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Verona - Chievo pista ciclabile dell Adige Sole

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Trail stats

Distance
4.88 mi
Elevation gain
85 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
69 ft
Max elevation
231 ft
TrailRank 
40
Min elevation
176 ft
Trail type
One Way
Coordinates
631
Uploaded
March 20, 2013
Recorded
March 2013
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near Verona, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Riferimenti internet
http://www.amicidellabicicletta.it/spip/spip.php?article39
Canale Camuzzoni e Piste ciclabili a Verona

Il Comune annuncia che si è arrivati all’’accordo per realizzare la ciclopista sul Canale Camuzzoni, gli AdB esprimono il loro piacere, però sono contenti ma non scemi e ne approfittano per mettere qualche puntino sulle i. L’Arena pubblica solo la prima parte dell’intervento e il Vicesindaco e Assessore all’Ecologia Luca Bajona, forse prendendo fischi per fiaschi (ha letto solo l’articolo sull’Arena?), parte in quarta, reagendo pesantemente ..... gli AdB si vedono costretti a rispondergli ancora pubblicamente. Cronistoria di una "polemica" che speriamo abbia un seguito più costruttivo.
Antefatto

Articolo dall’Arena di sabato 25 agosto

Accordo tra Comune e Consorzio per mettere in sicurezza un percorso di 4 chilometri sull’argine
In bici lungo il Camuzzoni
Pista ciclabile e pedonale da Chievo a Porta Nuova

L’argine sinistro del canale Camuzzoni sarà percorribile, a piedi o in bicicletta, nel tratto tra la diga di Chievo e via Della Bona, in prossimità della stazione ferroviaria di Porta Nuova. E’ il positivo risultato dell’accordo preliminare messo a punto fra il Consorzio canale industriale Giulio Camuzzoni e il Comune di Verona, sottoscritto dall’assessore all’Ecologia, Luca Bajona e dal presidente del Consorzio, Stefano Bianchi. L’accordo, che riguarda la concessione al Comune del tratto in questione, dovrà trasformarsi, una volta definiti tutti i dettagli tecnici progettuali e di sicurezza, in una convenzione vera e propria. «E’ un accordo - riferisce Bajona - che "inseguivamo" da diversi anni e siamo grati al presidente Bianchi per aver risposto alle aspettative della città. La pista costituirà una naturale prosecuzione del percorso di lungadige Attiraglio, già ampiamente usufruito dai cittadini nelle domeniche di chiusura al traffico. Si tratta di un’acquisizione importante, a vantaggio della pratica ludico-sportiva di tanti veronesi». L’accordo prevede la messa a disposizione, da parte del Consorzio, a titolo assolutamente gratuito dell’argine, ampio circa due metri e mezzo e lungo tre chilometri 900 metri.
In sede di accordo preliminare, si è stabilito che il Comune procederà a proprie spese alla realizzazione degli interventi (spianamento, pavimentazione, recinzione, installazione di cartellonistica e quant’altro) necessari all’utilizzo del tratto di argine quale "via pedonabile e ciclabile". Al Comune faranno capo gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria inerenti alle strutture (pavimentazione, recinzione, accessi e cartellonistica). Al Consorzio spetterà, invece, la manutenzione e lo sfalcio dell’argine erboso verso il canale oltre il limite del percorso ciclo-pedonale, nonché delle aree che rimangono, comunque, esterne al percorso stesso.
Il Comune metterà a disposizione del Consorzio (che viene sollevato da ogni responsabilità derivante dall’uso pubblico del percorso) un numero adeguato di ingressi, da definirsi in sede di convenzione, per permettere il libero accesso al personale del Consorzio stesso, per interventi di manutenzione al canale o alle sue sponde. Il Consorzio potrà provvedere, previo avviso, a chiusure parziali di tratti della pista ciclabile per interventi di manutenzione straordinaria agli argini, come pure alla chiusura totale in casi di pericolo derivanti da piene dell’Adige e altre situazioni di pericolo.
La convenzione avrà durata dalla data della stipula fino alla scadenza del 2010. «Si tratta - precisa il presidente Bianchi - di una scadenza "dovuta", legata al periodo di concessione del Canale da parte del ministero dell’Industria, ma si intende tacitamente prorogata per un ulteriore periodo di dieci anni, contestualmente al rinnovo della concessione al Consorzio dell’uso del canale da parte del ministro dell’Industria e dell’artigianato. Riteniamo che la concessione da parte del Consorzio dell’utilizzo dell’argine sia un atto dovuto nei confronti della città. Quando tutto sarà stato messo in sicurezza, Verona avrà una struttura in più per avvicinarsi alle città mitteleuropee, dove c’è molta più attenzione alle piste ciclabili». E Gianni Curti, consigliere di amministrazione del Consorzio, evidenzia come «dovrebbe essere maggiore l’impegno per le piste ciclabili». «Sta riscuotendo - rileva - molto successo la pista ciclabile tra S. Martino ed Montorio, per la quale l’ottava circoscrizione ha fatto veramente un bel lavoro. Sarebbe molto bello che la pista ciclabile potesse proseguire lungo i canali anche in direzione Bussolengo e Rivoli: da anni se ne parla, vi sono state tante promesse, ma nulla è stato fatto. Credo che la Provincia potrebbe impegnarsi su questo tema».

Il comunicato degli AdB

Pubblicato parzialmente dall’Arena mercoledì 29 agosto, con il titolo "E’ nostro il progetto della pista ciclabile". Lo riportiamo integralmente, evidenziando in rosso la parte pubblicata dal quotidiano.

Alla redazione dell’Arena
e p.c. Assessore al Traffico
Assessore all’Ecologia

In relazione all’articolo comparso sull’Arena di sabato 25 agosto “In bici lungo il Camuzzoni”, ci fa piacere apprendere che, dopo anni di “timidi” inseguimenti, finalmente si è giunti all’accordo tra il Comune ed il Consorzio del Canale.

E’ bene ricordare a tutti, per onor di cronaca, che la proposta di costruire una pista ciclabile lungo il Canale Camuzzoni è nostra e risale al 1987 (fascicolo “Idee per un progetto di rete di piste ciclabili a Verona”, Amici della Bicicletta e Lega Ambiente 1987), seguita nel 1989 da un progetto tecnico di fattibilità (realizzato per gli Amici della Bicicletta dall’Ing. Passigato) e compresa tra le richieste di una nostra petizione che raccolse 6.000 firme (“4 ciclopiste per i mondiali”).
Nel 1989 il progetto fu comunque inserito nei “piani” del Comune di Verona e, in seguito, ottenne un finanziamento dalla Regione Veneto.
Ci sono voluti quindi ben 14 anni solo per arrivare ad un accordo tra Comune e Consorzio. Alleluia.

Ci chiediamo ora quanti decenni ci vorranno per avere anche un progetto esecutivo, un finanziamento, un appalto, ecc. Nel frattempo c’è il rischio che cambino almeno 3 Giunte, magari anche l’Ente gestore del Canale e infine che qualcuno si “rimangi” il tutto.
Non vorremmo, cioè, che andasse a finire come il progetto della ciclopista turistica lungo il Canale Biffis (Val d’Adige - Verona), citata nello stesso articolo dell’Arena, per il quale la Provincia arrivò ad un accordo con l’ENEL e ad uno stanziamento di fondi, che furono poi “smentiti” al primo cambio politico (dall’attuale Amministrazione). E’ inesatto dire, come si afferma nell’articolo, che ci sono state solo promesse, in realtà l’iter era avviato, poi ci sono stati ben precisi “retrofront”.
Nell’auspicabile ipotesi che si volesse riprendere il progetto, temiamo si debba ripartire da zero (è ancora valido l’accordo con l’ENEL ?).
Va ricordato che la ciclopista del Biffis diverrebbe parte qualificante della Ciclopista del Sole (itinerario cicloturistico italiano dal Brennero a Roma), inserita nel percorso europeo Eurovelo n. 7 “Middle Europe Route, Capo Nord - Malta” (Eurovelo è una rete cicloturistica Europea, in parte già realizzata, supportata dalla Comunità Europea, che prevede 12 grandi percorsi, di cui 3 passerebbero per l’Italia, purtroppo per la sua inerzia ancora “fanalino di coda”).
La realizzazione di questo tratto, connettendolo a nord con la Ciclopista dell’Adige della Provincia di Trento e a sud con la Ciclabile del Mincio, significherebbe il completamento del tracciato da Bolzano fino a Mantova. Un percorso europeo quindi già “attraente”, un’occasione, se adeguatamente realizzata e pubblicizzata, anche per creare un particolare flusso turistico con ricadute economiche da non trascurare (come i percorsi cicloturistici europei dimostrano) [nota 1]

Tornando al Comune di Verona e all’esigenza di una rete ciclabile urbana per gli spostamenti quotidiani, vogliamo ricordare che lo scorso 24 luglio gli Amici della Bicicletta hanno recapitato in Municipo una “lettera aperta” a Sindaco, ViceSindaco, Assessori e Consiglieri Comunali (se ne parla sull’Arena del 29.07.01 a pag. 14).
Abbiamo chiesto un più corretto rapporto tra Amministrazione Comunale ed Associazioni/Cittadini, prendendo spunto dalle dichiarazioni alla stampa rilasciate dall’Assessore al Traffico in questi ultimi anni. Sono apparsi articoli che, annunciando ogni volta grandi progetti, ad una più attenta lettura evidenziano un ridimensionamento delle scadenze indicate precedententemente.
Vorremmo un incontro con rappresentanti dell’Amministrazione Comunale (e, a garanzia e controllo, qualche Consigliere Comunale) nel quale ci si illustri con precisione progetti, tempi e scadenze procedurali, ecc. per tutte le piste ciclabili. Chiediamo anche successivi incontri di verifica periodici.
Finora nessuna risposta.

La novità dell’accordo sul Canale Camuzzoni non fa che rafforzare la nostra richiesta, confermandoci la necessità di una programmazione degli interventi, conoscibile e verificabile da parte dei cittadini.
Anche su questo progetto, come sugli altri, vorremmo sapere cosa si intende fare, cioè programmi, tempi, risorse. Per Canale Camuzzoni, idea ovviamente a noi “cara”, vorremmo anche capire se il Comune procederà con determinazione oppure si arrenderà, come altre volte, di fronte alle prime difficoltà, lasciando cadere il progetto o creando una struttura monca e poco funzionale (vedi ad es. il “nodo” dell’attraversamento della ciclopista con Corso Milano).
Altrimenti la situazione rimane questa: riguardo alle “piste ciclabili” l’Amministrazione Comunale periodicamente “comunica tramite stampa” ai veronesi tutte le meraviglie che li attendono, salvo poi dormire sonni tranquilli per un altro decennio. Noi invece chiediamo continuità e concretezza, siamo stanchi di “sognare”.... c’è bisogno di una sveglia?

Per gli Amici della Bicicletta di Verona (aderenti FIAB onlus)

Dott. Stefano

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