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Via dei Cavalleggeri da Cala Moresca a Baratti

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Trail stats

Distance
8.19 mi
Elevation gain
1,621 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,703 ft
Max elevation
394 ft
TrailRank 
39
Min elevation
0 ft
Trail type
One Way
Time
6 hours 41 minutes
Coordinates
4198
Uploaded
March 12, 2023
Recorded
March 2023
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near Salivoli, Toscana (Italia)

Viewed 607 times, downloaded 5 times

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Itinerary description

L’itinerario parte da Salivoli e più precisamente dal parcheggio di Cala Moresca, dove c’è uno degli ingressi alla rete di sentieri della zona; raggiunge il golfo di Baratti percorrendo per intero la costa rocciosa e impervia del promontorio di Piombino e Populonia.

Si percorre il sentiero n°302, chiamato anche Via dei Cavalleggeri, inizialmente su largo fondo sterrato e poi su sentiero in mezzo alla macchia mediterranea. La Via, che originariamente aveva uno sviluppo di circa 200 km e percorreva gran parte della costa tirrenica toscana a sud di Livorno, venne creata dal governo mediceo dal XVI secolo come strada di servizio al complesso sistema di fortificazioni che avrebbero dovuto contrastare le incursioni dei pirati turchi e dei corsari Barbareschi: scomparso il pericolo delle scorrerie diventò più prosaicamente una strada di controllo utilizzata per reprimere il contrabbando e sorvegliare le navi commerciali.

Il percorso in parte è pavimentato perché sul finire del '700 diventò "strada regia" e in epoca napoleonica si tentò di renderla carrabile; ma la zona del promontorio di Piombino con la sua morfologia non era adatta al transito dei mezzi, e quindi la strada venne abbandonata.

Si cammina quasi sempre a mezza costa, immersi nella macchia mediterranea; di tanto in tanto il panorama si apre ed offre un'ampia visuale sulle scogliere e sulle isole dell’Arcipelago Toscano, in primis l’Isola d’Elba. Nelle giornate più limpide si scorgono anche i monti della Corsica.

Periodicamente brevi deviazioni portano alle spiaggette e alle cale che si aprono ai piedi delle scogliere. Le più scenografiche sono quelle di Cala San Quirico e quasi di seguito la Buca delle Fate: una piccola baia sovrastata da un'ampia scogliera che deve il suo nome alla presenza di numerose tombe etrusche del VI sec. a.C. dette comunemente "buche"; piccoli antri che gli antichi ritenevano essere il rifugio di esseri soprannaturali.

Dopo la Buca delle Fate il sentiero risale in quota e prosegue - con qualche incertezza dovuta alla presenza di alcune frane e all'attraversamento di un'area privata delimitata da un reticolato (aperto in un punto per consentire l'ingresso agli escursionisti) e con una scaletta malconcia all'uscita - per raggiungere in breve il fanale di Baratti, punto di arrivo del nostro itinerario.

Siamo poi rientrati a Cala Moresca con una macchina lasciata la mattina, prima di cominciare l'escursione, nel parcheggio dell'area archeologica di Baratti. E' anche possibile farsi venire a prendere da vari NCC oppure tornare a Piombino con l'autobus di linea, ma solo durante la stagione balneare.

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