Valle dell'Orfento - Anello Caramanico Terme - Sentieri B2/S
near Caramanico Terme, Abruzzo (Italia)
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Itinerary description
Premessa
Il percorso attraversa tutta la Valle dell'Orfento, tra paesaggi incantevoli e vari. Si passa dai sentieri in bassa quota lungo il fiume, passando per quelli panoramici, fino a quelli in alta quota. Si tratta di un trekking impegnativo, da affrontare con le giuste condizioni meteo e la giusta attrezzatura. Da segnalare la presenza di tratti pericolosi e assolutamente non adatti a persone che soffrono di vertigini. Il trekking di questa mappa prende in considerazione i sentieri B2 e S del Parco, con partenza e arrivo a Caramanico Terme. IMPORTANTE registrarsi online sul sito della riserva per segnalare la propria presenza nel Parco. Le foto realizzate per l'occasione non rendono assolutamente ciò che vedrete invece dal vivo qualora decidiate di partire. Il percorso è lungo e impegnativo, non la solita passeggiata domenicale nel bosco, quindi affrontatelo preparati e con prudenza.
Attrezzatura necessaria
- Scarponi da trekking, possibilmente con protezione per la caviglia. Da evitare assolutamente scarpe da ginnastica e similari. Personalmente ho usato degli scarponi della Columbia 100MW;
- Bastoncini da trekking, un aiuto fondamentale sia in salita che in discesa. Hanno evitato diverse scivolate e cadute, senza considerare che spesso risultano fondamentali per mantenere l'equilibrio in tratti sconnessi. Personalmente ho usato dei CAMP Backcountry Carbon 2.0.
- Zaino da escursione, comodo e capiente per contenere i prossimi accessori;
- Borraccia o sacca dell'acqua. Non lesinate con l'acqua, meglio di più che di meno, almeno 3 litri, con 4 litri da preferire qualora fosse possibile;
- Panini semplici ma nutrienti, integratori, succhi di frutta. Anche qui meglio qualcosa in più, che in meno;
- Guantini da trekking, nel caso di percorsi così lunghi sono da preferire, dato che salvano le mani in caso di scivolata e soprattutto evitano bolle d'acqua per l'uso dei bastoncini;
Percorso
Si parte dal centro informazioni del Parco di Caramanico Terme, nel sentiero B2, che parte con una difficoltà turistica e diversi spot panoramici sulla valle, davvero molto suggestivi. Si sale e si scende più volte fino ad arrivare al primo checkpoint, il Ponte del Vallone. Fin qui il percorso è adatto a chiunque, anche bambini, prestando la dovuta attenzione ai tratti più esposti.
Il tratto successivo è leggermente più impegnativo, con molti punti con pietre, poco adatti appunto alle scarpe da ginnastica. Si raggiunge il Ponte di San Benedetto, con una bella vista sul fiume. Da qui il tratto successivo è ufficialmente interdetto all'attività escursionistica, a causa della presenza di un tratto molto esposto (un vialetto largo 30-40cm a strapiombo sul fiume affiancato ad una parete rocciosa), ASSOLUTAMENTE DA EVITARE PER CHI SOFFRE DI VERTIGINI. Non si tratta di eccessiva prudenza: il corrimano è danneggiato e non potrete aggrapparvi in nessun modo. Evitate di proseguire oltre il Ponte di San Benedetto se non ve la sentite, e soprattutto a vostro rischio e pericolo.
Superato questo tratto "pericoloso", inizia la salita verso il Ponte delle Pietre. Un'ascesa di 400m di dislivello positivo, impegnativa, ma in un tratto molto tranquillo e suggestivo del bosco. Difficilmente incontrerete qualcuno.
Arrivati al Ponte delle Pietre potrete riposarvi per un panino veloce o per una pausa pranzo vera e propria, dato che siete a metà percorso. Da qui parte il sentiero S, molto esposto e tutto in discesa. Dal Ponte delle Pietre salite 50m e svoltate subito a sinistra verso l'indicazione dell'Eremo di Sant'Onofrio. La mia traccia gpx indica una parte di percorso che prosegue inizialmente dritto, per un'esplorazione di un altro sentiero, ma vi consiglio di girare subito come appena descritto per evitarvi un chilometro abbondante di ripida salita e discesa.
Da questo punto in poi, a parte la leggera salita iniziale, è tutto in discesa. Una discesa esposta, con sentieri stretti e a picco su burroni, da affrontare con molta attenzione. Anche in questo caso sconsiglio di proseguire a chi soffre di vertigini, poiché, sebbene il tratto esposto del B2 fosse solo di qualche decina di metri, in questo caso si parla di chilometri.
Dopo aver camminato per un'ora abbondante, troverete un bivio per l'Eremo. Il cartello indica 5 minuti, ma ci vorrà di meno per raggiungerlo. L'Eremo in sé non vale la deviazione, ma il panorama che si svela dalla sua posizione sì, quindi consiglio la deviazione. Tornati sul sentiero principale, dovrete affrontare un altro tratto completamente in discesa, spesso ricoperto di fogliame, e da affrontare con la dovuta attenzione. Spesso i bastoni si sono rivelati fondamentali per evitare scivolate o cadute.
Finalmente, tornerete su un tratto di sentiero già affrontato all'andata, quello che va dal ponte di San Benedetto a quello del Vallone. Arrivati al Ponte del Vallone, dovrete però proseguire sul Sentiero S, fino a chiudere l'anello. In questo ultimo tratto nulla da segnalare, si cammina lungo il fiume, fino ad arrivare all'ultimo Ponte, prima della salita finale. Anche qui è segnalato un tratto esposto, ma personalmente non l'ho trovato così terribile come quello affrontati in precedenza.
La salita finale è impegnativa, soprattutto dopo aver camminato per 16km, e una volta terminata sarete di nuovo al piazzale di partenza.
Il percorso attraversa tutta la Valle dell'Orfento, tra paesaggi incantevoli e vari. Si passa dai sentieri in bassa quota lungo il fiume, passando per quelli panoramici, fino a quelli in alta quota. Si tratta di un trekking impegnativo, da affrontare con le giuste condizioni meteo e la giusta attrezzatura. Da segnalare la presenza di tratti pericolosi e assolutamente non adatti a persone che soffrono di vertigini. Il trekking di questa mappa prende in considerazione i sentieri B2 e S del Parco, con partenza e arrivo a Caramanico Terme. IMPORTANTE registrarsi online sul sito della riserva per segnalare la propria presenza nel Parco. Le foto realizzate per l'occasione non rendono assolutamente ciò che vedrete invece dal vivo qualora decidiate di partire. Il percorso è lungo e impegnativo, non la solita passeggiata domenicale nel bosco, quindi affrontatelo preparati e con prudenza.
Attrezzatura necessaria
- Scarponi da trekking, possibilmente con protezione per la caviglia. Da evitare assolutamente scarpe da ginnastica e similari. Personalmente ho usato degli scarponi della Columbia 100MW;
- Bastoncini da trekking, un aiuto fondamentale sia in salita che in discesa. Hanno evitato diverse scivolate e cadute, senza considerare che spesso risultano fondamentali per mantenere l'equilibrio in tratti sconnessi. Personalmente ho usato dei CAMP Backcountry Carbon 2.0.
- Zaino da escursione, comodo e capiente per contenere i prossimi accessori;
- Borraccia o sacca dell'acqua. Non lesinate con l'acqua, meglio di più che di meno, almeno 3 litri, con 4 litri da preferire qualora fosse possibile;
- Panini semplici ma nutrienti, integratori, succhi di frutta. Anche qui meglio qualcosa in più, che in meno;
- Guantini da trekking, nel caso di percorsi così lunghi sono da preferire, dato che salvano le mani in caso di scivolata e soprattutto evitano bolle d'acqua per l'uso dei bastoncini;
Percorso
Si parte dal centro informazioni del Parco di Caramanico Terme, nel sentiero B2, che parte con una difficoltà turistica e diversi spot panoramici sulla valle, davvero molto suggestivi. Si sale e si scende più volte fino ad arrivare al primo checkpoint, il Ponte del Vallone. Fin qui il percorso è adatto a chiunque, anche bambini, prestando la dovuta attenzione ai tratti più esposti.
Il tratto successivo è leggermente più impegnativo, con molti punti con pietre, poco adatti appunto alle scarpe da ginnastica. Si raggiunge il Ponte di San Benedetto, con una bella vista sul fiume. Da qui il tratto successivo è ufficialmente interdetto all'attività escursionistica, a causa della presenza di un tratto molto esposto (un vialetto largo 30-40cm a strapiombo sul fiume affiancato ad una parete rocciosa), ASSOLUTAMENTE DA EVITARE PER CHI SOFFRE DI VERTIGINI. Non si tratta di eccessiva prudenza: il corrimano è danneggiato e non potrete aggrapparvi in nessun modo. Evitate di proseguire oltre il Ponte di San Benedetto se non ve la sentite, e soprattutto a vostro rischio e pericolo.
Superato questo tratto "pericoloso", inizia la salita verso il Ponte delle Pietre. Un'ascesa di 400m di dislivello positivo, impegnativa, ma in un tratto molto tranquillo e suggestivo del bosco. Difficilmente incontrerete qualcuno.
Arrivati al Ponte delle Pietre potrete riposarvi per un panino veloce o per una pausa pranzo vera e propria, dato che siete a metà percorso. Da qui parte il sentiero S, molto esposto e tutto in discesa. Dal Ponte delle Pietre salite 50m e svoltate subito a sinistra verso l'indicazione dell'Eremo di Sant'Onofrio. La mia traccia gpx indica una parte di percorso che prosegue inizialmente dritto, per un'esplorazione di un altro sentiero, ma vi consiglio di girare subito come appena descritto per evitarvi un chilometro abbondante di ripida salita e discesa.
Da questo punto in poi, a parte la leggera salita iniziale, è tutto in discesa. Una discesa esposta, con sentieri stretti e a picco su burroni, da affrontare con molta attenzione. Anche in questo caso sconsiglio di proseguire a chi soffre di vertigini, poiché, sebbene il tratto esposto del B2 fosse solo di qualche decina di metri, in questo caso si parla di chilometri.
Dopo aver camminato per un'ora abbondante, troverete un bivio per l'Eremo. Il cartello indica 5 minuti, ma ci vorrà di meno per raggiungerlo. L'Eremo in sé non vale la deviazione, ma il panorama che si svela dalla sua posizione sì, quindi consiglio la deviazione. Tornati sul sentiero principale, dovrete affrontare un altro tratto completamente in discesa, spesso ricoperto di fogliame, e da affrontare con la dovuta attenzione. Spesso i bastoni si sono rivelati fondamentali per evitare scivolate o cadute.
Finalmente, tornerete su un tratto di sentiero già affrontato all'andata, quello che va dal ponte di San Benedetto a quello del Vallone. Arrivati al Ponte del Vallone, dovrete però proseguire sul Sentiero S, fino a chiudere l'anello. In questo ultimo tratto nulla da segnalare, si cammina lungo il fiume, fino ad arrivare all'ultimo Ponte, prima della salita finale. Anche qui è segnalato un tratto esposto, ma personalmente non l'ho trovato così terribile come quello affrontati in precedenza.
La salita finale è impegnativa, soprattutto dopo aver camminato per 16km, e una volta terminata sarete di nuovo al piazzale di partenza.
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