Veneto/Trentino Alto-Adige • Dolomiti | Tre Cime di Lavaredo (snow edition)
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Trail stats
- Distance
- 10.04 mi
- Elevation gain
- 2,326 ft
- Technical difficulty
- Moderate
- Elevation loss
- 2,326 ft
- Max elevation
- 8,052 ft
- TrailRank
- 35
- Min elevation
- 6,028 ft
- Trail type
- Loop
- Moving time
- 3 hours 51 minutes
- Time
- 6 hours 58 minutes
- Coordinates
- 2880
- Uploaded
- April 22, 2023
- Recorded
- April 2023
near Misurina, Veneto (Italia)
Viewed 217 times, downloaded 2 times
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Itinerary description
Premessa: siamo partiti con l’idea di fare l’anello delle Tre Cime ma causa neve il tragitto in auto verso il parcheggio del Rifugio Auronzo era chiuso così come la seconda parte dell’anello col Rif. Locatelli praticabile solo con le ciaspole.
Messo in sosta l’auto prima del Lago Antorno, ci si incammina a destra per il Sentiero CAI 101 che si sviluppa nel bosco fino a raggiungere la parte finale della strada asfaltata fino al Rif. Auronzo.
Si prosegue verso la Cappella degli Alpini (scorgendo a destra la vallata con i Laghi dei Piani) e il Rif. Lavaredo con la vista del versante sud delle tre montane che come tre dita si innalzano al cielo.
Si arriva alla forcella che divide le Tre Cime e il Monte Paterno dalla quale si apre un paesaggio esclusivo e, oserei dire, irreperibile.
Dopo esserti sentito ‘sospeso, minuscolo ma protetto tra i colossi’, si rientra a ritroso fino ad imboccare il percorso asfaltato dove ci si può concedere in caso di neve qualche fuori tragitto per divertirsi un po’ (altrimenti si segue serenamente la strada ben visibile).
Vista la situazione neve è stata un’esperienza unica anche se incompleta, tosta ma gratificante.
Messo in sosta l’auto prima del Lago Antorno, ci si incammina a destra per il Sentiero CAI 101 che si sviluppa nel bosco fino a raggiungere la parte finale della strada asfaltata fino al Rif. Auronzo.
Si prosegue verso la Cappella degli Alpini (scorgendo a destra la vallata con i Laghi dei Piani) e il Rif. Lavaredo con la vista del versante sud delle tre montane che come tre dita si innalzano al cielo.
Si arriva alla forcella che divide le Tre Cime e il Monte Paterno dalla quale si apre un paesaggio esclusivo e, oserei dire, irreperibile.
Dopo esserti sentito ‘sospeso, minuscolo ma protetto tra i colossi’, si rientra a ritroso fino ad imboccare il percorso asfaltato dove ci si può concedere in caso di neve qualche fuori tragitto per divertirsi un po’ (altrimenti si segue serenamente la strada ben visibile).
Vista la situazione neve è stata un’esperienza unica anche se incompleta, tosta ma gratificante.
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