Via degli Dei - tappa 5 (02/05/2022)
near San Piero a Sieve, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ripartendo dal centro storico di San Piero a Sieve, si segue la strada asfaltata con indicazioni per la Fortezza Medicea. Una volta saliti si prende la strada bianca a destra seguendo la segnaletica CAI Bo-Fi. Dopo poco si può effettuare una piccola deviazione per vedere la Fortezza Medicea di San Martino (chiusa però al pubblico). La fortificazione occupa un intero colle: domina l'abitato di San Piero a Sieve e gran parte del Mugello. La sua costruzione fu fortemente voluta da Cosimo I de' Medici per porre un baluardo a difesa dei possedimenti della famiglia e dello Stato Fiorentino oltre che per soddisfare le pressanti richieste delle popolazioni locali, stanche dei continui saccheggi perpetuate ai loro danni da eserciti e bande provenienti dal nord. E' considerata una delle più estese fortificazioni italiane di tutti i tempi.
Continuando si arriva ad una strada asfaltata. Una volta imboccata si gira a destra, e dopo pochi metri si attraversa la strada per prendere lo sterrato sulla sinistra con l'indicazione “Trebbio, Cadenzano”.
Si prosegue sul sentiero fino a un grande bivio dove si prende la strada sulla sinistra in salita fino ad incontrare sulla destra un tabernacolo del 1664. Si continua sulla strada che sale leggermente per godere dello splendido panorama e le ampie distese di alberi di ulivo. In località Trebbio si può effettuare una breve deviazione per ammirare il Castello del Trebbio.
Si procede seguendo le indicazioni CAI 17 Bo-Fi Bivigliano sulla strada che si snoda attraverso lo straordinario panorama del Mugello tra ulivi, borghi e tabernacoli. Raggiunte la strada statale per Firenze si gira a sinistra per Tagliaferro, scendendo fino ad incontrare nuovamente i segnali CAI per Bivigliano sul muretto che circonda una grande casa rossa.
Superato un cancello che porta su una strada bianca si trova l'indicazione di svoltare a sinistra, lasciata quindi alle spalle la strada sterrata si prosegue nel bosco.
Il sentiero sale e arriva al bivio: CAI 00 e CAI 00-60: si segue il primo girando a destra e proseguendo sulla strada bianca.
Arrivati ad un piccolo spiazzo denominato “Camporomano” il sentiero riprende a destra nel bosco. Si continua sul tracciato fino alla strada asfaltata a alla Badia del Buonsollazzo che si può ammirare sulla destra fino sentiero a sinistra che indica il Monte Senario.
Il sentiero prosegue in salita fino ad incrociare un cancello che dà sulla strada asfaltata che conduce al Convento di Monte Senario.
Dopo una sosta nel punto di ristoro dei frati, si imbocca la strada sterrata che costeggia il Convento sulla destra e si scende lungo il viale alberato fino al sentiero che scende nel bosco sulla sinistra che termina su una strada asfaltata.
Il percorso prosegue sulla strada puntando a Vetta le Croci che si raggiunge dopo circa mezz’ora. Questo tratto che porta ad Olmo è completamente aperto e attraversa una distesa di campi con panorami mozzafiato e splendidi scorci su Fiesole e Firenze.
Raggiunto infine Poggio Pratone inizia la discesa che conduce a Fiesole e quindi a Firenze.
Waypoints
Badia del Buonsollazzo
Di essa si ha notizia fin dall’undicesimo secolo, fatta costruire - narra la leggenda- dal Conte Ugo di Toscana, che perdutosi in quei boschi, avrebbe fatto voto di erigerla se si fosse salvato. Fu affidata a comunità benedettine cluniacensi prima e cistercensi poi. All’inizio del ‘700 il monastero fu completamente fatto restaurare dal Granduca Cosimo III, che lo affidò a una comunità di trappisti, e a Buonsollazzo fu fondata la prima “Trappa d’Italia. Per giungere agli ultimi tempi, quando nella Badia mugellana i camaldolesi vi insediarono un collegio, nel quale hanno ricevuto la loro prima formazione varie generazioni di monaci. Lo splendido complesso da molti anni vuoto, depredato all’interno di tutto, di proprietà fino al 2004 dell’Ordine dei Camaldolesi, la Badia è stata acquistata da un privato, un industriale padovano, che con la Buonsollazzo srl pensava a un albergo, o a una beauty farm, senza però aver ancora stabilito niente di preciso. Successivamente si è vociferato della realizzazione di appartamenti, ma incompatibile con il vincolo della Sovrintendenza ai Beni artistici e storici. Vederla cadere a pezzi è un gran peccato. Quasi quanto farci decine di appartamenti e mini appartamenti.
Convento di Monte Senario
Il monte è coronato da una abetaia frutto della grande e antica esperienza dei monaci del convento di monte Senario. Le sue pendici più basse sono invece ricoperte di castagneti secolari. Nel 1240 gli Ubaldini donarono al vescovo di Firenze una parte del monte in favore dei sette Santi fondatori dell'ordine dei Servi di Maria i quali fondarono il convento di monte Senario.
Vetta le Croci
Poggio Pratone
Il suo nome indica appunto come questa vetta sia costituita da un grande prato dal quale si può ammirare uno splendido panorama a 360 gradi, a sud la cupola del Brunelleschi a nord l'abbazia di monte Senario. Sul cippo monumentale, posto al culmine, sono riportate alcune frasi del poeta Bruno Cicognani che ricordano come questo poggio possa essere considerato come "...il tuo cuore, o Toscana..."
Fiesole
Città etrusca con ampia zona archeologica attraversando il cui centro si possono osservare il teatro romano, la Cattedrale di San Romolo, il Convento di San Francesco dove sorge l'acropoli. A Fiesole è possibile visitare anche le cave famose per la pietra arenaria, detta "fiesolana", oggi vi è allestito un parco.
Firenze
La Cattedrale di Santa Maria del Fiore fu costruita in stile gotico sul sito dove si ergeva l'antica cattedrale di Firenze, la Chiesa di Santa Reparata, i cui resti sono visibili nella cripta. La cattedrale fu iniziata alla fine del XIII secolo da Arnolfo di Cambio, mentre la bellissima cupola di Filippo Brunelleschi fu aggiunta nel XV secolo. La chiesa fu consacrata quando la facciata era ancora da terminare (fu poi completamente rifatta nel XIX secolo). La facciata è ricoperta di marmi color rosa, bianco e verde.
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