo corso d’acqua a carattere torrentizio che ha rappresentato un importante riferimento per la comunità di Valdobbiadene e Vidor, consentendo l’insediamento di diversi opifici. Oggi di estremo interesse naturalistico data la presenza del Falco Pescatore. Decidiamo così di percorrere la sua sinistra orografica proseguendo tra vigneti, ignorando anche la successiva possibilità di guado, fino a incontrare un bellissimo single track a mezza altezza sul versante nord ovest del Col Carpenon. Si giunge così ad un tratturo dove una segnaletica in legno indica il Castello alla nostra sinistra. Seguiamo l’indicazione ma, giunti in prossimità di un altro vigneto, si perde ogni traccia. Salendo lungo la verticale del terrazzamento si torna così, in maniera poco agevole, sul Sentiero dei Cipressi. Da qui, con una variante per Borgo Busnello al punto di partenza.

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