VENETO: FELTRE - SETTIMANA NAZIONALE DELL'ESCURSIONISMO - Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi - Busa delle Meraviglie

Nell'ambito della settimana nazionale dell'escursionismo con il Cai di Orvieto, in intersezionale con il Cai di Gubbio, ci siamo recati a Feltre e percorso un itinerario botanico sulla vette feltrine con Cesare Lasen e Lucio del CAI di Feltre.
Questo itinerario ci ha permesso di entrare all'interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
La via percorre inizialmente il curioso "Sentiero delle Sculture", così denominato per la presenza di diverse sculture lignee, opere di artisti locali.
Il sentiero molto ripido e in mezzo al bosco ci ha consentito di ammirare però, via via, anche suggestivi panorami su Feltre e sulle montagne circostanti, fino ad arrivare al Rifugio Giorgio Dal Piaz, che si trova a 1974 m di quota lungo l'Alta Via 2 delle Dolomiti Bellunesi.
Di proprietà del CAI di Feltre il rifugio rappresenta una delle porte di ingresso alle Vette Feltrine e permette di accedere alla Busa delle Vette e al Monte Pavione.
La Busa è il più conosciuto ed ammirato tra i circoli glaciali di queste montagne; scolpita dal carsismo è anche detta "Busa delle Meraviglie", in quanto nei mesi estivi i verdi pascoli si tingono di mille colori, diventando un meraviglioso giardino che permette di osservare diverse specie floreali alpine tra cui alcune rarissime.
Abbiamo potuto così ammirare orchidee di vari colori, il raro delphinium, la genziana, le stelle alpine etc. etc.
Le formazioni carsiche hanno alimentato le più strane fantasie popolari grazie alla loro forma a sarcofago.
Attraversata la Busa per un paio di Km, abbiamo poi ripreso la salita e siamo giunti alla suggestiva Cresta delle Vette Grandi, che ci ha regalato immagini da cartolina sui rilievi principali per poi riportarci verso il Rifugio Dal Piaz, da cui abbiamo ripreso la via del ritorno.
La mia traccia si ferma al Rifugio Dal Piaz ma il cammino é proseguito a ritroso sulla stessa via dell'andata sino al punto di partenza.
I Km percorsi sono stati dunque circa 15 con un dislivello di circa 1.200 metri. Percorso difficile ma di gande soddisfazione.
Buon cammino e buona vita!