Valli Bormida e Uzzone - Pezzolo Valle Uzzone - Da Pezzolo Valle Uzzone al Santuario del Todocco
near Pezzolo Valle Uzzone, Piemonte (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
DA PEZZOLO VALLE UZZONE AL SANTUARIO DEL TODOCCO
INTRODUZIONE
Il paesino di Pezzolo Valle Uzzone è appoggiato lungo la riva sinistra dell’Uzzone, su un leggero sperone a proteggerlo dalle piene. Una passeggiata è vivamente consigliata per immergersi in questa ultima segreta valle delle Langhe, tra boschi e borghi fiabeschi, castelli perduti e rovine romantiche. A Pezzolo, la via principale è quasi l’archetipo perfetto del borgo fortificato con le case a dondolare sulle carraie, i portali di arenaria, le finestre fiorite e le targhe di chi ha dato lustro a questa terra… insomma riempitevi naso e occhi di questo borgo miracoloso posato sui prati dell’Uzzone a fare da cicerone alla valle. Se amate gli eremi, ecco poi, poco lontano, in aperta campagna San Rocco in Carpaneta, l’unica chiesetta che guarda il fiume e la rocca soprastante invece che accogliere i credenti dalla strada.
Da visitare il piccolo borgo di Gorrino, raccolto attorno al castello medioevale.
E’ molto nota la frazione del Todocco, dove sorge un famoso santuario che, secondo la devozione, venne eretto proprio nel punto in cui la Madonna apparve ad una pastorella compiendo il miracolo della sua guarigione.I pellegrinaggi sono numerosi anche per la gradevolezza del paesaggio, che permette passeggiate nel verde.
Le testimonianze storiche più interessanti si trovano nelle borgate più in alto, verso la dorsale che divide la vallata dall’entroterra savonese.
PERCORSO
Il percorso, variante della GTL in direzione del Todocco, si snoda su strada asfaltata a bassa percorrenza, che permette di godere di uno dei borghi più rappresentativi dell’Alta Langa e di raggiungere un Santuario, luogo religioso e panoramico da sempre nel cuore degli abitanti del territorio.
Dall’abitato di Pezzolo si sale il versante che porta a Torre Uzzone, costeggiando il Rio Torre Uzzone prima e il Rio Grosso dopo. Torre Uzzone fu comune fino alla fine degli anni ‘20 quando, per il crescente spopolamento venne unito a Gorrino diventando, appunto, Pezzolo Valle Uzzone (il borgo di valle era già diviso a metà tra i due comuni). Lo spopolamento è ancor più evidente se si cerca Torre oggi, ridotta a poche cascine sparse attorno ai ruderi dell’abbazia, oggi recuperata con gusto e tocco felice da una famiglia di svizzeri. Cosa rimane, dunque, di questo antico borgo già citato nell’eredità di Bonifacio del Vasto attorno all’anno 1000?
Rimane uno dei cimiteri più affascinanti di tutte le Langhe, con le poche lapidi ancora murate sulle pietre di cinta che raccontano storie di un secolo fa. Oppure i ruderi, ormai ridotti a perimetro, dell’antico castello e della torre che dava nome al luogo, ruderi che giacciono sul ciglione opposto, immersi da secoli di nuovo nei boschi. Nessuno sa che cosa accadde e perché il luogo fu abbandonato, ma di certo ciò avvenne in epoca medioevale, perché già nel 1400 se ne erano perse completamente le tracce.
Da Torre Uzzone si prosegue il sentiero in salita che giunge fino al Santuario del Todocco, luogo di interesse storico situato in un’area particolarmente panoramica, in cui resiste eroicamente anche una locanda, ristorante, bar per la gioia di tutti i visitatori. Siamo qui proprio sul crinale tra Piemonte e Liguria, dove lo sguardo indugia a lungo tra le borgate lontane e verso il dirimpetto concentrico fortificato di Gorrino, posto proprio a chiudere la via da e per il mare, e, quindi, per secoli, luogo strategico dei signori di Cortemilia.
Oltrepassata la Frazione Todocco si prosegue in discesa per poche centinaia di metri, per svoltare a sinistra su un sentiero sterrato che si inoltra nel bosco.
Usciti dal bosco si attraversa la Strada Provinciale n.52, in prossimità di un Pilone Votivo e se prosegue sul crinale che delimita il confine tra Piemonte e Liguria.
Si torna sulla Strada Provinciale n.52 e poi di nuovo sul crinale, per seguire in seguito su sterrata che conduce alla Frazione Piansoave.
Attraversata la graziosa frazione, con casolari ristrutturati, si giunge ad una Chiesetta campestre ai margini dell'abitato.
Il percorso continua scendendo sulla destra della Chiesetta e seguendo il sentiero si arriva ad una radura nel bosco. In questa radura si possono vedere i ruderi di un casolare, ormai invasi dalla vegetazione.
Si continua a scendere costeggiando il il decorso del Rio Resi. Una volta giunti nel fondovalle il sentiero si perde e si deve continuare sul letto roccioso del Rio.
Dopo poche centinaia di metri si scorge sulla sinistra una traccia di sentiero e lo si imbocca, ora si manterrà sempre questa direzione, tralasciando le varie deviazioni che si incontrano.
Si continua costeggiando il Rio della Torre e dopo circa un chilometro si esce dal fitto del bosco, in una radura in cui sono sparsi diversi casolari ristrutturati.
Giunti in Regione Scagiela si incontra la via percorsa all'andata e quindi la si percorre a ritroso per tornare al punto di partenza.
BUON CAMMINO
INTRODUZIONE
Il paesino di Pezzolo Valle Uzzone è appoggiato lungo la riva sinistra dell’Uzzone, su un leggero sperone a proteggerlo dalle piene. Una passeggiata è vivamente consigliata per immergersi in questa ultima segreta valle delle Langhe, tra boschi e borghi fiabeschi, castelli perduti e rovine romantiche. A Pezzolo, la via principale è quasi l’archetipo perfetto del borgo fortificato con le case a dondolare sulle carraie, i portali di arenaria, le finestre fiorite e le targhe di chi ha dato lustro a questa terra… insomma riempitevi naso e occhi di questo borgo miracoloso posato sui prati dell’Uzzone a fare da cicerone alla valle. Se amate gli eremi, ecco poi, poco lontano, in aperta campagna San Rocco in Carpaneta, l’unica chiesetta che guarda il fiume e la rocca soprastante invece che accogliere i credenti dalla strada.
Da visitare il piccolo borgo di Gorrino, raccolto attorno al castello medioevale.
E’ molto nota la frazione del Todocco, dove sorge un famoso santuario che, secondo la devozione, venne eretto proprio nel punto in cui la Madonna apparve ad una pastorella compiendo il miracolo della sua guarigione.I pellegrinaggi sono numerosi anche per la gradevolezza del paesaggio, che permette passeggiate nel verde.
Le testimonianze storiche più interessanti si trovano nelle borgate più in alto, verso la dorsale che divide la vallata dall’entroterra savonese.
PERCORSO
Il percorso, variante della GTL in direzione del Todocco, si snoda su strada asfaltata a bassa percorrenza, che permette di godere di uno dei borghi più rappresentativi dell’Alta Langa e di raggiungere un Santuario, luogo religioso e panoramico da sempre nel cuore degli abitanti del territorio.
Dall’abitato di Pezzolo si sale il versante che porta a Torre Uzzone, costeggiando il Rio Torre Uzzone prima e il Rio Grosso dopo. Torre Uzzone fu comune fino alla fine degli anni ‘20 quando, per il crescente spopolamento venne unito a Gorrino diventando, appunto, Pezzolo Valle Uzzone (il borgo di valle era già diviso a metà tra i due comuni). Lo spopolamento è ancor più evidente se si cerca Torre oggi, ridotta a poche cascine sparse attorno ai ruderi dell’abbazia, oggi recuperata con gusto e tocco felice da una famiglia di svizzeri. Cosa rimane, dunque, di questo antico borgo già citato nell’eredità di Bonifacio del Vasto attorno all’anno 1000?
Rimane uno dei cimiteri più affascinanti di tutte le Langhe, con le poche lapidi ancora murate sulle pietre di cinta che raccontano storie di un secolo fa. Oppure i ruderi, ormai ridotti a perimetro, dell’antico castello e della torre che dava nome al luogo, ruderi che giacciono sul ciglione opposto, immersi da secoli di nuovo nei boschi. Nessuno sa che cosa accadde e perché il luogo fu abbandonato, ma di certo ciò avvenne in epoca medioevale, perché già nel 1400 se ne erano perse completamente le tracce.
Da Torre Uzzone si prosegue il sentiero in salita che giunge fino al Santuario del Todocco, luogo di interesse storico situato in un’area particolarmente panoramica, in cui resiste eroicamente anche una locanda, ristorante, bar per la gioia di tutti i visitatori. Siamo qui proprio sul crinale tra Piemonte e Liguria, dove lo sguardo indugia a lungo tra le borgate lontane e verso il dirimpetto concentrico fortificato di Gorrino, posto proprio a chiudere la via da e per il mare, e, quindi, per secoli, luogo strategico dei signori di Cortemilia.
Oltrepassata la Frazione Todocco si prosegue in discesa per poche centinaia di metri, per svoltare a sinistra su un sentiero sterrato che si inoltra nel bosco.
Usciti dal bosco si attraversa la Strada Provinciale n.52, in prossimità di un Pilone Votivo e se prosegue sul crinale che delimita il confine tra Piemonte e Liguria.
Si torna sulla Strada Provinciale n.52 e poi di nuovo sul crinale, per seguire in seguito su sterrata che conduce alla Frazione Piansoave.
Attraversata la graziosa frazione, con casolari ristrutturati, si giunge ad una Chiesetta campestre ai margini dell'abitato.
Il percorso continua scendendo sulla destra della Chiesetta e seguendo il sentiero si arriva ad una radura nel bosco. In questa radura si possono vedere i ruderi di un casolare, ormai invasi dalla vegetazione.
Si continua a scendere costeggiando il il decorso del Rio Resi. Una volta giunti nel fondovalle il sentiero si perde e si deve continuare sul letto roccioso del Rio.
Dopo poche centinaia di metri si scorge sulla sinistra una traccia di sentiero e lo si imbocca, ora si manterrà sempre questa direzione, tralasciando le varie deviazioni che si incontrano.
Si continua costeggiando il Rio della Torre e dopo circa un chilometro si esce dal fitto del bosco, in una radura in cui sono sparsi diversi casolari ristrutturati.
Giunti in Regione Scagiela si incontra la via percorsa all'andata e quindi la si percorre a ritroso per tornare al punto di partenza.
BUON CAMMINO
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Information
Easy to follow
Scenery
Very difficult
La salita fino al santuario, essendo su strada asfaltata, non ci ha creato problemi e il posto ritempra veramente lo spirito. Iniziata la discesa, il bivio per il sentiero nel bosco manco si vedeva per via dell'erba alta e tutto il percorso fino al fondo del sentiero era pieno di rovi, erba, arbusti e fango. Poi di nuovo percorso facile su asfalto e strada bianca fino a Piansoave ma qui sono iniziati i guai grossi. Nessuna paletta, nessun segno del percorso, siamo arrivati fino al primo rio e poi la traccia si perde del tutto. I rii che abbiamo attraversato erano tutti gonfi d'acqua, viste le piogge del periodo, e non c'era modo di evitare l'attraversamento. Abbiamo continuato per oltre 1 ora senza segnali, palette, sentiero; si vede bene che non viene più percorso abitualmente. Dopo notevoli difficoltà e vari ripensamenti se ritornare sui nostri passi, siamo arrivati nel tratto finale dove ci sono pure due abitazioni "poco raccomandabili" e con cani liberi. Tanto bella la prima parte quanto terrificante la seconda. Sconsigliato a chiunque non sia veramente esperto.